Thursday, May 5, 2016


Da Usbergo a Corte signorile
Una rassegna certamente avvincente la trascrisse, quantunque non direttamente, il nostro amato Gelasio Caetani, che profuse un impegno rimarchevole altrettanto encomiabile esito storico nelle sue somme opere monografiche[1], che descrivono anche la lenta e graduale affermazione sermonetana nel divenire cronologico della storia laziale; un contributo che amplifica l’orizzonte, certamente ancora limitato, se non sinottico, sul panorama lepino e sermonetano in particolare, con cui riuscire a svolgere attente valutazioni determinate da dinamiche storiche, nell’accezione ellenica del lemma, quindi scientifiche, di un paese che, credo, debba pregnantemente suggestionare ed entusiasmare, ma anche, dopo la repentina impressione emotiva, essere conosciuto nel suo avvenimento fenomenologico, ossia nella sua specifica cronologia, e nella sua  mera sussistenza materiale e, soprattutto, morale, ossia la sua natura prettamente umana e sociale, con le sue vicende più o meno lodevoli, che sono pur sempre frutto di un contesto che deve essere conosciuto e non solo giudicato per suggestive speculazioni, solitamente parallele a opinioni alquanto superficiali e fugaci; quindi senza addentrarci in considerazioni di mera storia sociale, cerchiamo di esporre una breve rassegna documentaria inedita che possa contribuire efficacemente, ovvero no, l’ardua sentenza ai posteri, alla conoscenza emergente da un livello che certamente, e giustamente, non viene mai considerato, quale quello di vicende episodiche che possono però fornire materiali assai diversificati atti a interessi molteplici quanto, forse, troppo specifici della storiografia.
Da Usbergo a Corte signorile
Il castello Caetani esalta le virtù militari quanto quelle architettoniche di Sermoneta risaltandone e, infine, risultandone come il referente turistico primario, sempre considerando che lo stesso Castello resta il luogo più imponente ma non certamente totalizzante dell’intero paese; quindi una panoramica che attesta una fase, oramai più prettemente estetica che meramente bellica, dello stesso Castello, è data da qualche inventario dove, oltre le presenze armigere ed offensive, atte, ma con ritardo, alla difesa, date le nuove tecniche belliche che avevano oramai modificato l’assetto polemico europeo, emergono, e con risoluta presenza, anche apparati estetici che certamente apportavano supporti esornativi da considerare, per comprendere come un criterio difensivo potesse essere, sebbene non compiutamente, adeguato a fiere esibizioni estetiche ingiunte per celebrare e solennizzare, quanto sancire, il decoro di una prestigiosa famiglia che, oltre la florida genealogia, poteva anche aderire a nuove preferenze sia estetiche che politiche, quindi, perseverare nella celebrazione con un apporto aulico di riguardo; per cui terminato il prestigio bellico comincia quello della pura e pacifica natura decorativa; tempora currunt.
