Wednesday, May 31, 2017


Questions and… questions

An old man walked for an ancient place, where were sculpture and temples, where were also other men who talked among they, and were also merchants and few stores,  soldiers and women who looked exhibited goods; all was tranquil and calm, sometime few cry of a merchant but noting that should can score, usually publicity of vendor. The old man approached at man and listened what he was saying; he was engaged in a discussion with a young and he tried explication of a philosophical concept around deity, and he explicated that man must believe to gods because they guaranteed live to men and victory easily for fight; therefore old man approached more to philosopher and asked: “Yes! You have right, in fact much fight are beaten by Athene because we have called gods, and for history of Athene much fight are beat for this call; but I believe that also enemy of Athene have call gods; then why they have lost and we not? I believe that gods called for victory should are same, Mars for fight and other for issues other; we have wined and other lost, why?”; philosopher then seen old man and touched his bard and seeing down answered; “Because we are favoured by gods, and other not, simple”; and when terminated answer he smile for his answer that was logic; old man then seen philosopher and commented: “But sometime we have lost the fight, therefore why we are favoured we have lost too?”; philosopher seen with contempt old man and turned head he went with disregard; old man stood there and continued to see philosopher who was went  way, then old man seen other man who was present to discussion, and an young asked: “Do you are a wise, very wise”; therefore old man answered: “ No, thank you, I am alone who knows that doesn’t to know, and I am very happy because I am so, but you are so young, you have wise expression and certainly you are very wise, then you can teach me something, why you don’t teach me?”; young looked old man and answered: “I don’t know noting and I can’t teach you, because I don’t know”; old man then answered: “Then you are very wise, because you something know, you know that you don’t to know, then you aren’t ignorant, because one thing you know. This is start, now you must increase your knowledge, and you must get over this ignorance; but say me if you know that you don’t to know then tell me how I can to know, according to your opinion how I can to know?”; young looked old man and answered: “I think that you must read and you must listen wises, who teach and explains, I think”; old man asked: “And who explains is very wise, because knows”; young nods; “then why you have explained me how I can become wise, you say on yourself that you aren’t wise, you have explained me and therefore you are wise”; young looked old man with same contempt and also he went way, old man then turned head and tried to ask other present, but nobody answered. A woman was there and involuntary had listen all and she approached to old man and said: “You are very wise, because you know that you don’t to know, and you are very wise”; old man looked in the eyes woman and asked; “Who are you?”; woman looked at other town of place and answered; “Pizia”. And now was old man turned head and went way.

Alessandro Lusana

Domande e… domande

Un uomo anziano camminava per una piazza antica dove erano sculture e templi, dove era anche altri uomini che parlavano fra loro, erano anche mercanti e qualche negozio, soldati e donne che guardavano la merce esposta, tutto era tranquillo e calmo, talvolta qualcuno gridava ma nulla che potesse spaventare, solita pubblicità del venditore. L’uomo anziano si avvicinò per ascoltare un uomo che stava parlando e spiegando; era impegnato in una discussione con un giovane e tentava di spiegare un concetto filosofico intorno alla divinità, e diceva che l’uomo deve credere  agli dei perché loro garantiscono  la vita all’uomo e la facile vittoria nelle battaglie; quindi l’uomo anziano si avvicinò e chiese: “Si tu hai ragione, infatti  Atene ha vinto molte battaglie perché ha creduto negli dei, e durante la storia di Atene molte battaglie sono state vinte per questo; ma io credo che anche il nemico di Atene abbia invocato gli dei; allora perché loro hanno perso le battaglie e noi no? Credo che gli dei invocati fossero i medesimi, Marte per le battaglie e altri per altre funzioni, perché allora?”; il filosofo guardò fissamente negli occhi l’anziano e toccandosi la barba guardò a terra, e rispose; “Perché noi siamo favoriti dagli dei, ed altri no, semplice”; e quando terminò accennò un sorriso per la sua risposta che era logica; l’uomo allora guardò il filosofo e commentò; “Ma qualche volta anche Atene ha perso le battaglie, quindi perché se noi siamo i favoriti?”; il filosofo guardò con disprezzo  l’uomo anziano e girò la testa e andò via; l’uomo anziano restò lì e continuò a guardare il filosofo che era lontano, e chiese ad un altro uomo lì presente, ed un giovane disse: “Tu sei sapiente, davvero sapiente”; quindi l’uomo anziano  rispose: “No grazie, io sono solo uno che sa di non sapere, e sono davvero felice perché io sono così, ma tu che sei così giovane, e che hai un’espressione davvero sapiente, tu puoi insegnare a me qualche cosa, perché non insegni a me?”; il giovane guardò l’uomo e rispose: “Io non conosco nulla e non so, e io non posso insegnare perché non so; il vecchio allora rispose; “Tu sei davvero sapiente, perché tu qualcosa conosci, tu sai di non sapere, quindi tu non sei ignorante, perché una cosa la sai. Questo è un inizio, ora tu devi incrementare le tue conoscenze e superare questa ignoranza; ma dimmi se tu sai di non sapere raccontami come io posso conoscere, secondo la tua opinione?”; il giovane guardò l’uomo e rispose: “Leggendo ed ascoltando i sapienti che insegnano ed esplicano”; l’uomo allora chiese: “E chi esplica è davvero sapiente perché conosce”; il giovani quindi annuì; “Quindi tu hai esplicato a me come diventare sapiente, tu dici su te stesso di non essere sapiente”; il giovane  guardò l’uomo con disprezzo e andò via, l’uomo girò la testa  e tentò di chiedere ai presenti, ma nessuno rispose. Una donna che aveva involontariamente ascoltato si avvicinò all’uomo e disse: “Tu sei davvero sapiente, perché tu sai di non sapere”; l’uomo guardò la donna e chiese: “Chi sei tu?, la donna rispose: “Pizia”. L’uomo allora girò la testa e andò via.

Alessandro Lusana     

 

Tuesday, May 30, 2017


Middle class romance

The Sentimental education of Flaubert is a portrait of a society of France middle class which anticipates La recherche of Marcel Proust, with more colloquies and few action more, but with same apathic behavior, and same discourse lacking of life and perfectly useless, modest action which lacking of upcoming at contest that would can become narrative, same noise pass of time and words, that is a characteristic of society of XIX century, description that have certainly an documentative value of a society, but that after are very useless, and Flaubert, as god narrator describes with much particulars that haven’t continuation in romance; all is described with analytical  spirit, but without narrative grow, this romance is gather of moment equal all, that haven’t nothing that can excite or charm reader, nothing is dynamic or narrative, every particular is important for a moment but not allows continuity to other episode, every moment exists for himself, few lines of glory, and after all go back to anonymous description which portrays a society lacking of life; is moment that prepares so called Belle epoque, but ready now tired and mechanical for his behavior and uses that are very noise and repetitive without spirit; therefore Flaubert is still descriptive and as Salambò which take that is in the society, now contemporary to him while that of Salambò was past, but equal noise.

