Wednesday, May 18, 2016


 

Usta fiorentiniana

In effetti resta ancora difficile scorgere un termine determinato per un nutrito catalogo quale quello di Giovan Domenico Fiorentini(Sermoneta 1747-Roma 1821); diverse opere che ancora reclamano paternità restano inascoltate alle orecchie, attente o meno che siano, della critica locale; nella chiesa di San Michele Arcangelo di Sermoneta, quantunque manifestamente visibile, un affresco(Fig.1), sull’arco di ingresso della cripta della chiesa, poi oratorio dei Battenti ovvero Flagellanti, riserva un’indicazione di matrice local-fiorentiniana percepibile dopo un’attenta analisi della fattura formale. La commissione dell’oratorio confratello di San Michele Arcangelo, seguito a quello di Santa Maria di Sermoneta, probabilmente, supportò questa seconda commissione flagellante; ora il Fiorentini denuncia la sua impronta con fragore pietistico cogliendo certamente, ma con minor trasporto emotivo e pittorico, l’emorragica spiritualità di Frà Vincenzo da Bassiano, ma trattenendone avvincenti spunti di tragica rassegnazione patetica, nell’accezione greca del lemma, che sembrano quasi mutuati integralmente dal Crocefisso della chiesa romana dell’Ara Coeli; la plastica, poi, derivatagli dall’alunnato nella bottega dell’Incoronati, altro corese di vaglia pittorica, risolve la densa tessitura per il manto del Battista(Fig.2), traducendo le mere impronte di un secentismo di riserva che ancora invaghiva con partitanze, a quanto pare assai entusiastiche, almeno sui Lepini, alcuni esponenti pittorici, fra cui il Fiorentini, che non fu da meno nell’assecondare il suo maestro corese. La resa complessiva si accredita in alcuni connotati stilistici prettamente fiorentiniani; concentrando l’attenzione alcune precarie fatture denunciano l’iniziatico abbrivio alla resa formale pittorica del giovanissimo autore: le tipologie fisionomiche incerte per la schematica risultanza, comunque la fattura generale dell’affresco rivela attinenze strettamente rapportabili al maestro sermonetano, fra cui la tipologia fisionomica del San Giovanni Battista, che ricalca, relativamente ai sessi, quello della prima di tre fanciulle in uno dei riquadri sulla volta della citata cappella del Santissimo Rosario: la capigliatura rada e fluente raccoglie quella della terza fanciulla del medesimo riquadro, il taglio labiale riserva specifiche attinenze con quello del San Leonardo, nell’oratorio dei Flagellanti di Santa Maria, il panneggio del medesimo Battista riporta alla matrice tessile fiorentiniana adottata per il copricapo della Santa Elisabetta nella Sacra Famiglia dello stesso oratorio, ossia una fertile quanto rigida pennellata che definisce sommariamente la materia serica. La cronologia dell’affresco resta, e resterà, ancora incerta, data l’afasia archivistica, ma un’ipotesi suffragata da certezze stilistiche agevola una considerazione, per la collocazione di questo affresco, almeno fra due opere certe, ossia fra il primo intervento, già identificato da chi scrive, in una pala d’altare nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Sezze, e l’oratorio dei Flagellanti di Santa Maria.

 

Alessandro Lusana

 

Trace of Fiorentini

Almost is still difficile see a end catalogue of Dominique Anthony Fiorentini(Sermoneta1747-1821) few painting which still will a father are unknow to official critic; at church of Saint Michael Archangel of Sermoneta, although perfectly visible, a painting(Fig.1) on the arch access to crypt, after Oratory of Battenti’s Company, keep an indication of nature fiorentiniana, perceptible alone an attentive analysis of style. The commission of Oratory Battenti’s at cathedral of Saint Mary in Sermoneta, certainly has determined this second commission for Battenti; now Fiorentini shows his style, but with considerable pietism, take from fra Vincenzo da Bassiano, sculpture much active to Rome, as the Christ at Roman Franciscan church of Aracoeli; cloth is determined by plastic pictorial culture of Incoronati, master of Fiorentini, who has indirectly suggests the dense cloth and dense brushstroke for cloth of Baptist(Fig.2), translating a style of XVII century which still takes with spirit, at least to mount Lepini few painter, among Fiorentini, who follows here his master Incoronati. Style of Fiorentini emerge from few particulars: faces are very insecure and schematics, but remember, relatively to sex, that of a teen on the vault of Most Saint Rosary, thin hair and flowing is very close to a other teen on the same vault, mouth keep a very next to that of Saint Leonard, on the Oratory of Battenti; cloth of Baptist remember headgear of Saint Elisabeth Sacred family at Oratory abovementioned, that is a dense brushstroke which defines the cloth. Dating is still unknown but I think that can insert among two painting distant for chronology, that is the first painting at church of Saint Peter and Paul in Sezze, next Sermoneta, and Oratory of Battenti        

Alessandro Lusana            

 

 

 

 

 

   

 

 

 

             

 


 Figg 1-2

             

 

 

 

    

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