In Dei nomine Amen. Sermoneta questo di 4 Marzo 1760. Inventario[2], o sia descrizione si fa dall’Illustrissimo Signor Saverio Pitij Ministro dell’Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Don Francesco Caetani Duca di Sermoneta Padrone de suoi ordini et Comisione di tutte singole Robba esistenti nell’Armeria Batteria  Appartamento Nobile et altre stanze della Fortezza  di Sermoneta all’Eccellentissima Casa Caetani spettante, et per esse a Sua Signoria felicemente Regnante, da me infrascritto Notaro Pubblico et sottoscritto Onorevole Commissione del medesimo Signor Pitij a secondo de veneratissimi comandi dell’Eccellentissimo Signore al medesimo diretti et sono questi. Primieramente nel Corpo di Guardia nel primo ingresso tre fucili di tutta casa ad uso de soldati a man dritta un Armario a sei ordini di legno. Altr’Armario aveva una marca di legno a dieci ordini con quattro brandistocchi dico Picche, e un brandistocco proseguendo= Due cannoniere con due pezzi da caricare a sacchetti coll’Arme della Eccellentissima Casa Caetani. Sopra il medesimo corpo di guardia due petriere, canne di bronzo, e codacchia di ferro, sette moschetti a cavalletto. Nel secondo Ponte a primo ingresso= altri due  pezzi di bronzo coll’arme sudetta e due casse ferrate. A primo ingresso per andare all’armeria una stanza con cancello di legno ad uso di ferraria. Un soffietto a mantice con la sua fucina. Un incutina col suo piedistallo. Altra di fori a prim’entrata fatta colonnetta. Un cannoncino di bronzo sopra la porta. Nella stanza sopra all’ultimo piano per entrar all’armeria a mano dritta ad uso di bottega d’armarolo un bancone con sua morza, incutinetta un (lacuna nel testo)…di legno a tre piedi per uso dell’armarolo-una sedia d’appoggio sguarnita di legno molto vecchia. Altro bancone fissato nel muro con spranghe di ferro. Nella prima stanza dell’armeria= Nove armarij di legno con centotrentasette moschetti a miccio=Altro consimile con tredici labarde di diverse sorte, e lavori. Un bancone di legno attacco alla muraglia dirimpetto alla finestra=Una p(illeggibile)… di legno con suo ferro. Un legno di moschetto da incassare. Nella seconda stanza a mano manca guarnita d’intorno intieramente di armeri fissati nel muro- Numero duecento e cinque moschetti a miccio 205. Altri sei armari di legno in aria con altri cento e nove moschetti a miccio come sopra. Nella prima cassetta di legno a prim’entrata a man sinistra lunga senza coperchio quarantaquattro granate di bronzo liscie con altre tre di ferro. Altra cassetta consimile trentadue granate liscie ed altre sette fatte a punta di triangolo e due mortari di bronzo. Otto ordigni da montar cannoni e due piedistalli di ferro da porre li mortari. Sei cassette con quantità di palle di piombo da fucile=Altre due con palle a quadrello di ferro, et altre cinque con palle di pietra. Nel Salone dell’Armeria -nel primo traverso Piazza d’Arme vi sono appese cinquantasette fiaschette di legno da polvere in sei filze. Nel secondo trentanove zeppi con fiaschetti circa(illeggibile)…e nove zeppi con bandoliere. Nel terzo zeppi ventiquattro con fiaschetti circa. Nel quarto diciassette fassi di fiaschetta vedi sopra. Nel quinto fassi ventitre fiaschetti vedi sopra. Nel sesto vi saranno descritti tutti. Nel settimo li fassi delli micci che sono. Nell’ottavo attaccati alle zeppi in detti travi, Quattro armari di legno attaccati alle muraglie. Il primo a mano dritta -Diciassette picche con loro aste lunghe. Uno stendardo di tela, con francie con due pomi indorati fatto in tempo del primo passaggio delle truppe estere con due balestre diverse a piè del detto armario due morze di ferro -un fascio di regoletti. Nel secondo armario altre dieci picche con aste=20 aste lunghe e corte senza picche, et altri fragmenti d’asta per terra con