Alessandro Lusana

Romanzo borghese

L'Educazione sentimentale di Flaubert è il ritratto di una società della Francia borghese che anticipa la serie della Recherche di Marcel Proust, con molti colloqui e poco dinamismo, ma con i medesimi apatici comportamenti e gli stessi discorsi mancanti di vita e perfettamente inutili, modeste azioni che mancano di attrattiva nel contesto che potrebbe diventare narrativo, il medesimo trascorrere del tempo a delle parole, ossia una caratteristica della società del XIX secolo, descrizione che ha certamente il valore documentario di una società ma che resta veramente inutile, e Flaubert da bravo narratore descrive con molti particolari che però non hanno un seguito nel romanzo; tutto descritto con spirito analitico, ma senza sviluppo narrativo, questo romanzo è una raccolta di momenti uguali che non hanno nulla di rimarchevole e ammaliante, nulla è dinamico o narrativo, ogni particolare è importante per un momento ma non lascia  continuità ad altri episodi, ogni momento esiste per se stesso, qualche linea di gloria, ma tutto dopo torna nell’anonima descrizione in una società mancante di vita; il momento che anticipa la cosi detta Belle epoque, già ora stanca e meccanica per i suoi comportamenti che sono davvero noiosi  e ripetitivi, senza spirito; quindi Flaubert è ancora descrittivo come in Salambò che trascrive ciò che è una società, ora contemporanea a lui mentre in Salambò era solo passata, ma parimenti noiosa.  

Alessandro Lusana                             

 

Sunday, May 28, 2017


 Descriptive romance: Salambò

Published at 1862 Flaubert, author of this romance made a travel in North Africa for an inspection, around 1858, decided for radical change of his first romance and he reviewed all first ideas and he, in fact, defended his romance from attack as a historical and archeological description, but if he should had keep also narration of event necessaries for romance; however Flaubert has seen ruin of Cartage and certainly he was struck because he described every moment of this city, now destructed by third Punic war, and whole destruct for Rome, necessary is to remember  words of Cato: “Cartago delenda est”, this is “Cartage must be destroyed”; but Flaubert pursuing with his description and he leaves tale and he takes alone moment of this city and episodes are bonded between they alone because are present in same city, characters now are present and after we lost it, in every town of romance we would find episodes which have start but after disappear, for allow description or much historical information which have certainly value but not in this contest, an example, below wall of Cartage, Flaubert describes all: “The Military camp seems a city, because so full for people and confusion. Two group was mixed but aren’t get confused, somebody with dress wool with cap felt even fircone…”; Flaubert continuing so with punctual description but tale is lost, he seems want show a city and not to tell a history.

Alessandro Lusana

Un romanzo descrittivo: Salambò

Pubblicato nel 1862 Flaubert, autore di questo romanzo compì un viaggio in nord Africa per diletto nel 1858, e decise per un radicale cambiamento del suo primo schema narrativo, quindi lo rivide, e infatti difese dagli attacchi il suo romanzo come una descrizione storica ed archeologica, se avesse anche narrato qualche vicenda degli eventi necessari ad un romanzo, noi troveremo episodi concreti; comunque Flaubert vide Cartagine ovvero quello che ne restava e ne fu colpito, descrive in ogni momento questa città, distrutta durante la terza guerra punica, significative le parole di Catone il censore: “Cartago dolenda est” ossia “Cartagine deve essere distrutta”. Comunque Flaubert persegue con la sua descrizione e tralascia il racconto che riaffiora solo accidentalmente, che emergono poiché legati alla descrizione della città, i personaggi ora sono presenti e dopo scompaiono, in ogni luogo del romanzo noi troviamo un inizio di un episodio che dopo scompare, permettendo così la descrizione di momenti topici di Cartagine, con molte informazioni storiche, che hanno un valore per questo contesto, un esempio, sotto le mura di Cartagine, Flaubert descrive: “Il campo militare sembrava una città poiché era piena di persone e confusione. Due gruppi erano mescolati ma non erano confusi, qualcuno con un abito di lana e berretta di feltro come una pigna…”; Flaubert continua con questa descrizione puntuale mentre il racconto è perduto, sembra che lui voglia mostrare una città e non una storia.

Alessandro Lusana   

 

Saturday, May 27, 2017


Secret and public life

Woman was in hers room with slaves and she was awaked much time and she make up and continuously she looked to mirror, she looked hers hair and hers hand and she spread a creme both on the face and on the hands, she was naked in accordance Roman costume, nakedness in ancient Rome was usually, and not certainly motive for scandal, habit which, differently as common think, was use during Middle Age. A slave asked: “Cornelia, do you are ready for wear your dress?”; Cornelia, this name of woman looked slave and after dress, a long tunic with waist and a long dragging, which was his mantle, even white, she wore hers hairnet and wore hers dress, went out his room and went toward entry hers home, where was a young who waited her; she smiled to young took his hands and looked intensity and kissed on the mouth, and she caressed him more, and sometime she continued to kiss him with evident passion; he tried to talk and to tell what important, but Cornelia was excited when looked the young, who for a moment looked resentful Cornelia and talked: “Cornelia you are my mother and not my girlfriend, and I want tell to you what is condition of Roman people, and I want that you listen me with attention”, Cornelia then looked young with attention and listened what he said; young asked that Cornelia set on the chair and he began to talk: “In Senate We must take word to rich and give it to who merit this word, this is poor, we must found a party because poor have voice in policy, and we must improve condition of poor, when I went to Etruria I have seen poor families, and misery all, while rich have all, I want fight this discrimination, and I want give all possibility for gain and life better”; Cornelia looked Gracco, this is was name of young, and though around he talked, and she was agree but more for maternal love rather for policy, and she was very worry because she knew Gracco and she knew that Gracco was emotive and in Senate he would have problems, above all by large landowner, who was very power in Rome. Gracco continued with his discourse, and he showed his idea for poor class, and he showed reform which he wanted ask to Senate. Cornelia meanwhile not showed but was worry; because she knew Gracco and his enemies, able for all, and in Rome these matter was treated with conspiracy and dead. Gracco while was in his garden and he talked with a man and his collaborator, he was engaged with a talk and he some time looked Cornelia who was on the chair; he went to Cornelia and talked in Latin: “Populares sunt nati; Popular are birth”; and he returned in garden; Cornelia doesn’t understood what was Popular, and she began ask herself what is, therefore she waited that Gracco explained, while Gracco talked again, and Cornelia then went to Gracco and asked: “What is popular?” Gracco then answered: “It is a party that want share word with poor class and want improve condition for people; therefore we will be popular”; Cornelia then seen emotion of Gracco and was very worry for this concept and this birthing idea, but smiled and she would accept idea, but she suspected that something very dangerous will rise. Gracco, day after, went to Senate and talked around his concept for to share word and to mitigate poor; very contrasts rise in Senate and Gracco must cried for have right, and he tried persuade his colleagues and in fact he gather around his ideas much senators; his ideas proposed that the poor have a share of word and they become colonies, and they must pay rate to Rome, Gracco went as winning and he was winning because his law was approved. He went out Senate and he went to home, where Cornelia waited, and for all night he talked around this victory; and Gracco decided that he will candidate again, although Roman law not allows; he would inform some his friend and his cousin Scipione Nasica, who seemed very astonish and perhaps worry, but smiled. After some day Cornelia was advised that Gracco was dead for a conspiracy, and she then with herself stay and in his room cried very strong. One person of public asked: “Why this comedy is with entitled secret and public life?”, Cornelia then answered: “Because my life is secret for fiction of theatre but you ask me and therefore we are talk, and you have seen my life in theatre, during this comedy, therefore my life isn’t secret, but public, we are in theatre, and although seems a small tale is really a tale in theatre, and we are alone characters of this historical tragedy but we are alone in theatre, and author has mixed theatre with tale, therefore the tragedy is finished and we wish god night  ”; curtain therefore close and light turn off.

