Thursday, May 19, 2016


Critica emotiva

Il sinottico titolo non agevola certamente considerazioni di grande indagine e comprensione, ma la critica emotiva, ossia un valore aggiunto, almeno nella formalizzazione canonica di un criterio di indagine, resta un dettato che riguarda specificatamente la natura meramente poetica, come anche prosastica, dell’Ottocento italiano; bastino ad esempio le critica di Ugo Foscolo sul Petrarca, al quale, l’autore dei Sepolcri rivolge specificatamente l’attenzione sui dati prettamente psicologici, senza evidenziarne, con scientifica acribia, i principi emergenti dalla narrazione, ma solo valutandone l’aspetto prettamente umano ed emotivo, che hanno garantito la versificazione; il Foscolo, in un passo critico[1] afferma: Principalmente nella espressione del dolore il Petrarca entra in ogni cuore, ed ogni cuore entra nel suo. Nettezza di dizione, delicatezza di sentimento, estasi platonica, tutto cede alla violenza del suo dolore; e noi rimiriamo lo spaventoso conflitto tra la ragione e la disperazione, tra la passione e la religione. La ricordanza dell’amor suo, e i rimorsi delle voglie ree gli penetrano il cuore; e mentre pare ch’egli stia in procinto di por fine alla sua vita, viene frenato soltanto dal timore di varcare d’una in altra peggiore miseria. La natura umana emerge fermamente da queste righe, che annoverano un ricalco specificatamente emotivo ed umano, che il Petrarca così esprime nel passo del Canzoniere, che il Foscolo ha criticato come visto sopra: Se sapessi per morte essere scarco/Del pensier amoroso che m’atterra, Con le mie mani avrei già posto in terra/Queste membra dogliose e quello incarco: Ma perch’io temo che sarebbe un varco/Di pianto in pianto, e d’una in altra guerra. In effetti Foscolo osserva, con rigore e acutezza, nell’animo petrarchesco il sentimento umano, estrae il passionale trasporto emotivo dell’aretino, e sviscera i meandri riposti del sentito passionale cogliendone il dolore che, quantunque qui regolato da versi schematici, manifesta un emotivo trasporto oltre il formale, assumendo così un valore che potrebbe anche oggi comprendersi, e formularsi, in un dettato personale e sentito, soprattutto per il commento, di cui ancora un breve passo, che sancisce il sentire non del poeta solo, ma dell’uomo nella sua natura, quindi: e noi rimiriamo lo spaventoso conflitto tra la ragione e la disperazione, tra la passione e la religione. Foscolo evince il contrasto fra la volontà di cedere alla morte autoinflitta, e il timore di una sentenza divina futura, ossia tra la passione e la religione, che determina la vita medioevale anche di Francesco Petrarca. Una complessiva valutazione che oltre che prettamente tecnica, quindi metrica e formale, coglie quasi esclusivamente l’assunto solo emotivo, che nell’animo  emerge fra le righe, quasi a proporsi come unico fattore determinante per la poesia.

Alessandro Lusana

 

Emotional critic

Synoptical title is very complex for to understand an inquiry, but the emotional critic, this is an add valour, at least for form of canonical method of inquiry, and this concept is inherent to poetic nature and as prose at Italian XIX century; stop the critic of Ugo Foscolo on the poetic write of Francesco Petrarca, to the author of Sepolcri turns his attention around psychological data, but not manifest the emergence principles of tell, but he considerer nature human and emotional alone, which have guarantee the poetic result Foscolo at an critical step tells[2]: Principal at expression of sorrow Petrarca go in every heart, and every heart goes in his. Cleannes of tell, and delicate sentiment, Platonic ecstasies, all fall to violence of his sorrow; and we see astonishing conflict between understand and desperation, between passion and religion. Remember of his love, and remorse of his sin will touch his heart, and when seems that he will to end with his life, he is keep by fear of worse misery. Human nature emerge from writes, that remember  a emotional nature, which Petrarca so expresses, at an step of Canzoniere: If I know be lacked of die, lovely think which falls me, with my hands I would met to word; this pain body and that loading. But I fear that would be opening, from cry to cry, and from war to war. Foscolo see with intelligence and rigor, at soul of Petrarca, human sentimental, he take emotional transport of Petrarca, and analyses the passion and understand sorrow, although here hide by schematic verses, which manifest a transport beyond the formal version, employing a valour which and today can understand, and express with same word, so the fill not of poetry but filled alone human nature of Petrarca, which at in this step: and we see astonish conflict between reason and desperation and passion and religion. Foscolo sees  the contrast between will of fall to death and fear of divine judge, this is passion and religion which determine medieval life and Petrarca. A consideration that beyond  technical take concept alone emotional, which emerges from write, almost to propose self as unique motive of poetry.     

. Alessandro Lusana

 



[1] U. Foscolo, Saggi e discorsi critici, a cura di C.Foligno, Firenze 1953, p.249.
[2] See note 1

No comments:

Post a Comment