Thursday, May 5, 2016


Tamagni alla Farnesina

 Una considerazione sul Tamagni alla Farnesina credo possa fornire materiale per una estensione dei termini stilistici riguardo ai vecchi collaboratori del Sodoma. Lo stilema del Tamagni, nella commissione Chigi, emerge solo in alcune figure che attestano la sua partecipazione sia diretta, come frescante, che indiretta, come maestro, per l’esecuzione di spolveri. La fattura del Tamagni, nel ciclo della Farnesina, emerge in alcune peculiarità formali: nella Stanza di Alessandro e Rossane, sulla parete di accesso, la sua caratura stilistica, qui non autografa ma tradotta da altra mano su di un suo spolvero, promuove il Tamagni ad un ruolo di maestro, ossia di ideatore, quindi un intervento indiretto che attesta la fiducia del Sodoma nelle capacità grafiche del suo ex allievo; quindi la resa tessile delle figure sulla destra traduce, in una resa meno curata per la traduzione di un collaboratore del Bazzi, la morbidezza adottata dal Tamagni nel Giudizio di Salomone, nelle Logge di Raffaello(N. Dacos, Le Logge di Raffaello, Roma 1986, pp.200-201. L’autrice ritiene che il Giudizio spetti a Pellegrino Tibaldi), che qui restituisco al Tamagni, e di cui in seguito, che resta un fattore probante considerando le parole del Vasari: “Aveva Vincenzio la sua maniera diligentissima, morbida nel colorito e le figure sue erano molto grate nell’aspetto…”, quindi resta proprio la resa “morbida nel colorito, notata dal Vasari che risalta nettamente dalle figure considerate, sebbene spettanti ai collaboratori del Sodoma attivi sugli spolveri di Vincenzo; la fattura melliflua delle pieghe, precisamente quella dei soldati sulla destra riportano, con qualche limite, alle vesti sia di Salomone che della donna al centro nel Giudizio; la capigliatura poi resta un referente collaudato, quindi le figure di soldati in secondo piano, sulla destra, rivelano attinenza sia nella chioma compatta che nella muscolatura fortificata con il Giudizio; la figura di Vulcano, sulla parete prospiciente quella dell’ingresso, guarda nella positura a quella del carnefice sulla sinistra del Giudizio; nella capigliatura segue la fattura già identificata di origine tamagnesca, che riporta alle figure sulla destra del Giudizio; una somiglianza da non considerarsi fortuita ma frutto della medesima caratura stilistica, ossia quella del Tamagni. Tornando al Giudizio di Salomone il referente attinente al Tamagni emerge in alcune figure femminili della Consacrazione di Salomone : la plastica della veste, adottata per la figura in primo piano nel Giudizio, raccolta e pronunciata nella materia serica, riporta al sacerdote della Consacrazione; le braccia del Salomone e della madre al centro nel Giudizio poi, egualmente marcate nella tenuta fisica, restano rapportabili a quelle delle figure sulla destra della Consacrazione; inoltre, il profilo nettamente definito, quasi schematico, dell’anziano meditabondo sulla destra e quello della donna inginocchiata al centro nel Giudizio, riportano al profilo della figura sdraiata sulla destra nella Consacrazione. La resa anatomica complessiva delle figure qui considerate seguono gli assunti somatici delle massicce rese fisiche del Bazzi considerando le fortificate anatomie femminili della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini.

 Alessandro Lusana

Tamagni at Farnesina

A consideration for Vincenzo Tamagni of XVI century, Italian painter, I think can give material for to enlarge of style for collaborators of Antonio Bazzi called Sodoma. The style of Tamagni, for commission Chigi, is evident for a few figures which are document of direct participation of Tamagni both decoration but and as indirect as master for drawings. His style, at pictorial cycle of Farnesina, is evident for formal characteristic, at the room of Alexander and Rossane, to wall of entry, style is manifest although the painter is for other hand, and worked on drawing of Tamagni, therefore this episode promotes Tamagni to master, and inventor of this pictorial episodes, and then trust of Sodoma who were responsible, principal of commission, who given confidence to his pupil, therefore cloth of figure on right translates, for a style less cured, for translation by a collaborator of Sodoma, softness of Tamagni at Judgement of Salomone(Fig.1), now I go back to Tamagni[1], is a probative factor, if we consider the world of Vasari[2]: “Aveva Vincenzio la sua maniera diligentissima, morbida nel colorito e le figure sue erano molto grate nell’aspetto…”, therefore is softness style on the colour remarks by Vasari, that is evident for figures here considered, althought are works of collaborators on the drawings of Tamagni, the softness of fold, present in other painter collaborators of Tamagni, are very close both Salomon and woman at centre of Judgement(Fig.1), the hair is referent very tested, then figure of soldiers, at second plane on the right, are very close both for compact hair and for able-bodied with Judgement; the figure of Vulcan, on the frontal wall to entry, looks for posture to of executioner on the left of Judgement, for hair follows style of Tamagni, and are next to figures on the right of  painter now mentioned; a likeness justified for direct intervention of Tamagni. To Judgement the reference for Tamagni is a few female figures at Consecration of Salomon: plastic of cloth, just used for figure at first plane at Judgement, concentrated for his material cloth, is very close to priests of Consecration; the arms both Salomon and mother at centre of Judgement, equally, are very next to figures on the right at Consecration; moreover, the schematic profile of older meditative on the right and that of woman kneeled to centre of Judgement, are close to profile of figure lying down on the right of Consecration. The bodies of figure follows Sodoma, considered the able-bodies of woman, if we consider same characteristic of painter at Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, Rome.


 

 




[1] N. Dacos, Le Logge di Raffaello, Roma 1986, pp.200-201. The authoress attributes this painter to Pellegrino Tibaldi.
[2] G.Vasari, Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori, Novara 1967, p.178.

Fig.1








 

Fig.2




 
Fig.3

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