Alessandro Lusana

 

 

Segreta vita pubblica

La donna era nella sua stanza con le schiave ed era sveglia da molto tempo, si truccava e si guardava continuamente allo specchio, guardava i suoi capelli e le sue mani, distribuiva una crema sul viso e sulle mani, era nuda secondo l’uso romano, la nudità nell’antica Roma era normale, e non certamente un motivo di scandalo, costume che, a differenza di quanto pensiamo, era usuale anche nel Medio Evo. Una schiava chiese: “Cornelia sei pronta per indossare un abito?”; Cornelia questo era il nome  della donna guardò la schiava e poi la veste, una lunga tunica  con una cintola ed un lungo strascico, che era in effetti il mantello, egualmente bianco, lei indossò l’abito ed uscì dalla stanza ed andò verso l’ingresso, dove era un giovane  che l’aspettava, lei sorrise al giovane di cui prese le mani e lo guardò intensamente e baciò sulla bocca, e lo carezzò ancor più, e talvolta continuava a guardarlo con passione evidente; lui tentava di parlare e di raccontare qualcosa di importante, ma Cornelia era eccitata quando guardava il giovane, il quale per un momento con rammarico guardò Cornelia e disse: “Cornelia tu sei mia madre e non la mia fidanzata, e voglio raccontarti quale sia la condizione  del popolo romano, e voglio che tu mi ascolti con attenzione”; Cornelia allora guardò il giovane e ascoltò ciò che lui diceva; il giovane chiese a Cornelia di sedersi su di una sedia e cominciò: “ In Senato noi dobbiamo prendere le terre dei ricchi e ridistribuirle ai poveri che la meritano, dobbiamo creare un partito affinché i poveri abbiano una voce in politica, noi dobbiamo migliorare la condizione dei poveri; quando andai in Etruria, io vidi le famiglie povere, e la miseria, mentre i ricchi avevano tutto, io voglio combattere questa discriminazione, e voglio dare a tutti la possibilità di guadagnare  e vivere meglio”; Cornelia guardò Gracco, questo era il nome del giovane, e pensò bene a quanto diceva, lei concordava più per spirito materno piuttosto che  per ideologia, ma era anche preoccupata perché lei conosceva Gracco e sapeva che Gracco era emotivo e in Senato avrebbe avuto seri problemi, soprattutto per i latifondisti, che erano davvero potenti in Roma. Gracco continuò con il suo discorso, e espose la sua idea per le classi povere, ed espose anche la riforma che voleva chiedere in Senato. Cornelia intanto non lo mostrava ma era preoccupata, perché sapeva che Gracco aveva molti nemici, capaci di tutto, e a Roma queste vicende erano trattate con cospirazioni e omicidi. Gracco intanto era nel suo giardino e parlava con un suo collaboratore, era impegnato nel dialogo e guardava talvolta anche Cornelia che era seduta; andò allora da Cornelia e le disse in latino:“ Populares sunt nati; sono nati i popolari”; e tornò in giardino; Cornelia non capì cosa fossero i popolari e lei cominciò a chiederlo a se stessa; quindi lei aspettò che Gracco lo spiegasse, mentre Gracco parlava ancora, Cornelia andò da Gracco e chiese: “Chi sono i popolari?”; Gracco rispose: “Un partito che vuole dividere le terre con i poveri e vuole migliorare  le condizioni del popolo; quindi noi saremo popolari”; Cornelia allora vide l’emozione di Gracco ed era davvero preoccupata per questo concetto e per l’idea di Gracco, ma sorrise egualmente e volle accettare l’idea ma sospettò che qualcosa di davvero pericoloso stesse nascendo. Gracco il giorno dopo andò in Senato ed espose la sua idea  per mitigare le condizioni di povertà; molti contrasti vi furono, e Gracco dovette urlare per far capire la sua idea ed avere ragione, e tentò di persuadere i suoi colleghi e raccolse il consenso di molti senatori; le sua idea proponeva che le terre dei latifondisti venissero ripartite e i poveri divenissero coloni e dovessero pagare un affitto a Roma, Gracco vinse. Lui uscì da senato e andò verso casa, dove Cornelia l’aspettava, e per tutta la notte lui parlò intorno a questa vittoria, e Gracco decise che si sarebbe candidato ancora, sebbene la legge romana lo vietasse, lui volle informare i suoi amici e suo cugino Scipione Nasica, il quale sembrava davvero stupito e forse preoccupato, ma sorrise. Dopo qualche giorno Cornelia fu avvisata che Gracco era stato ucciso in una congiura, e lei allora restò nella sua stanza e pianse aspramente.

