Wednesday, May 18, 2016


Painting Hopes

The painting cycle of Piero della Francesca, to Arezzo with Legend of true Cross(Figg.1-2), take from Jacopo da Varazze at Legenda aurea, is commissioned by Bacci, family merchants and rich entrepreneurs of Arezzo, ask decoration of this chapel from 1427, this document attests it: We will to painting the chapel at Saint Francis of Arezzo. We will spend around 400 florins…[1]. Work for decoration begin alone to 1447 and the first painter who worked to this chapel is Bicci di Lorenzo, old painter, and soon ill, in fact he must to renounce for go backs to Florence where has died to 1452. Inventor of iconological program is a Giovanni, of Roman Curie, is the clerical of Apostolic Chamber, and degree to Siena to 1439, and very important element of Council that meets the two Church, he is with Bacci family, and then can suggested what to painter for cycle. Piero della Francesca painting this chapel between 1452 and 1466. This cycle however keep allegorical meaning that I think are manifest if we confront with historical contest. Pope Callist III proclaims the crusade, 1455, this is liberation by Muslim, but isn’t Jerusalem but Constantinople, conquered by Muslim to 1453. Few event of this cycle has took from first crusade, when has found the Holy Cross, and the crossed conquered Jerusalem; therefore the cycle is directly reportable to crusade; and then interpretable with events of this history: Die of Adam(Fig.3).this event attests that the origin of Constantinople and the saint word is reportable to figure of Adam, and then the origin of world; the Meet of Salomon with queen of Saba(Fig.4) is allegorical sense of meet between Catholic Church and Orthodox Church, just proved at few Council. Constantine battle(Fig.5) can be interpret as the conflict between Christian and Muslim and the victory of Catholic Church, show by Torment of jewis(Fig.6) and the Triomph of Cross(Fig.7)which attests the hope of victory with Triomph of Catholic faith for a reconquest of Costantinople and then victori of hers founder, this is emperor Constantine, is showed to two evento of whole Cycle.

Alessandro Lusana

 

 

 

 

Speranze dipinte

I ciclo di affreschi di Piero della Francesca ad Arezzo con la Leggenda della vera Croce(Figg.1-2), ripèresa direttamente dalla Legenda aurea di Jacopo da Varazze, fu commissionata dala famiglia Bacci, mercanti ed imprenditori aretini, che commissionarono la decorazione del 1427, come attesta questo documento: Abbiamo a far dipingere la cappella a San Francesco d’Arezzo. Costerà per la nostra parte circa fiorini 400…[2]La decorazione cominciò solo nel 1447 ed il primo autore che pose le setole fu Bicci di Lorenzo, anziano pittore e malato che infatti rinunciò alla commissione e morì a Firenze nel 1452. Per il programma iconologico intervenne un certo Giovanni, chierico della Camera Apostolica e laureato a Siena nel 1439, e fu anhe un elemento davvero rilevante del Concilio che voleva la riunione delle due chiese, collaborò con i Bacci per questa cappella, e quendi potè suggerire le diverse storie da affrescare. Piero della Francesca subentra a Bicci di Lorenzo fre 1452 ed il 1466. Questo ciclo comunque mantiene significatio allegorici soprattutto se confrontati  con il contesto storico. Papa Callisto III aveva, nel 1455, indetto una crociata per la sconfitta dei mussulmani, ma non per liberare Gerusalemme ma Costantinopoli, conquistata dai mussulmani nel 1453. Il ciclo decorativo riprende dalla prima crociata, quando venne ritrovata da vera Croce e i crociati ripresero Gerusalemme, quindi il alcune vicende affrescate sono direttamente rapportabili alla prima crociata, e quindi interpretabile con il divenire di questi episodi: la Morte di Adamo(Fig.3) attesta l’origine divina di Costantinopoli e della Terra santa, inoltre l’Incontro di Salomone con la regina di Saba(Fig.4) e allegoricamente suggerisce l’incontro fra la Chiesa cattolica e quella Ortodossa, già tentato in precedenti concili. La Battaglia di Costantino(Fig.5) può essere interpretata com eil conflitto fra cristiani e musulmani e la vittoria finale dei cristiani con il Supplizio dell’ebreo(Fig.6), ed infine il Trionfo della Croce(Fig.7), che attesta la speranza della vittoria cattolica per la riconqueista di Costantinolpoli e quendi la vittoria del suo fondatore, l’imperattore Costantino, che infatti viene affrescato in almeno due episodi del ciclo decorativo

Alessandro Lusana     

    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

          


Fig.1                                                                    Fig.2


Fig.3


Fig.4

 


Fig.5

 

 


Fig.6

 

 

 



[1] A. Paolucci, Piero della Francesca, Firenze 1992, p.35.
[2] A. Paolucci, Piero della Francesca, Firenze 1992, p.35.

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