Friday, May 6, 2016

Per fidem erigenda est
La chiesa, oggi un modico rudere, che ancora suggerisce le originarie dimensioni fu una seconda chiesa caetanea, voluta dalla famiglia e ideata a livello progettuale e già restituita, per i caratteri stilistici[1], a Francesco da Volterra; in effetti della stessa chiesa sappiamo ben poco; oltre qualche succinto riferimento la letteratura critica tace su interventi cosi rilevanti, per un paese come Sermoneta, che possono certamente arricchire il catalogo di un architetto; forse Onorato IV Caetani, duca di Sermoneta durante gli anni Novanta del XVI secolo, decise che quella chiesa sarebbe stata destinanta ad accoglierlo dopo la dipartita; inoltre una chiesa di tali proporzioni era anche un adempimento non certo fideistico, come ancora si tende ad affermare, ma l’attestazione diretta della famiglia committente che, in tendenza con la Riforma cattolica, volle rimarcare la sua adesione spirituale e dottrinale al rigore morale del feudo sermonetano, celebrando e consacrando il ruolo fondante della religione; soprattutto a seguito dell’esperienza sistina dei Caetani, nella persona di Enrico Caetani, creato Cardinale da papa Sisto V Peretti, che elevò al ruolo di ducato Sermoneta; quindi una solida nota di prestigio che certamente indusse alla erezione di una chiesa maestosa quanto amplia; quindi un complesso sinergico di fattori che accentuò radicalmente l’onore familiare a cui si dovette provvedere anche con strutture architettoniche aderenti al medesimo ruolo ducale svolto dalla stessa famiglia, e soprattutto che celebrassero la sepoltura dell’esponente di rilievo che in quel momento storico aveva svolto un ruolo notevole, quantunque poco ricordato nella celebre battaglia di Lepanto del 1571.
29 ottobre 1600.Consacrazione della Chiesa intitolandola la Madonna della Vittoria delli Cappuccini di Sermoneta, fatta da Monsignor Camillo Caetani Patriarca d’Alessandria in vigore delle facoltà dategli da Fabrizio Vescovo di Terracina
In Nome di Dio Amen. Anno Milleseicento Indizione tredicesima Pontificato Santissimo in Cristo Padre, et Signore Nostro Clemente per divina provvidenza Papa ottavo, anno del suo pontificato nono, giorno ventinove Ottobre in mia notaio pubblico infrascritto e testimoni infrascritti personalmente costituiti l’Illustrissimo, e Reverendissimo Signore Camillo Caetani per grazia di Dio, e l’Apostolica Sede Patriarca Alessandrino esistente nella Chiesa della Beata Maria Vergine della Vittoria di Sermoneta per pontificali vesti investito, per primo vista per lui stesso le lettere patenti a lui concesse, e trasmesse per il Reverendissimo in Cristo Padre e Signore Fabrizio Vescovo di Terracina per grazia di Dio e della Sede Apostolica per consacrare questa Chiesa di cui qualche lettera segue il tenore come in seguito appare da dietro, Illustrissimo e Reverendissimo Signore mio osservandissimo Monsignor Patriarca di Alessandria, Roma:Loco Sigilli mio osservandissimo=Ho sempre desiderato efficacemente di essere fatto degno di qualche comandamento di Vostra Signoria Illustrissima, ma nel ricercarmi, che ella mi ha fatto della licenza  di poter consacrare la Chiesa delli Cappuccini di Sermoneta, io non riconosco altro, che mia propria grazia troppo singolare, però non solo resto contento che Vostra Signoria Illustrissima possa fare la sudetta attiene, ma anco riceverò  per moltiplicati favori, quante altre funzioni episcopali ella si degnarà di esercitare in tutta cotesta mia Diocese, non parendomi di poter mai sperare, che altro Prelato dell’insigne qualità, et della singolar bontà di Vostra Signoria Illustrissima sia per umiliarsi a favorir me tanto, ne che meno fosse per consolare particolarmente l’Anime di Sermoneta, nel modo, che io mi assicuro, che restaurando soddisfatte delle pie, et sante attieni di Lei per la sincera devozione che osò, che portano universalmente. Restami solo di supplicarla, che ante grazie soggionga spesso qualche suo comandamento, che io li viverò sempre devotissimo servitore, et per fine di questa le faccio umilissima riverenza, e li prego da Dio ogni prosperità. Di Spoleti XIX  di Ottobre 1600 =Di Vostra Signoria Illustrissima, e Reverendissima= Humilissimo, e devotissimo servitore Fabritio Vescovo di Terracina. Con le quali viste e lette da me apertamente all’ infrascritti testimoni, e alla piena udienza degli altri qui proprio presenti, con l’autorità e la facoltà, e la licenza del predetto Reverendissimo Signore Vescovo a me è concesso  il potere delle dette lettere, con ogni diritto, modo, e causa, quanto forma , con cui anche può affinché meglio possa fare, e sia, e essere possa, e agli intervenuti tutti chiunque  con solennità tanto il diritto, quanto i fatti, e la sostanza quanto simili ed opportuni dal