Una persona del pubblico chiese: “Perché questa tragedia ha il titolo segreta e pubblica vita?”; Cornelia allora rispose: “Perché la mia vita per la finzione del teatro ma voi mi chiedete perché noi raccontiamo, voi avete visto la mia vita in teatro, durante questa commedia, quindi la mia vita non è segreta, noi siamo in teatro, e sebbene sembri un piccolo racconto è reale, un racconto in teatro, e noi siamo solo personaggi di questa tragedia storica, ma noi siamo solo in teatro, e l’autore ha mescolato il teatro con il racconto, quindi la tragedia è finita e noi vi auguriamo buona notte”; il sipario si chiuse e le luci furono spente.

Alessandro Lusana    

 

Tuesday, May 23, 2017


Italian models

With adjective Italian I enclose this concept with sculpture that nothing have around Italian, but I refer to sculpture of Pierre Puget(1620-1694), French sculpture, who come Italy studied Michael Angel and other sculptors, and he took much from abovementioned for his works and, naturally, he not lost to see famous Laocoӧn in Vatican and ready there from first years from XVI century, therefore Pierre could seen it and he could seen Slaves of Michael Angel, which still in Italy and in Rome. Pierre come to Genoa and there he sculptured his Mirone(Fig.1) whose torsion is very close to that one Slave(Figg.2-3) of Michael Angel and expression is very close that of Laocoӧn, the physical tension of body is took from Slave, that had suggested the posture and expression that, but, is directly took from Laocoӧn, for same expression of pain, therefore Pierre had took from Italian and Roman sculptures much reference necessaries for his work.

Modelli italiani

Con l’aggettivo italiano intendo includere anche sculture che nulla hanno di italiano, poiché io mi riferisco allo scultore Pierre Puget(1620-1694), che venne in Italia e studiò Michelangelo ed altri scultori nostrani, e prese dai suddetti per le sue opere e, naturalmente, non perse occasione per documentarsi sul Laooconte, in Vatican, già lì dai primi anni del XVI secolo, e vedere gli Schivi di Michelangelo, ancora in Roma. Quando Pierre andò a Genova e lì scolpì il suo Mirone(Fig.1), si ricordò della torsione che resta davvero prossima agli Schiavi di Michelangelo(Figg.2-3), mentre l’espressione resta davvero vicina a quella del Laooconte, la torsione fisica  dagli Schiavi, quindi a rimarcare la tensione emotiva; quindi Pierre vede sia alla scultura italiana che a quella romana, assumendo referenti importanti per il suo lavoro.

 


Fig.1
Fig.2
Fig.3
 
 

Sunday, May 21, 2017


Hide libraries

People were in library and red book which has took, who said with other reader, who red newspaper, who sought for an employee or a book, Ludovick was in the central room and he looked around somebody who he knew, he was a young 23 years old, without beard and shortest hair, he not bear beard his friend girl has said that there meet; Ludovick waited until night but Catherine, his friend not came. The library was deserted, and he was alone with other employees, Ludovick rested there until 10:00 PM, and he waited his friend girl, he won’t read because Ludovick not had red from years, was an exercise that he hated, he not spend a minute for read, books and newspaper, he not red and he thought that to read was alone useless; in fact he red as a baby primary school, and at library he went alone for some appointment but not certainly for to read; some girl who he knew noticed that he was very ignorant and his meet were very noise, in fact he haven’t much friends, his job, as porter an hotel, not requires that he was wise. Library is closing and Ludovick was there for hours, and he was very patient, his job required this quality and he is very patient, although somebody was impolite, as Catherine. He went out and looked around for sought his friend girl, but she isn’t; therefore he went to home, and instead to see television slept, and he had a dream; so he went in a huge room where was much persons who there said between them, and nobody looks him and somebody who looked him has made with conceit. Ludovick was dressed with a tunic and a rope around waist, with thig beard and moustache, and he asked to somebody where he was; and a man with beard and without sandal answered that he was in Athens and in Athens’s school, and he will be his guide, and he will know everybody in that school; therefore this man whose name was Socrates, asked his  name, and he answered that was Ludovick; name which Socrates doesn’t understood, but however he named Ludovick as Xenos, stranger, in conformity with ancient Greek. Xenos, as we will call him, began therefore knew Aristoteles, Epicurus, Democritus, Seneca, Protagoras, Leucippus and other; therefore he began to say with them and Socrates was with him always, because made question around his life and who was: “Are you from Xenos?”; asked Socrates: “because you speak strange language, and I not understand always”; Xenos therefore said: “I from country longest, and I speak English”; Socrates then: “What demos is English?”; Xenos doesn’t understood what was “demos” and he asked it; Socrates answered that demos in Attika was tribal which people this region and everyone has a representative who went to Areopagos, Parliament, which was in Athens, and was created by Clistenes, Athenian leader, that around V century b. C. given possibility to Athenians express their opinion around much facts, Xenos was fascinated by Socrates and he would know all Socrates knew, but when Xenos asked this , Socrates answered: “I can’t teacher you something, because I know that I not to know”; Xenos was much astonish, and he asked: “What do you mean?”; Socrates then was very surprise and asked: “Do you have attend Athens and hers place?”; Xenos more astonish than before answered: “I can’t attend place of Athens because I aren’t from Athens, and I am from other country, and I aren’t Greek”; Socrates was looked Xenos suspiciously  and he said: “Do you are Spartan or Thebaine or Persian? You are barbarian for this very strange language, you are…”; Xenos understood that he can’t explain his origin because New York isn’t present, and a man that was there approached to Xenos and asked: “Do you are from? I ask because you seem new here”; and Xenos asked then who was and man answered: “Giovanni da Verrazano, I have find island where is now Manhattan and where is now New York, then you can say with me”; Xenos was very astonish and he asked: “But when you have found island for New York and Manhattan, these aren’t, how do you to know it?”; Giovanni then answered: “I know it because I have found region and therefore I can see future, when somebody has made something then he can see future from that event, and I know that you are saying, but Socrates he haven’t found that I have found and he can’t see, but so that you will be very wise you must hair Socrates and not me”. Xenos continued his conversation with Socrates and asked: “What is I know that I don’t to knowledge, I haven’t understood”; Socrates then explained so: “Do you know how you know? This is what is limit for your knowledge?”; Xenos then said: “I know limit of my knowledge, because is very small, I am very ignorant, much ignorant and in fact I haven’t friends and I had a girlfriend but I haven’t seen”; Socrates answered: “Think, you something know, you know your ignorance therefore you something know, but now you must exceed your ignorance, I know that I don’t to know, but you are very lucky because you know your ignorance, now exceed it”; Xenos asked: “How?”; Socrates answered: “You must read and you must follow persons who have much knowledge, and who know and who have much teach, I can teach find your truth, but I can’t teach nothing, you must seek your truth, and Socrates indicated Aristoteles who was at center of a group and there said and explained his theories and his think, questions were very challenging but Aristoteles was colloquial and he answered all questions, till he seen Xenos and asked: “Who you are? I not remember that I have seen you”; Xenos answered: “I am Xenos and would hair you, it is possible?”; Aristoteles nodded and continued his discourses, and he said around his concept of man and his spirit, and he mentioned often his Ethic Nicomachean, where he had gather his impression around man; after Xenos seen Seneca and he listened also him, and he seen Epicurus and Democritus and Leucippus, and more other. When Ludovick awaked was Sunday, but at that day library was open for a big cultural event; he raise bed and took coffee, washed at bathroom look himself and get out; he went to library and more persons seen him with astonish, but he why not understood. Arrived to library he went in, and a policeman approach him and asked who was, and what he makes there. Ludovick, seen policeman and answered: “I am here for read, why this question?”; policeman indicated his cloth and noted that was very past for this century, he seems an ancient philosopher; therefore Ludovick seen himself and after Catherine intervened and she said to policeman that she knew who was, therefore it all well. Policeman went away, and Catherine said to Ludovick: “Ludovick, how do you are dressed and this long beard and your shoe, where are? I know that you are disappointed for yesterday but I wouldn’t came, therefore ask that you excuse me”; Ludovick seen Catherine and answered: “I have meet much persons who has said me around truth, my truth and my knowledge, and I am here for exceed my limits, and I now know what is value of knowledge I must read and I want know, because I want know myself, an ancient historical said “Dialogue of historical is with dead” Xenophon.”; Catherine was very astonish and seen Ludovick with a goggle-eyed, and she called him: “Ludovick”; he turn toward Catherine and answered: “I am Xenos”.