picche. Nel quarto trentasei fra alabarde, picche sargentini, e di diverse maniere con loro aste. Sotto detto armario con altre divere smontate una dell’istessa forma come sopra ventiquattro moschetti a cavalletto montati. E più due altri moschetti a cavalletto come sopra. Novantatre fassi di miccio tra grandi e piccoli. Altra balestra con suo bilancione di ferro seperatemente altra balestra vicino al detto bilancione. Una tagliola di ferro da prender lupi col suo carcano di ferro. Quattrocento forchette con suoi bastoni per moschetti a miccio=Un soffietto con la sua fucinetta=Una pietra(illegibile)  tinello col suo ferro. Altra stanza contigua con sedici armari attacchi al muro. Duecentotrentasette fucili dico con moschetto a miccio=Nove simili a terra. Nell’altra stanza contigua centoquarantatre busti di ferro e cento e dieci canne tre moschetti a miccio, e da munizione smontate e sciolte e settantotto smozzoni dell’istesse canne. Nella stanza dell’armi nobili= Nel primo credenzone-Quattro busti, cioè due forniti dorati e due con vernice nera guarniti di velluto turchino=Una guarnizione di sella con guarnizione simile di testa da cavallo. Due timpani turcheschi=Uno scudo dorato et ornamento di granzia di seta. Un taschino di corame rosso ricamato -con due pallottoliere da far palle=Due elmi sciolti. Nel secondo credenzone tre busti parimenti d’acciaro dorati=Tre scudi due grandi, uno de quali guarnito di francia, et un piccolo fatto a cappello con sfogliami dorati. Una guarnizione da seta -Un elmo sciolto -Un bracciale -cinque guanti -Due gambali -e più un altro elmo=Un concetto con suo fodero=Un bastone intersato di avorio con suo verdico e pomo consimile. Nel terzo credendone ventitre pezzi d’arme incassati in diversi modi con fucili a riota. Macchina francese a miccio, alla romana. Due de quali con due fucili. Un spingardone a cavalletto alla romana. Altro parimenti con fucile consimile. Altro alla turchesca intarsiata da avorio con fucile a ruota e canna(illeggibile)…Altro archibugio di canna grossa ordinaria canna ottangolata senza fucile. Nel quarto credenzone ventuno pezzi darme incastati ad uso cherubine con fucili a ruota, otto con due fucili, uno con due canne(illeggibile)…sette alla turchesche, cioè tre intersiate di avorio altri tre di legno interzati e guarniti con diversi lavori, et uno col fucile alla francese un bastone curto di legno nero col suo mascaroncino.
A dì 5 detto. Proseguendo il sudetto inventario come sopra. Nel quinto credenzone ventidue pistoni tre con fucili a ruota
-tredici con fucili alla romana. Due alla spagnola et tre alla catalana nell’armario. Altri sette con fucili a ruota alli lati del detto armario dua labarde un sargentina. Nel sesto credenzone nell’armario -fatto a due ordini dodici pistoni con fucili alla spagnola con casse di noce et uno alla romana, e due pistoncini uno con fucile alla romana, et un altro(illeggibile)…et un'altra pistola sciolta a martellina. Dentro una cassetta senza coperchio. Due pistole pariglia con canna grossa con fucile alla catalana. Due pistole senza fucili. Un scorpione a lancia ad uso balestrino. Sei mozzatati con fucili a ruota=altri tre curti con fucili alla spagnola e due cannuccie di pistole curte -un'altra pistoletta curta alla turchesca da olio -Altra pistoletta curta alla turchesca da olio -Altra pistoletta con fucile alla spagnola e due spade con impugnatura d’argento e guardia d’acciaro. Altra spada con guardia d’acciaro intagliata fatta a conocchia. Un bastone di comando di legno con fiocco -Un martellino di ferro con manico lungo di legno. Un scettro di legno, foderato di rame indorato. Nel settimo credenzone -Nell’Armaria
