Friday, May 6, 2016


Il piacere della voluttà

Se la vita dei soldati non deponeva al meglio rispetto agli altri sudditi sermonetani, considerando che i pericoli erano certamente maggiori, quella del Bargello, la polizia odierna, non trascorreva nell’ozio; un lettera racconta qualche avvenimento interessante per valutare un contesto sociale che talvolta riservava notazioni di colore alquanto interessanti, quantunque il coniuge non credo potrebbe comprendere il valore storico sociale del documento qui riportato, anche perché non ne avrebbe il tempo; troppo impegnato a perseguire se non eliminare feralmente l’amante della moglie la quale, una nota di merito la guadagna, da nubile, ovvero secondo il testo “zitella”, addirittura conquisce due uomini, complimenti Signora! Davvero notevole. Illustrissimo et Eccellentissimo Signore Padrone mio sempre Colendissimo. Hieri alle 20 hore habbi la littera de Vostra Signoria Illustrissima spedetti subbito segretamente per dieci giurati de Cisterna che questa notte se sonno uniti alla Torre dell’acquapuzza con il Bargello et senza intoppo, et strepito sonno hora tornati, et  condotto in questa Rocca Marco di Cola quale ha fatto mettere nella più secura secreta che ve sia, se cominciava il processo della recognitione, et se verrà anco a tortura per sapere se vi son stati complici et fautori, et se usaranno tutti quelli termini che il caso richederà, et de mano in mano Vostra Eccellenza Illustrissima sarra advisata. Il Signor Prospero responde alla mia littera et così anco il Capitano de qual luogo il quale pretende qualche recognitione gli le mando acciò le veda. Protesta me fece consapevole dell’animo de Vostra Signoria Illustrissima d’esiliare, con qualche occasione Lionardo Scincia dal stato per un par d’anni che veramente e bene per quiete di questa Terra, et per salute sua perché prevedo che un giorno nasceria qualche scandalo, et oltre il caso del Pantanello, che contra Leonardo vi è qualche suspicione, se bene reputo difficilissimo venirne in piena cognizione essendo il fatto di notte, et lui stesso non li ha conosciuti, vi è sopraggiunto che hieri venne da me a querelarsi un giovanotto vegnicolo che ha preso per moglie quella Zitella che svergino et impregno Leonardo, lamenandosi che sua moglie quattro notti sa fuggita fori de casa per haverla voluta admonire, et che Leonardo li ha braccato che non se parte da Sermoneta che lo vuole fare ammazzare, et se bene non se possa provare io lo tengo per verissimo, et per questo consultai con il Dita che se carcerasse Leonardo come già è stato fatto, et se retiene anco peggiore quel giovane accio non facette qualche scappata contra la moglie ancor lui, che quando Leonardo sarra fori del Stato forse se quietera et non se puol far altro che fargli dare una scorta giurato sia de non offender sua moglie che altro remedio non se può pigliare, qualli che ammazzorno quelle donne non se sente che siano in Stato, et s’assecuro che ce usa esquisita deligenza. Credo sara bene pubblicare un Banno che chi vole accasarsi nel Stato debbia comprare almeno 10 scudi de stabili. Come anco che nelli adulteri, et fornicationi publiche se possa procedere ex offitio non ostante la disposizione del Statuto che vole se proceda solo a querela che cosi se troncaranno molti scandali, et in esecutione stanno aspettando quel che me ordina. Se manda inclusa lista dell’offitiali novi da nominarse da Sua Eccellenza Illustrissima, et secondo il suo ordine ho segnati alcuni che me parono atti al governo, et boni per il publico li Signori Affittuari corriano aprire un forno qui in Sermoneta et dar pane a tutti lor fidati, et recorriano se proibissero li fornari che non dettero pane alli detti fidati, saria cosa che necessariamente ne seguisca la ordinanza in Terra se bene despiace alli particolari che hanno grano non mai parso resolotione senza ordine, et senza de Vostra Signoria Illustrissima alla quale fo umilmente reverenza da Sermoneta li 13 de Settembre 1605 Vostra Signoria Illustrissima Devoto et Obbligatissimo Servitore Logotenente. (Rescritto)Vaconio Luogotenente Sermoneta 13 Settembre.
                                                                                                          Alessandro Lusana

 

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