Alessandro Lusana

I lettori erano nella biblioteca e leggevano, chi parlava con altri, chi leggeva un giornale, chi cercava un impiegato ovvero un libro, Ludovico era nel centro della grande stanza di lettura, e guardava intorno per cercare qualcuno che conoscesse, la sua fidanzata; Ludovico attese Caterina sino a sera inoltrata, ma non venne. La biblioteca era deserta e lui era restato solo con qualche impiegato, resto lì sino alle 10:00 PM; Ludovico non aveva alcun piacere per la lettura, anzi non leggeva da anni, per lui era un esercizio inutile, odiava leggere, e non spendeva un minuto per tale impegno; infatti leggeva come un bambino della scuola elementare, e in biblioteca lui andava soltanto per qualche appuntamento e non certamente per leggere, qualche ragazza che conosceva aveva notato che lui era veramente ignorante, e i suoi incontri erano davvero noiosi, infatti non aveva molti amici, il suo lavoro, facchino in un albergo, non richiedeva una particolare sapienza. La biblioteca stava chiudendo, era restato lì in attesa per ore, ma lui era particolarmente paziente, il suo lavoro lo richiedeva, sebbene qualcuno fosse scortese come Caterina. Lui quindi uscì dalla biblioteca e guardò ancora intorno con la speranza che Caterina fosse arrivata, giunto a casa invece di guardare la televisione si addormentò, ed ebbe un sogno, si trovò in una grande stanza dove erano molte persone che parlavano fra loro e nessuno guardava Ludovico e quando lo facevano mostravano sufficienza. Ludovico era vestito con una tunica ed una corda intorno alla vita, una folta barba e baffi, chiese a qualcuno dove fosse; un uomo con la barba e senza sandali rispose che si trovava nella in Atene e nella Scuola di Atene e che lui sarà la sua guida, e che lui conoscerà ognuno in quella scuola; quindi costui, il cui nome era Socrate, chiese il nome di Ludovick, e lui rispose dicendo il suo nome; nome che Socrate non capì, e quindi lui denominò Ludovico come Xenos, straniero, quindi cominciò conoscendo Aristotele, Epicuro, Democrito, Seneca, Protagora, Leucippo e altri; cominciò a parlare con costoro e con Socrate che era sempre con lui, perché faceva domande e chi fosse: “Da dove vieni, Xenos,? Tu parli una lingua straniera e io non capisco sempre”; quindi Xenos: “vengo da un paese moto lontano e parlo inglese”; Socrate allora: “Quale demos è inglese?”; Xenos non capiva cosa fosse un demos e lo chiese a Socrate; lui rispose che il demos in Attica era un villaggio che risiedeva in quella regione e ognuno aveva un rappresentante che andava all’Areopago, in Atene ed era stato creato da Clistene, tiranno atenese che intorno al V secolo a.C. diede la possibilità agli atenesi di esprimere la loro opinione con il voto; Xenos era affascinato da Socrate e avrebbe voluto conoscere tutto quello che Socrate sapeva, ma quando lo chiese lui rispose: “Io non posso insegnare perché I so di non sapere”; Xenos era ancora stupito a infatti chiese: “Cosa vuoi dire?”; Socrate allora davvero sorpreso chiese: “Frequenti tu Atene e la sua piazza?”; Xenos ancora stupito rispose: “ Io non posso frequentare Atene  perché io vengo da un paese lontano, e non sono greco”; Socrate guardò Xenos con sospetto e lui disse: “Sei spartano o tebano o Persiano?. Tu sei barbaro per questo questa strana lingua, tu sei…”; Xenos allora capì che non poteva spiegare la sua origine poiché New York non era ancora nata ai tempi di Socrate, ma un uomo che era lì si avvicinò a Xenos e chiese: “Da dove vieni? Lo chiedo perché tu sembri nuovo qui”; Xenos allora chiese chi fosse e l’uomo rispose: “Giovanni da Verrazano, io scoprì l’isola sulla quale fu eretto Manhattan e dove è ora New York, quindi tu puoi parlare con me”; Xenos era davvero stupito e chiese: “ Ma quando tu scopristi l’isola per New York e Manhattan, lì non erano ancora presenti, come fai tu a conoscerle; Giovanni rispose: “Io le conosco perché io ho  scoperto la regione e quindi io posso vedere il futuro, quando qualcuno fece qualcosa di importante può vedere da quel momento in poi il futuro, so cosa stai per chiedere, ma Socrate non ha compiuto grandi scoperte, ma affinché tu sia veramente sapiente devi continuare a parlare con Socrate”: Xenos allora continuò la sua conversazione con Socrate e chiese: “Cosa vuol dire so di non sapere, non lo capisco”; Socrate allora rispose: “Sai tu quanto tu conosci? Quale sia il limite delle tue conoscenze?”; Xenos allora disse: “Io conosco il limite delle mie conoscenze perché le mie conoscenze sono davvero modeste, sono molto ignorante infatti io non ho amicizie e ho una ragazza ma che non ho visto”; Socrate rispose: “Pensa, tu qualcosa conosci, la tua ignoranza quindi tu qualcosa sai, ma ora tu devi superare la tua ignoranza, io sono di non sapere ma tu sei davvero fortunato perché tu puoi superare la tua ignoranza; Xenos chiese: “Come?”; Socrate rispose: “ Tu devi leggere e devi seguire le persone che hanno molte conoscenze, chi ha molto da insegnare, io posso insegnarti a trovare la tua verità, ma non posso insegnarti nulla, tu devi cercare la tua verità; quindi Socrate indicò Aristotele che era in un gruppo ed esponeva le sue teorie, le domande erano davvero impegnative ma Aristotele era colloquiale e rispondeva a tutte le domande fin quando vide Xenos e chiese: “Chi sei tu? Non ricordo di averti visto prima”; Xenos rispose: “I sono Xenos e vorrei ascoltarti, se possibile”; Aristotele annuì, e continuò il suo discorso e disse intorno a questo concetto dell’uomo e del suo spirito, e menzionò spesso la sua Etica Nicomachea, dove lui raccolse le sue impressioni e teorie sull’uomo; dopo Xenos vide Seneca e lo ascoltò, vide Epicuro, Democrito, Leucippo e altri. Quando Ludovico si svegliò era domenica, in quel giorno la biblioteca era aperta per un evento culturale, lui si alzò dal letto e bevve un caffè, si sciacquò in bagno si specchiò, e uscì senza vedere con cosa fosse vestito, mentre andava in libreria molte persone lo guardavano e lui non capiva perché. Arrivò in biblioteca, e un poliziotto si avvicinò a lui  e chiese chi fosse e cosa facesse lì. Ludovico, vide il poliziotto e rispose: “I sono qui per leggere, perché questa domanda?”, il poliziotto indicò il suo vestito e notò che era davvero passato per il nostro secolo, sembrava un filosofo antico; quindi Ludovico si scorse e dopo vide Caterina che intervenne e disse che lei lo conosceva. Il poliziotto si allontanò, e Caterina chiese a Ludovico: “Ludovico, ma come sei vestito, con la barba lunga e le tue scarpe, dove sono? I capisco che tu sia deluso per ieri , sarei voluta venire, quindi scusami”; Ludovico guardò Caterina e rispose: “Io ho incontrato molte persone che mi hanno parlato della verità, della mia verità e della mia conoscenza, e io sono qui per superare i miei limiti, ora conosco il valore della conoscenza, io devo leggere e voglio sapere, perché voglio conoscere me stesso, uno antico storico greco diceva: “Il dialogo degli storici è con i morti” Senofonte”; Caterina era davvero stupita e guardò Ludovico con gli occhi sgranati, e chiamò lui: “Ludovick”; lui si girò  e rispose: “Io sono Xenos”.  