-Ventuno archibugi -Tre fucili a miccio nove con fucili alla romana=Due a martellina un altro con fucile a ruota tre alla catalana e tre alla francese. Un archibugio con canna grossa guarnizione di acciaro senza fucile=Una cherubina con fucile alla catalana intagliato con treccia di corame. Altra cherubina incassata di noce liscia con fucile alla romana. Altra parimenti con cassa liscia alla turchesca con fucile a ruota boccaglio d’ottone=Altra cherubina altra cassa di noce fiammettata d’acciaro con fucile a martellina e fiocco di seta rosso e veste di panno rosso sciolti. Credenzone(illeggibile)…Una cassettina di legno senza coperchio dentro quindici pallottoliere di bronzo calibro piccolo. Nell’ottavo credenzone -un armario a due ordini=quaranta pistole lunghe di cavalleria. Ventisei tutte di cassa bianca uniformi con fucili a ruota, e tre altre diverse una  fiammettata d’acciaro un'altra liscia con fucili uno a ruota et l’altro a martellina. Altri due con impugnatura tonda con fucile a ruota compagne liscie, sette con fucili alla romana con casse liscie. Nel nono crdenzone=Nell’armario quarantadue pistole da cavalleria tutte con fucile a ruota uniformi. Nel decimo credenzone -Un armario con nove cherubine con fucili a ruota e una alla spagnola, una alla romana et cinque alla spagnola -Due pistole con fucile a ruota curte altra lunga con fucile a ruota -Un archibugio senza fucile a ruota -Un altro con canna minuta quadra con fucile a ruota -Diciotto pallottoliere di bronzo fra grosse e piccole e quattro di ferro -Con due fondi di pistola -Un altro archibugio senza fucile. Nell’undicesimo credenzone -Un armario con otto spade -quattro con fodero, e quattro senza fodero. Sei sciabole senza foderi e pochi foderi rotti -tredici lame di spada sciolte -Due fioretti da scherma sguarniti e due altri solamente in lana. Nel duodecimo credenzone armario con ventuno cherubine, diciannove con fucili a ruota, uno a miccio et l’altro alla romana -e quindici a ruota. Nel decimo quarto credenzone trentasette fra sciabole e spade tutte senza fodero lunghe et curte di diverse di diverse guardie con cherubine con fucili a ruota vecchie con tiniri -Diciotto pugnali di diverse specie una cassetta con quindici focili vecchi versi a ruota alla romana, e cinquantasette chiavi per li fucili a ruota. El decimo quinto credenzone quattro cherubine con fucile alla spagnola=altre tre cherubine con fucile alla catalana altre due con fucile a ruota, una  de quali con due cani. Altre due senza due senza fucile, altre due cherubine con fucili alla turchesca impellicciate d’avolio=Due spade una delle quali lunga con sua e l’altra piccola con manico cristallo del Monta due pistoni uno con bocca a tromba fucile alla spagnola fiammettato di ottone altro parimenti, d’ottone con fucile alla catalana, Una cartella fodero tegrino, manico tortoglione e mascaroncino puntale et d’argento -Un archibugio senza fucile liscio ordinario-Un verduco a pie di gallo con la sua asta -E più cherubino con fucili a ruota et un archibugio senza fucile. Nel decimo sesto credenzone, Un armario -Ventuno cherubine -Dicotto de quali con fucili a ruota, ma sei sono a due cani e due con fucile alla romana et una a miccio -Una cherubina alla turchesca con fucile a ruota con cassa di noce scannellata e canna intagliata con due figure d’acciaro dorate. Altre due cherubine ordinarie con fucile a ruota. Cinque cherubine senza fucili senza cassa vecchie. Due casse senza canne con li soli fucili. Nel decimo ottavo et ultimo credenzone nell’armario quattordici cherubine con fucili a ruota con casse liscie -Altra cherubina senza fucile -altra cherubina senza fucile -Quattro spacchetta pure di ferro. Nell’appartamento di Piano detto del Cardinale. Nel Salone del medesimo. Sette cannoncini smontati tre coll’Arme dell’Eccellentissima Casa Caetani, e quattro coll’Arme di Casa et Conti. Nella stanza contigua a man dritta una cornice grande per facciata