Friday, May 6, 2016

                                                  Rex siculorum transit
La vicenda di Ladislao re di Ungheria giunto a Roma per l’incoronazione a re d’Italia resta uno dei tanti capitoli della nostra storia, soprattutto per quanto attiene le incoronazioni di presunti e fugaci re che godevano del loro momento di gloria, ma sembra che la storiografia non abbia mai conosciuto anche il passaggio a sulle nostre terre. Che sembra avvenuto nel 1409, fino ad occupare l’Acquapuzza, una regione assai modesta che però sollecitò notevoli interessi sia da parte caetanea che setina.
                                                      Tella ad limes[1]
In causa Terracinennsis Roche…. Item premissis salvis excipit et dicit quod alias quondam Ladislaus rex Sicilie manu armata cum excercitu potenti et valide violenter et tirannice Campaniam Maritimam Urbem Romam et multas terras Ecclesiae Romane immediate subiectas de facto et violenter tali vi et violentia quibus resisti non poterat occupavit et quandam Johannem vicesimus tertium in sua obedientia nuncupatum ex Urbe dieci et bonis predictis spoliaverit et illa tirannice tenuit usque ad obitum et obitus tempore et quo dicta fuit et est verum. V. Item quod inter alia bona que de facto occupavit ad romanam ecclesiam pertinentia dictam Acqueputride similiter tenuit et occupavit et detinuit occupatam usque ad obitum suum et obitus tempore. Et ita fuit et est verum.
                                                       Terra di confine
Nella causa della Rocca di Terracina. Inoltre premesse salve sortì e disse che un tempo altra cose in un tempo che fu Ladislao re di Sicilia con mano armata ed un esercito potente et valido violentemente e tirannicamente la Campagna e la Marittima la Città di Roma et molte terre della Chiesa Romana soggette di fatto e violentemente tali e con forza e violenza alle quali non potè occupare e al tempo di Giovanni XX terzo in sua obbedienza dalla Città dieci e buoni spogliò e quella tirannide tenne fino alla morte e quanto è detto è vero. V. Inoltre che fra gli altri beni che occupò e di stretta pertinenza della Chiesa Romana la detta Acquaputrida conquistò e la tenne occupata fino alla sua morte.
                                                                              Alessandro Lusana




[1] R.A.C., Copiato integralmente dallo schedario per materia.

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