Alessandro Lusana  

  

Semirevolutionary tale

At room was an aristocratic who was called from a woman, history, who has involved them for a discussion around French revolution and his causes. History began his introduction with these words: “Welcome at our meet, and I would want give you the argument of this discussion, that I have tough must concern French revolution and his causes; what do you think?”, answered history showing some doubt around this argument but aristocratic was convinced that causes was just and was just defender their position, in fact aristocratic began: “I don’t know and I don’t understand because we must debate around that is happened and that has been very tragic for somebody and very glad for others; for me, I am an aristocratic, I would judge it as tragic, but I have tough much, from 1789, around this event and I must admit that we aristocratic have be blind, and we haven’t seen discomfort and poverty the economic conditions of Franc, and his people, we are closed in our privileges and we haven’t considered what our nation wanted by us, and the General States were a ridiculous try for save us and our privileges, when now Middle Age was terminated, but we haven’t considered time in we lived, Franc was ready for these reforms, and we must approved more before that revolution happened, but human egoism was very determining for our policies choice, and king wasn’t less weak than us, and he was conditioned from strong, or presumed of his wife, who was called Austrian, with much scorn”; history therefore intervened and answered: “You admin your mistake? And your imprudence at General States?”; aristocratic answered: “Yes I admit our mistakes and I affirm that who had power had tough alone themselves, and not to general condition, but for justification I can say that then concept or think around nation wasn’t; alone social class was present, but alone high class and aristocratic and clerical classes was present, the third state was almost unknow, but was also very productive, but causes are very precedents to revolution, for example between 1766 and 1788 price of wheat was very low and an overproduction determined these prices, different from wine that instead was high prices, Franc was rich country and some discomfort that was present we would have can resolved with some reform; countrymen was very stroke by this low prices, and aristocratic gained on the price of sales on countryman, recalling some right that now was disappeared, and gaining  from productive forces of Franc, alone for his social prestige that ordered wealth; if we have considered that economic matter was important and we couldn’t continue with ridiculous privileges revolution wouldn’t be been. But aristocratic class was still angry for marginal role that had during time of Louis XIV, and therefore she tried to reconquer an important role that she had with Louis XVI, but Franc was changed, and time was change, we haven’t considered this change, and we have mistook; in fact new ideas has risen, liberalism, from Adam Smith every privileges was deleted and every man was free for his think and action that wasn’t contrary to law; the Declaration of rights of man during 4 August 1789 and of citizen is a document that we want exalt, but few point of this declaration was already present in other statute, from XVI century, for example: it is forbidden torture, but this prohibition was ready in Italy during XVI century; the revolution had made better sanction that was present, but not in Franc, which was still traditional country, and the aristocratic was lay down on this certainty, but they not think that this certainty could failed because this isn’t certainty”; history therefore accepted this admission of responsibilities and asked: “The racism was not certainly deleted but rights of black are defined and established although much partially, but it is start…”; but history was interrupted by aristocratic: “What roman law or moral costume had condemned somebody for his color of skin? ancient Rome always has promoted virtue for war and hero for his courage and not certainly because white or black or mulatto, therefore revolution has took that was Roman costume, and not has find nothing”; history answered with other exception: “Religion freedom and tolerance are concept which revolution has defined”; therefore aristocratic smiled and answered: “Religious tolerance is concept as much revolutionary as Roman, because ancient Rome allowed religion freedom Christian also, and in Dutch during XVII century much religions were tolerated, and also in Muslim Spain Christians were tolerated, therefore revolution took past from ancient Rome, Muslim Spain and Dutch of XVII century, nothing news"; and she decided that not to continue.
Alessandro Lusana 