senza figure. Nella batteria a primo ingresso tre rote di cassa di cannoni smontate sciolte. Nella seconda cannoniera un cannoncino coll’Arme dell’Eccellentissima Casa e Pignatelli con cassa senza rote. Nella terza altro consimile con la medesima Arme con cassa e ruote. Nella quinta consimile con arme cassa e ruote. Nella sesta mezza colombrina quadra coll’Arme dell’Eccellentissima Casa Caetani con sua cassa e ruote ferrate. Nella settima un cannoncino scannellato con cassa e ruote ferrate et Arme dell’Eccellentissima Casa. Nella nona un altro mezzo sagro coll’Arme della Casa Orsini parimenti con sua cassa e ruote ferrate. Altro cannone tirato dentro la batteria detto Sagro coll’Arme dell’Eccellentissima Casa Caetani con sua cassa e ruota ferrate. Nella decima altro mezzo Sagro coll’Arme sudetta con cassa et ruote ferrate. Nell’undicesimo altro mezzo Sagro coll’Arme dell’Eccellentissima Casa Caetani con cassa e ruote ferrate. Nella duodecima un altro cannoncino coll’Arme dell’Eccellentissima Casa Pignatelli in terra senza verun fornimento. Nella decima terza nelle cannoniere del corridore scoperto. Altro cannoncino consimile in terra  senza cassa e ruote coll’Arme sudetta. Nella decima quarta un cannone scannellato coll’Arme dell’Eccellentissima casa con cassa ferrata e ruote senza ferri. Nella decima quinta-Altro cannoncino coll’Arme dell’Eccellentissima Casa Pignatelli con cassa e ruote ferrate. Dalla decima quinta fin alla cannoniere -Ventitre, un cannoncino quadro coll’Arme dell’Eccellentissima Casa come sopra e sola cassa ferrata senza ruote. Nella vigesima quarta altro cannoncino consimile coll’arme come sopra e  sola cassa ferrata senza ruote. Nella stanza detta Santa Barbara fila di palle di diversi calibri di ferro -Tre file di palle di pietra di diversi calibri come sopra -Nove pani di solfi intieri, e due mezzi spazzoni -Due barili e mezzo barile per uso di polvere senza fondo in una parte. Un cavalletto di legno. Due ruote di cannoni rote-Due crivelli da polvere-Un servitore per li cannoni. Due stanga da leva. Tredici cocchiare da polvere per caricare con le loro aste e quattro sciolte quattro cacciapeli con suo battiballe. Un baullo con undeci palle di pietra da colombrina. Una finestrina piena di ferri per casse e rote per cannoni -Un porta miccio e otto mortari di ferro. Nella guardiola di casa Matta una campanella per la sentinella. Avanti il quartiere delli soldati di guardia. Un cannone detto Sagro in terra coll’Arme dell’Eccellentissima Casa  senza cassa e senza ruote. In detto quartiere sopra il ponte un altra campanella per la sentinella. Nel maschietto a primo ingresso. Nella prima cannoniera un cannoncino coll’Arme di Pignatelli e Orsini con cassa rotta. Nella seconda altra cannoncino senz’arme in terra. Nella terza niente. Nella quarta altro cannoncino quadro senza arme in terra. Nella quinta altro cannoncino coll’Arme Orsini e Pignatelli in terra. Nella sesta altro cannoncino coll’Arme sudetta Pignatelli et Orsini. Nella settima altro cannoncino quadro in terra coll’Arme della  Eccellentissima Casa Caetani. Un campanello corrispondente alla sentinella del corpo di guardia. Nel Salone dell’appartamento nobile. Un tavolino vecchio, e cinque sedie a braccio di legno lacere. Nella prima stanza. Una credenzina per uso di bicchieri sotto della medesima un'altra credenza sopra dimessa due putti senza braccia, una statua di Sant’Onofrio di legno, un altra statua dorata con rappresentante Maggio et un quadretto con suo piedistallo intagliato a due faccie rappresentante la Santa Annunziata, di coda una parte l’angelo che tiene la mano in testa e due immagini, et dall’altra. Un quadro mezzano con cornice di legno rappresentante la Madonna Santissima. Altro senza cornice coll’immagine di San Gaetano, altro grande con cornice di