diritto e per consuetudine con aspersione di acqua benedetta, e la Sacra unzione consacrata la detta Chiesa di Santa Maria della Vittoria, e l’Altare Maggiore in questa esistente consacrando, dedicando, sia quella che quello consacrò, e dedicò, sempre nella debita solennità, e riti secondo il Rito  e la consuetudine, e la forma, della Santa Romana Chiesa. Sui quali ad ognuno richiesto fu da me pubblico Notaio infrascritto, uno ovvero più cose, e preparai lo strumento ovvero gli strumenti presenti, ascoltati e interletti dal Reverendo Signore Giacomo Fascio Abbate di Sant’Angelo, dal Reverendo Signore Gaspare Franco Arcipresbitero, ed il Reverendo Signore Stefano Giusti, il Reverendo Signore Marco Balordo, e il Reverendo Signore Vincenzo Antichi Canonico della Collegiata della Chiesa di Santa Maria di Sermoneta, testimoni per le predette cose citati, e rogati. Andrea Impernicciati Notaio rogò.
Consacratio Ecclesiae Sanctae Mariae Victoris
In Nomine Domini Amen. Anno eiusdem Millesimo Sexecentesimo, Indictione decima tertia, Pontificatus Santissimi in Cristo Patris, et Dominus Nostri Clementis divina providentia Pape octavi, anno eius nono, die vero vigesima nona OctobrisIn mei notari publici infrascripti, testiumque infrascriptorum personaliter constitus Illustrissimus, et Reverendissimus Dominus Camillus Caetanum Dei, et Apostolice Sedis gratia Patriarcha Alexandrinus existens in Ecclesia Beate Mariae Virginia Victorie Sermonete pontificalibus, vestibusque inditus, visis prius per eum litteris, patentibusque sibi concessis, et transmissis per Reverendissimum in Cristo Patrem et Dominum Fabritium Dei, et Apostolice Sedis Episcoporum Terracinensem pro ipsa Ecclesia consacrando, quorum quidam litterarum tenor sequitur ut infra videlicet=a tergo Illustrissimo, et Reverendissimo Signore mio osservandissimo Monsignor Patriarca di Alessandria, Roma:Loco Sigilli=intus vero Illustrissimo, e Reverendissimo Signore mio osservandissimo=Ho sempre desiderato efficacemente di essere fatto degno di qualche comandamento di Vostra Signoria Illustrissima, ma nel ricercarmi, che ella mi ha fatto della licenza  di poter consacrare la Chiesa delli Cappuccini di Sermoneta, io non riconosco altro, che mia propria grazia troppo singolare, però non solo resto contento che Vostra Signoria Illustrissima possa fare la sudetta attiene, ma anco riceverò  per moltiplicati favori, quante altre funzioni episcopali ella si degnarà di esercitare in tutta cotesta mia Diocese, non parendomi di poter mai sperare, che altro Prelato dell’insigne qualità, et della singolar bontà di Vostra Signoria Illustrissima sia per umiliarsi a favorir me tanto, ne che meno fosse per consolare particolarmente l’Anime di Sermoneta, nel modo, che io mi assicuro, che restaurando soddisfatte delle pie, et sante attieni di Lei per la sincera devozione che io sò, che portano universalmente. Restami solo di supplicarla, che a tante grazie soggionga spesso qualche suo comandamento, che io li viverò sempre devotissimo servitore, et per fine di questa le faccio umilissima riverenza, e li prego da Dio ogni prosperità. Di Spoleti XIX  di Ottobre 1600 =Di Vostra Signoria Illustrissima, e Reverendissima= Humilissimo, e devotissimo servitore Fabritio Vescovo di Terracina. Quibus visis, et lectis per me coram infrascriptis testibus, et ad plenam audientiam aliorum ibidem stantium, auctoritate, et faculatte, ac licentia predicti Reverendissimi Domini Episcopi sibi concessis vigore dictarum litterarum, omnibusque jure, via, modo, causa, et forma, quibus et potest ut malius possit, et potest, et fieri, et esse possit, intervenientibusque, quibuscumque solemnitatibus tam juris, quam facti, etiam substantialibus, et similibusuqe opportuni de jure, et consuetudine cum asperzione acque benedicte, et Sacre untionis impressione dictam Ecclesiam Sancte Marie Victorie, et Altare Major in ea existens consacrandam, dedicandam, ac consacrandum, et dedicandum duxit, et illam, et illum consecravit, et dedicavit, servatis in his debitis solemnitatibusque, et ritibus iuxta Ritum et consuetudinem, ac formam Sancte Matris Ecclesie. Super quibus omnibus petitum fuit a me Notario publico infrascripto unum vel plura, publicum seu publico fieri, et confici instrumentum seu instrumenta presentibus, audientibus, et intelligentibus Reverendus Dominus Jacobo Fasci Abbate Sancti Angeli, Reverendus Dominus Gaspare Franco Archipresbitero, et Reverendus Dominus Stephano Justi, Reverendus Dominus Marco Balurdo, et Reverndus Dominus Vincentio Antichi Canonicis Collegiate Ecclesie Sancte Marie de Sermoneta testibus ad predicta vocatis, atque rogatis. Andreas Impernicatis Notarius rogavit.
Alessandro Lusana



[1] A.Lusana, Terre…cit, pp.68-71.

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