Racconto rivoluzionario

Nella stanza era un aristocratico chiamato lì da una donna la storia per una discussione intorno alla rivoluzione francese e le sue cause. La storia cominciò la sua introduzione con queste parole: “Benvenuto a questo incontro, vorrei darti l’argomento della discussione, a cui io avrei pensato e che deve concernere la rivoluzione francese e le sue cause; cosa ne pensi?”; chiese la storia, infatti l’aristocratico cominciò: “I non so e non capisco perché noi dobbiamo dibattere intorno a ciò che è accaduto e che è stato davvero tragico per alcuni e risolutivo per altri; per me, io sono un aristocratico, vorrei giudicarlo come una tragedia, ma io ho pensato molto dal 1789, a io ammetto che noi aristocratici siamo stati davvero ciechi,  non abbiamo visto lo sconforto economico, la povertà e le condizioni economiche della Francia e del suo popolo, ci siamo chiusi nei nostri privilegi e non abbiamo considerato ciò che la nostra nazione voleva da noi, poi gli Stati Generali fu un ridicolo tentativo per salvarci i nostri privilegi di età medioevale, quando il Medioevo era finito, non abbiamo considerato il tempo in cui vivevamo, la Francia era pronta per queste riforme, che noi dovevamo approvare prima che avvenisse la rivoluzione, ma l’umano egoismo era determinante per la nostra scelta politica e il re non era meno debole di noi, era condizionato dalla forte, ovvero presunta tale, moglie, aggettivata con disprezzo l’austriaca”; la storia intervenne e chiese: “ Tu ammetti i tuoi errori, e le tue imprudenze negli Stati Generali?”; l’aristocratico rispose: “Si ammetto i nostri errori e affermo che chi ha il potere ha pensato soltanto a se stesso, e non alle condizioni della nazione, ma posso giustificarmi dicendo che allora il concetto di nazione non esisteva, solo la classe sociale era presente, ma solo le classi più elevate ossia quelle aristocratica e clericale, il terzo stato  era presente ma era quasi sconosciuto, ma era anche il più produttivo, ma le cause sono davvero precedenti alla rivoluzione, per esempio fra il 1766 ed il 1788 il prezzo del grano era davvero basso per una sovrapproduzione, il prezzo del vino invece era stabile, la Francia era un paese ricco e qualche sconforto era presente noi avremmo potuto risolverlo con qualche riforma; i contadini furono davvero colpiti dai prezzi bassi , gli aristocratici  guadagnarono sul prezzo delle vendite, richiamando some diritto oramai abolito, e guadagnando sulle forze produttive, solo per il prestigio sociale che esigeva la ricchezza; se noi avessimo considerato come importante la questione economica senza continuare con ridicoli privilegi la rivoluzione non sarebbe avvenuta. Ma la classe aristocratica era ancora risentita per il ruolo marginale che gli era stato riservato da Luigi XIV, e quindi tentò riconquistare un ruolo importante con Luigi XVI, ma la Francia era cambiata e i tempi erano cambiati, noi non avevamo considerato questo cambiamento, e abbiamo sbagliato; infatti nuove idee erano già sorte, il liberalismo da Adam Smith, e ogni singolo privilegio fu abolito come ogni uomo era libero sia per il suo pensiero e le sue azioni se queste non erano contrarie alla libertà di altri e alla legge; la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino il 4 agosto 1789 è un documento che noi esaltiamo, ma qualche punto della Dichiarazione era già presente in altri statuti italiani del XVI secolo, per esempio: è proibita la tortura, ma questo divieto era già presente  nel XVI secolo in Italia; la rivoluzione ha migliorato  e sanzionato ciò che era presente, ma non in Francia, che era ancora un paese tradizionalista”; la storia allora accettò questa ammissione di responsabilità e chiese: “Il razzismo non era certamente cancellato ma i diritti dei neri furono considerati e definiti, sebbene molto parzialmente, ma era un inizio…”; ma la storia venne interrotta dal suo interlocutore: “Quale legge romana antica  ovvero costume morale condannò mai qualcuno per il colore della sua pelle? La Roma antica ha sempre decantato la virtù militare e il coraggio e non certamente il colore della pelle, quindi la rivoluzione ha solo ripreso quello che era già”: la storia allora rispose con un’altra eccezione: “La libertà religiosa fu iniziata con la rivoluzione”; al ché l’aristocratico sorrise e rispose: “La libertà religiosa è un concetto tanto rivoluzionario quanto romano, poiché l’antica Roma permetteva la libertà religiosa anche ai cristiani, come nell’Olanda del XVII secolo era parimenti permessa la tolleranza religiosa, come nella Spagna musulmana erano parimenti tollerati i cristiani, quindi la rivoluzione prese dal passato romano, da quello mussulmano spagnolo e da quello olandese del XVII secolo”; decise di non continuare.              

 