legno rappresentante un Pontefice. Altro con cornice di legno mezzano rappresentante San Pietro d’Alcantara. Altro con cornice e cristallo davanti con reliquie et dentro, et in mezzo l’Arme dell’Eccellentissima Casa Caetani et altro senza cornice rappresentante una Dama. Otto quadri piccoli con cornicette et diverse figure. Un quadro grande senza cornice, rappresentante Santa Maria celeste et Costanza Caetani. Un quadretto piccolo con cornice rappresentante San Rocco. Un quadro con cornice dorata semi grande che rappresenta Santa Teresa. Due reliquiari ornati vecchi a filigrana, un quadretto con cornice nera in rame col Volto del Santo. Un quadretto con cornice ottangolata rappresentante Sant’Antonio. Altro quadro grande con cornice dorata rappresentante la Madonna Santissima del Rosario, San Domenico et Santa Chiara, un quadretto in rame rappresentante una Santa Vergine Regina. Altro con cornicetta nera. Altro semi grande con cornice di legno rappresentante un Crocefisso in mezzo alla Madonna e alla Madalena lavorato a ricamo Altro quadretto piccolo quatro cornice nera rappresentante la Madonna della Stella col suo attaccaglio di sopra intagliato. Altro quadretto in tavola cornice nera cortonato in oro rappresentante con diverse figure. Altro di avorio con cornice nera rappresentante Israele ove dice Suscepit Israele Puerum Suum. Altro quatretto con cornice nera rappresentante la testa di San Giovanni Battista. Altro quatretto in tavola con cornice nera fondo dorato rappresentante due figue(illeggibile)…Pietra con cornice nera rappresentante sant’Agata. Altro piccolo bislungo rappresentante San Nicola da Bari. Altro quadro in rame cornice nera rappresentante San Girolamo. Altro quadro semi grande con cornice dorata rappresentante il Volto Santo. Una croce col suo Crocefisso spirante. Sette carte rappresentante sette piazze. Un quadro senza cornice rappresentante la Madonna Santissima col suo bambino. Alto quadro piccolo senza cornice rappresentante la Madonna. Un altro quadro bislungo rappresentante Bonifacio Ottavo. Un tavolino ordinario con sopra un serigjetto con dodici secretini et piedistalli dorati. Altro tavolino impellicciato di ebano con suoi piedi torniti sopra del quale un Crocefisso in basso rilievo, rappresentante Gesù Cristo che si pone in Croce, di marmo. Altro Crocefisso parimenti di marmo col suo piedistallo con l’intorno il piedistallo coll’Arme dell’Eccellentissima casa di Marmo. Un bauletto a punto di Spagna. A dì sei detto. Proseguendo l’inventario come sopra. Nella stanza contigua per uso di cocina. Un quadro bislungo con cornice intagliata rappresentante. Altro quadro con cornice vecchia e stampato. Un altro senza cornice con fiori. Un arme di cocina o vaso di rame con quattro piedi di ferro con sue canizze, e coperchio. Un paro di capofochi di ferro e catena  di ferro con quattro pomi due spiedi grandi da fuoco. Altro spiedo piccolo. Nell’altra stanza contigua una tavola grande lunga di noce  una cassa piana vecchia. Una canula intagliata con figure Stemma di Casa Colonna indorata. Altra canula più piccola e più vecchia. Un baullo con sudetto, quadro intagliato. Un baullo piano vecchio ma questo nella stanza contigua due cassoni lisci piani per uso di farina. Due para di capofochi. Una navicella di ferro. Un paro di molette. Un tira brage. Una paletta una forcina tutto con pomi dì ottone. Quattro colonne  di ferro da letto con sue bandinelle di corame, con suo ferro sopra la porta. All’altra stanza contigua. Un credenzone con due sportelli di sotto con dieci tiratori. Un bavullo coperto di corame vecchio sbrancato di ferro. Due banchi di ferro. Un torciere di ferro e un focone di quattro piedi di ferro lungo. Nell’anticamera contigua al Salone dell’appartamento nobile. Un scrignetto con diverse figure intagliate di