Saturday, May 20, 2017


Nascent catalogue

When we have a painting we usually lack of referent and document with we can identify author or we have document and we not have painting, but it is possible that we have also author and painting together, so is for Vincenzo Fabrici, whose we have alone this information, who at 1759 worked a painting in Sermoneta at cathedral of Saint Mary(Fig.1), now this painting is some compromised but we can still see whole iconography, and this allows us an attribution and an increase of catalogue of Fabrici; this posture and word with cross which our Salvator has in his left hand is very mirror to a Christ in Cori, nearby Sermoneta, which is already attribued to Girolamo Siciolante[1](Fig.2), whose critical comment reports the worlds of a Roman historical at 1834, Giuseppe Marocco that affirms: “That painting which exprimes Salvator…”, and this iconography with mentioned subject is equivalent of our painting, mentioned at document which I report below, at last partially for English: November 1759. Because mister Vincenzo Fabrici is satisfied for termined, who he will have work for Saintest Salvator in this word, I am satisfied if this Companies are levy a duty, for this painting and they pay to hand same Prior for 40 scudi…; Novembre 1759 Perché il signor Vincenzo Fabrizi Pittore sia satisfatto terminare, che avrà il lavoro per il Santissimo Salvatore di cotesta terra, mi contento ben volentieri che coteste compagnie siano tassate per l’infrascritta pittura quota, e paghino in mano del medesimo Priori, e Camerlenghi l’infrascritta somma di soli scudi quaranta, et il restante consegnarlo in mano del predetto Camerlengo Monti per altra cosa, che potete bisognar oltre al sudetto lavoro di pittura da darne poi conto a suo tempo, dovranno per riportare i Priori, e Camerlenghi sudetti la solita ricevuta per di loro giustificazione, mentre dal Cielo le prego ogni bene. Il Signor Canonico Bucci per la Compagnia del Santissimo Sacramento in Santa Maria-10; Il Signor Saverio Pizzi per la Compagnia del Santissimo Rosario-10; Il Signor Farncesco Mattocci per la Compagnia del Santissimo Nome di Gesù-06; Giuseppe Tranfunti per la Compagnia dei Battenti in Santa Maria-07; Antonio Corbani per la Compagnia dei Battenti di Sant’Angelo-06; Gli eredi di Marco Zazzinelli per la Compagnia de Battenti in San Nicola scudi sei, cioè scudo uno al suddetto pittore, e scudi cinque al reverendo Canonico Monti sudetto.-06. Sezze 29 Novembre 1759. Li Benefattori inscritti sono quelli, che per loro devozione concorrono colle loro Carità, et elemosine a fare la cappella, et Altare al Santissimo Salvatore, per poter celebrare il venendo Sacrificio della Santa Messa, tanto in tempo, che stava esposto, quanto in tutto l’anno. La casa del signor Filippo Razza un rubio di grano-1; La casa de signori Tutij un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Lorenzo altro mezo rubio-1=½; La Casa de signori Pantanelli un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Onorato altro mezzo rubio-1=½; La Casa de Galli un rubio di grano, ed il canonico Don Carlo Filippo altro mezo rubio-1=½; La casa del signor Capitani Marco Maria Quadrassi un rubio di grano=1; La Casa de signori Don Giovan Battista, e Giacomo Giorni mezzo rubio di grano=½; La Casa del signor Giovanni Impacciante mezzo rubio di grano=½ La casa del signor Ludovico Piti mezzo rubio di grano=½; La casa de signori Don Gioseppe, e Saverio Piti mezzo rubio di grano=; the subject is same and iconography is even the mantle is same for cloth and fold even, same wavy hair and same face; certainly painting of Cori is very past, in comparison with that in Sermoneta, becuae style is very youngly, and is evidently much imprecise and summary. But it is begin of a catalogue of Vincenzo Fabrizi.