Alessandro Lusana

Saturday, May 20, 2017


Nascent catalogue

When we have a painting we usually lack of referent and document with we can identify author or we have document and we not have painting, but it is possible that we have also author and painting together, so is for Vincenzo Fabrici, whose we have alone this information, who at 1759 worked a painting in Sermoneta at cathedral of Saint Mary(Fig.1), now this painting is some compromised but we can still see whole iconography, and this allows us an attribution and an increase of catalogue of Fabrici; this posture and word with cross which our Salvator has in his left hand is very mirror to a Christ in Cori, nearby Sermoneta, which is already attribued to Girolamo Siciolante[1](Fig.2), whose critical comment reports the worlds of a Roman historical at 1834, Giuseppe Marocco that affirms: “That painting which exprimes Salvator…”, and this iconography with mentioned subject is equivalent of our painting, mentioned at document which I report below, at last partially for English: November 1759. Because mister Vincenzo Fabrici is satisfied for termined, who he will have work for Saintest Salvator in this word, I am satisfied if this Companies are levy a duty, for this painting and they pay to hand same Prior for 40 scudi…; Novembre 1759 Perché il signor Vincenzo Fabrizi Pittore sia satisfatto terminare, che avrà il lavoro per il Santissimo Salvatore di cotesta terra, mi contento ben volentieri che coteste compagnie siano tassate per l’infrascritta pittura quota, e paghino in mano del medesimo Priori, e Camerlenghi l’infrascritta somma di soli scudi quaranta, et il restante consegnarlo in mano del predetto Camerlengo Monti per altra cosa, che potete bisognar oltre al sudetto lavoro di pittura da darne poi conto a suo tempo, dovranno per riportare i Priori, e Camerlenghi sudetti la solita ricevuta per di loro giustificazione, mentre dal Cielo le prego ogni bene. Il Signor Canonico Bucci per la Compagnia del Santissimo Sacramento in Santa Maria-10; Il Signor Saverio Pizzi per la Compagnia del Santissimo Rosario-10; Il Signor Farncesco Mattocci per la Compagnia del Santissimo Nome di Gesù-06; Giuseppe Tranfunti per la Compagnia dei Battenti in Santa Maria-07; Antonio Corbani per la Compagnia dei Battenti di Sant’Angelo-06; Gli eredi di Marco Zazzinelli per la Compagnia de Battenti in San Nicola scudi sei, cioè scudo uno al suddetto pittore, e scudi cinque al reverendo Canonico Monti sudetto.-06. Sezze 29 Novembre 1759. Li Benefattori inscritti sono quelli, che per loro devozione concorrono colle loro Carità, et elemosine a fare la cappella, et Altare al Santissimo Salvatore, per poter celebrare il venendo Sacrificio della Santa Messa, tanto in tempo, che stava esposto, quanto in tutto l’anno. La casa del signor Filippo Razza un rubio di grano-1; La casa de signori Tutij un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Lorenzo altro mezo rubio-1=½; La Casa de signori Pantanelli un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Onorato altro mezzo rubio-1=½; La Casa de Galli un rubio di grano, ed il canonico Don Carlo Filippo altro mezo rubio-1=½; La casa del signor Capitani Marco Maria Quadrassi un rubio di grano=1; La Casa de signori Don Giovan Battista, e Giacomo Giorni mezzo rubio di grano=½; La Casa del signor Giovanni Impacciante mezzo rubio di grano=½ La casa del signor Ludovico Piti mezzo rubio di grano=½; La casa de signori Don Gioseppe, e Saverio Piti mezzo rubio di grano=; the subject is same and iconography is even the mantle is same for cloth and fold even, same wavy hair and same face; certainly painting of Cori is very past, in comparison with that in Sermoneta, becuae style is very youngly, and is evidently much imprecise and summary. But it is begin of a catalogue of Vincenzo Fabrizi.

Alessandro Lusana

Catalogo nascente

Quando abbiamo un dipinto solitamente manchiamo di riferimento autorali, ossia manchiamo dell’autore, mentre se abbiamo un documento mancjiamo del dipinto, ma resta anche possibile che noi si abbia sia il documento che il dipinto, come in questo caso, che riporta Vincenzi Fabrici pittore che lavorò in Sermoneta nella cattedrale di Santa Maria(Fig.1), ora questo affresco è alquanto compromesso  ma possiamo ancora vedere l’intera iconografia che ci permette di considerare anche un’attribuzione e così di incrementare il catalogo del Fabrici; questa postura  ed il mondo con la croce che cristo ha nella mano sinistra risulta veramente speculare ad un Cristo di Cori(Fig.2), presso Sermoneta, già attribuito al Siciolante[2], il cui commento critico riporta le parole di Giuseppe Marocco, storico romano del XIX secolo che afferma, nel 1834: “Il dipinto che esprime il Salvatore…”, e questa iconografia con il citato soggetto è equivalente al nostro dipinto menzionato nel documento che riporto: Novembre 1759 Perché il signor Vincenzo Fabrizi Pittore sia satisfatto terminare, che avrà il lavoro per il Santissimo Salvatore di cotesta terra, mi contento ben volentieri che coteste compagnie siano tassate per l’infrascritta pittura quota, e paghino in mano del medesimo Priori, e Camerlenghi l’infrascritta somma di soli scudi quaranta, et il restante consegnarlo in mano del predetto Camerlengo Monti per altra cosa, che potete bisognar oltre al sudetto lavoro di pittura da darne poi conto a suo tempo, dovranno per riportare i Priori, e Camerlenghi sudetti la solita ricevuta per di loro giustificazione, mentre dal Cielo le prego ogni bene. Il Signor Canonico Bucci per la Compagnia del Santissimo Sacramento in Santa Maria-10; Il Signor Saverio Pizzi per la Compagnia del Santissimo Rosario-10; Il Signor Farncesco Mattocci per la Compagnia del Santissimo Nome di Gesù-06; Giuseppe Tranfunti per la Compagnia dei Battenti in Santa Maria-07; Antonio Corbani per la Compagnia dei Battenti di Sant’Angelo-06; Gli eredi di Marco Zazzinelli per la Compagnia de Battenti in San Nicola scudi sei, cioè scudo uno al suddetto pittore, e scudi cinque al reverendo Canonico Monti sudetto.-06. Sezze 29 Novembre 1759. Li Benefattori inscritti sono quelli, che per loro devozione concorrono colle loro Carità, et elemosine a fare la cappella, et Altare al Santissimo Salvatore, per poter celebrare il venendo Sacrificio della Santa Messa, tanto in tempo, che stava esposto, quanto in tutto l’anno. La casa del signor Filippo Razza un rubio di grano-1; La casa de signori Tutij un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Lorenzo altro mezo rubio-1=½; La Casa de signori Pantanelli un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Onorato altro mezzo rubio-1=½; La Casa de Galli un rubio di grano, ed il canonico Don Carlo Filippo altro mezo rubio-1=½; La casa del signor Capitani Marco Maria Quadrassi un rubio di grano=1; La Casa de signori Don Giovan Battista, e Giacomo Giorni mezzo rubio di grano=½; La Casa del signor Giovanni Impacciante mezzo rubio di grano=½ La casa del signor Ludovico Piti mezzo rubio di grano=½; La casa de signori Don Gioseppe, e Saverio Piti mezzo rubio di grano=; il soggetto e l’iconografia restano le medesime, il mantello è lo stesso sia per il vestito che la stoffa e le pieghe, gli stessi capelli ondulati e lo stesso volto; certamente il dipinto di Cori è davvero più tardo in confronto con quello di Sermoneta, poiché lo stile è davvero giovanile ed è veramente impreciso e sommario. Ma questo è l’inizio di un catalogo di Vincenzo Fabrizi.

                                                                                                         
 
                                                                                                          Alessandro Lusana
                                                                                    Fig.1

Fig.2
Fig.3
Fig.4
 
 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 




[1] J.Hunter, Girolamo Siciolante pittore da Sermoneta(1521-1575), Roma 1996, p. 230.
[2] Vedi nota 1