noce, con suoi tiratorini dentro, mandandovene una frangia a color paonazzo sbiadito. Nell’altra stanza contigua. Un scrigno impellicciato di ebano, e residui di balaustre da avorio con sua maniglie di ferro, e diversi tiratorini e serratini. Un tavolino ordinario con gambe di ferro di noce. Nell’altra contigua. Un quadro lungo rappresentante un bosco e fontana e donne a lavare, et animali con cornice dorata nell’angoli. Altro quadro più piccolo rappresentante due satiri; et altre figure cornice nera con gli angeli doratia spicolo. Altro quadro cornice nera a spicoli dorati boscarecci con alcune figurine. Due altri consimili parimenti boscarecci. Nella cappelletta. Altare con suo Paliotto di tela dipinta turchina con una croce di Malta con sua scalinata, quattro statuette di legno rappresentanti San Matteo, San Lorenzo, Sant’Andrea e la Madonna Santissima con sue canti Gloria e libretto di corame lavorato, et in principio. Quadro grande con cornice verde spicolata d’oro, rappresentante la Santissima Annunziata. Altro più piccolo con cornice liscia, rappresentante l’Ecce Homo, con sua tela turchina sopra l’altare, e piastrella di legno. Una nicchia di noce con sue colonne a tartaglione capitelli indorati con dentro una statua di marmo bianco fino rappresentante Santa Rosa. Nella stanza contigua. Due banchi di ferro di letto con quattro tavole grandi, due matarazzi, due portiere di seta e bombace verdi e gialla. Due quadretti uno con cornice negra piccola liscia col suo vetro rappresentante San Francesco d’Assisi, l’altro fatto di nocetta rappresentante la Madonna Santissima. Un comodo e servitore di bicchieri(illeggibile)…Nella camera contigua. Otto seggi d’appoggio di vacchetta rossa con trine turchine con suoi pomi indorati. Nella dispensa. Tredici vettine da oglio vote grandi di Creta. Nella stanza contigua alla Dispensa sudetta. Un capo foco di ferro con due pomi di spiedi, quattro bauli vecchi sfogiati, due casse piene vecchie, due girelloni di ferro per tirar su li cannoni, un bilancione da peso di ferro. Un altra bilancia più piccola, un girella grande di legno con stanche di ferro. Un ferro di verrocchio di pozzo per turar l’acqua, sette ferri da cassa di cannoni, Sei cerchi da barilli da cannoni, sei altri grandi da secchi, un merchetto dell’Eccellentissima Casa, una lettica inservibile, altri ferri vecchi di(illeggibile)…Un altro martello di ferro da orologio. Un catenaccio grosso due occhietti di ferro, quattro colonnette rosse di legno da letto liscie, con altri pochi ferracci vecchi di niun valore. Nella Cappella di Santa Barbara. Suo altare col quadro rappresentante Santa Barbara, con suoi scalini. Sei candelieri con Croce, quattro vasi inargentati di legno, e quattro rami di fiori, altri quattro candelieri d’ottone con sue carte, gloria e lavabo et in principio, con simili altri candelieri di legno, altri due candelieri d’ottone con sua Croce parimenti, due tovaglie d’altare con suo merletto, un legio d’altare, un paliotto di corame fiorata coll’Arme dell’Eccellentissima Casa. Nelle due nicchie due statue con piedistalli di marmo una rappresentante il Martirio di Sant’Andrea, l’altra rappresentante(illeggibile)…coll’Arme dell’Eccellentissima Casa, e più due banchi, un inginocchiatore et un confessionale. Nella sagrestia. Un calice d’ottone indorato con sua patena borza, velo e palla, una pianeta di tutti colori con trine gialle. Il camiso di cortina  liscio, con angoli, e messale di corame. Una cassa piana di legno. Un inginocchiatore. Due tovaglie bone, et una sotto tovaglia. Campana per messa e un(lacuna nel testo)…Una credenza con corame vecchi sopra. Due depositi con li suoi cristalli(illeggibile)…e colonnette. Un libro coperto di carta pecora-L’Azzienda di Sermoneta dell’anno 1693. …Due banchi di ferro con sue colonne di ferro.
