Thursday, May 5, 2016


Un Fetti malinteso


L’esperienza di Mantova, per il Rubens, fu certamente didascalica, come quella meramente italica, fra appuntamenti diplomatici e ricerca di opere, come la Morte della Vergine del Caravaggio, poi acquistata per il Duca di Mantova e, soprattutto, l’approccio con la venatura luministica di Veronese, ovvero Paolo Caliari, che certamente lasciò la retta impronta sulla natura eliotica di Pietro Paolo, che non perse l’appuntamento romano, a livello di luminescenza, con le novità acquisite, tanto da adottarle, con piena padronanza, nelle due pale romane di Santa Maria in Vallicella; senza perdere però l’orizzonte naturalistico, dopo la congiuntura controriformata, quindi idealistica, con Caravaggio, nella libera interpretazione della Deposizione, oggi nella Pinacoteca Vaticana, ma già nella chiesa romana citata, che quindi Pietro Paolo potè attentamente studiare. Ma qualche incertezza attribuzionistica emerge anche da qualche inventario stilato, approssimativamente, da qualche notaio con l’ausilio di qualche dilettante d’arte, che forse aveva acquisito qualche notazione tecnica sullo stilema e sulla pittura. Una Fuga di Enea dopo l’incendio di Troia(Fig.1)( V. Droguet, Fuga di Enea dopo l’incendio di Troia, scheda di catalogo, n.69, in Gonzaga. La celeste galeria. Le raccolte. Milano 2002, pp. 221-222), già attribuita a Rubens, in seguito ad un’assimilazione storica piuttosto che da un retto confronto stilistico, e tanto meno per una ricerca documentaria, denuncia la stesura assai volutamente sprezzata, per citare il Boschini, di Domenico Fetti; in effetti la fattura tessile per le vesti delle due donne centrali del gruppo, ricalca esattamente quella del Cristo nell’Orto(Fig.2); la tipologia fisionomica della donna in piedi, al centro, della Fuga ricalca quella della collega nella parziale Copia delle Nozze Aldobrandini(Fig.3), stessa curva labiale e medesima fattura del naso; il volto dell’angelo nella tela precitata(Fig.4) ricalca quasi specularmente quello del giovane interposto fra le due donne di cui è visibile il solo volto, il naso rettamente definito e la curva labiale inferiore parimenti pronunciata. L’oscurantismo imperante certamente riprende dal buiore baglionesco, ossia di Giovanni Baglione, presente con alcune sue opere nella collezione gonzaghesca, come egualmente presenti quelle di Tiziano Vecellio, da cui il Fetti capta la natura botanica veneziana, con il naturalismo rigoglioso del fogliame, e delle copiose chiome arboree, che poi avrà largo seguito anche nella Riforma pittorica di Muziano, che ora però si limita a brevi cenni di stesura densamente venezzianeggiante. Una fusione che rimarca il lodevole impegno culturale di Fetti che coglie ovunque ma adempie al suo solo stilema.

Alessandro Lusana

Mistake Fetti

The experience of Mantova for Rubens was certainly didactic, as that Italian, between diplomatic appointments and search of painting, for exemple the Die of Virgin, of Caravaggio bay for Duke of Mantova and above all, approach to light of Paolo Caliari, called Veronese, who certainly had wrong influence to Pieter Paul Rubens, who after bring these novelties to Rome when he painted the altar piece on the church of Saint Mary in Vallicella, Rome, but he doesn’t lost the naturalism neither for time of Catholic Reform, therefore idealistic whit Caravaggio, for free interpretation of Deposition, now in the Vatican Art Gallery, but before to same church of Vallicella. Few incertitude for attribution emerges from few inventory, wrote by a notary with help of few dilettante of art, who perhaps have learned few notation of painting  and his style. An Escape after fire of Troy(Fig.1) , just attributed to Rubens, for an historical event rather a stylistical confront, and neither for a documentary search, manifest the scornful brushstroke, for citation of Boschini, of Domenico Fetti; in fact the cloth of women on first plane is much even that of Christ in the garden(Fig.2); the face of woman to centre, on the Escape follows that of  woman on the painting with the Wedding Aldobrandini(Fig.3), same mouth and nose; the face of angel on the above mentioned(Fig.4) follows that young interposed between two women, and whose visible alone the face, the nose defined and same mouth. Dominant dark certainly take from Baglione, present with his painting in the Gonzaga Collection, as that of Tiziano Vecellio, whose Fetti take the botanic nature, and foliage three, which was took by Muziano. A fusion that remarks the laudable employ of Fetti, who take everywhere but report everything to his style.

Alessandro Lusana 
Fig.1
   
Fig.2






Fig.3


Fig.4 






 

                  
                               






                  

                               






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