Alessandro Lusana

Catalogo nascente

Quando abbiamo un dipinto solitamente manchiamo di riferimento autorali, ossia manchiamo dell’autore, mentre se abbiamo un documento mancjiamo del dipinto, ma resta anche possibile che noi si abbia sia il documento che il dipinto, come in questo caso, che riporta Vincenzi Fabrici pittore che lavorò in Sermoneta nella cattedrale di Santa Maria(Fig.1), ora questo affresco è alquanto compromesso  ma possiamo ancora vedere l’intera iconografia che ci permette di considerare anche un’attribuzione e così di incrementare il catalogo del Fabrici; questa postura  ed il mondo con la croce che cristo ha nella mano sinistra risulta veramente speculare ad un Cristo di Cori(Fig.2), presso Sermoneta, già attribuito al Siciolante[2], il cui commento critico riporta le parole di Giuseppe Marocco, storico romano del XIX secolo che afferma, nel 1834: “Il dipinto che esprime il Salvatore…”, e questa iconografia con il citato soggetto è equivalente al nostro dipinto menzionato nel documento che riporto: Novembre 1759 Perché il signor Vincenzo Fabrizi Pittore sia satisfatto terminare, che avrà il lavoro per il Santissimo Salvatore di cotesta terra, mi contento ben volentieri che coteste compagnie siano tassate per l’infrascritta pittura quota, e paghino in mano del medesimo Priori, e Camerlenghi l’infrascritta somma di soli scudi quaranta, et il restante consegnarlo in mano del predetto Camerlengo Monti per altra cosa, che potete bisognar oltre al sudetto lavoro di pittura da darne poi conto a suo tempo, dovranno per riportare i Priori, e Camerlenghi sudetti la solita ricevuta per di loro giustificazione, mentre dal Cielo le prego ogni bene. Il Signor Canonico Bucci per la Compagnia del Santissimo Sacramento in Santa Maria-10; Il Signor Saverio Pizzi per la Compagnia del Santissimo Rosario-10; Il Signor Farncesco Mattocci per la Compagnia del Santissimo Nome di Gesù-06; Giuseppe Tranfunti per la Compagnia dei Battenti in Santa Maria-07; Antonio Corbani per la Compagnia dei Battenti di Sant’Angelo-06; Gli eredi di Marco Zazzinelli per la Compagnia de Battenti in San Nicola scudi sei, cioè scudo uno al suddetto pittore, e scudi cinque al reverendo Canonico Monti sudetto.-06. Sezze 29 Novembre 1759. Li Benefattori inscritti sono quelli, che per loro devozione concorrono colle loro Carità, et elemosine a fare la cappella, et Altare al Santissimo Salvatore, per poter celebrare il venendo Sacrificio della Santa Messa, tanto in tempo, che stava esposto, quanto in tutto l’anno. La casa del signor Filippo Razza un rubio di grano-1; La casa de signori Tutij un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Lorenzo altro mezo rubio-1=½; La Casa de signori Pantanelli un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Onorato altro mezzo rubio-1=½; La Casa de Galli un rubio di grano, ed il canonico Don Carlo Filippo altro mezo rubio-1=½; La casa del signor Capitani Marco Maria Quadrassi un rubio di grano=1; La Casa de signori Don Giovan Battista, e Giacomo Giorni mezzo rubio di grano=½; La Casa del signor Giovanni Impacciante mezzo rubio di grano=½ La casa del signor Ludovico Piti mezzo rubio di grano=½; La casa de signori Don Gioseppe, e Saverio Piti mezzo rubio di grano=; il soggetto e l’iconografia restano le medesime, il mantello è lo stesso sia per il vestito che la stoffa e le pieghe, gli stessi capelli ondulati e lo stesso volto; certamente il dipinto di Cori è davvero più tardo in confronto con quello di Sermoneta, poiché lo stile è davvero giovanile ed è veramente impreciso e sommario. Ma questo è l’inizio di un catalogo di Vincenzo Fabrizi.

                                                                                                         
 
                                                                                                          Alessandro Lusana
                                                                                    Fig.1

Fig.2
Fig.3
Fig.4
 
 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 




[1] J.Hunter, Girolamo Siciolante pittore da Sermoneta(1521-1575), Roma 1996, p. 230.
[2] Vedi nota 1

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