Inoltre…
In primis[3] avanti il Corpo di guardia, di detta fortezza chiamato la Cittadella, un largo con sei arbori d’olmi, e due celsi, et una stanziala. Item attaccato al detto largo un giardino circondato da muraglia con arbori di melangoli, con due pozzi, et alcuni arbori di granati. Item il Corpo di Guardia con il suo Ponte levatore attaccato con due catene di ferro, e dentro a detto corpo di guardia quattro cherubine a ruota con due forcine, e quattro bandoliere con tre alabarde con li suoi rotelli, e sopra al detto Corpo di Guardia, una maiana tutta di metallo con il manico di ferro, con il segno di un C. un L. et una Croce, e due altre, moiane di metallo con la cassa , dove va il martello di ferro con l’impronta di San Marco. Item ventidue mortaretti di ferro e tre simili crepati, e tre altri da moiane in tutte numero ventotto. Item un altro Ponte levatore attaccato con due catene di ferro con la sua serratura, et avanti detto Ponte dodici pietrere di metallo, sei lavorate con l’impronte sopra di un Aquila, Imperiale, e sei altre liscie coll’Arme dell’Eccellentissima Casa Caetana di sopra con le sue casse. Item attaccata al detto Ponte la Chiesa di santa barbara con il suo quadro, et in un altra stanza dentro una Capra di legno per mettere a cavallo li pezzi con palle di ferro tra grandi e piccoli numero mille quattrocento ventidue. Item una campana di piccolo metallo per la detta Chiesa. Item un altra stanza, cioè la Cappella. In primis il quadro della Santissima Annunziata con cornice indorata, e suo velo di seta, Item un Crocefisso di legno, sei Candelieri con sua Croce, Tre reliquiari indorati, quattro statue piccole indorate a mezzo busto, e due altri simili parimenti, due(lacuna nel testo)…piccoli indorati. Sei vasetti indorati una statua piccola di legno della Madonna del Rosario, quattro statua, tre grandi, ed una piccola di marmo, tre delle quali coll’Arme dell’Eccellentissima Casa, due altre statue di legno piccole, una statua di Santa Rosalia di marmo con sua nicchia di noce foderata di taffetano rosso, trentasei quadretti di diverse imagini tra grandi, e piccoli con cornice senza, nove quadri un po’ più grandi, due de quali con cornice indorata, sei perni di vetro, un quadretto di marmo con il suo piedistallo, con torciero di legno inargentato attaccato al muro, un paliotto d’altare a due faccie, una di Co(lacuna nel testo)…rosso, e l’altro paonazzo. Una pianeta di raso rosso con la fodera gialla, un altro paliotto di altare di raso rosso con l’Arme dell’Eccellentissima Casa, un altra pianeta bianca di camelotto, un'altra paneta di capra rossa, un altro paliotto di velluto nero frissato d’oro, un cuscino rosso di seta, un altro paliotto di seta vecchio, un camoscio con sette borze da calice di diversi colori, due delle quali ricamate, un calice di argento con sua patena, due cerei grossi, uno de quali con l’Arme…


[1] L’opera di Gelasio Caetani, insostituibile per uno studio sia univocamente caetaneo, quindi intorno specificatamente alla famiglia che su Sermoneta, ancorché, e non potrebbe essere altrimenti, riversando la oggettiva attenzione al trascorso sermonetano dei Caetani, espone con rigore storico, le diverse fasi edili equanto sommariamente belliche di Sermoneta. L’opera completa comunque si compone della Regesta Chartarum, la Domus Caetana,
l’Inventario dei Beni di Onorato II Caetani, e la Miscellanea.   
[2] Roma Archivio Caetani(da ora R.A.C.), N. 188095, 1760 marzo 4.

[3] R.A.C., N.Legale Sermoneta. 17 Dicembre 1683(Copiato integralmente  dallo schedario per materia voce I)

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