Sunday, April 30, 2017


Connubio emiliano

Il connubio del titolo in effetti è parziale poiché uno dei due membri del connubio, Simone Cantarini(1612-1648) è in effetti di Pesaro, nelle Marche, quindi l’attinenza con l’Emilia, terra natale del secondo membro, ossia Guercino, è davvero modica, ma un elemento davvero unificante permane nelle opere dei due autori, il colore e la realtà; in effetti la realtà è certamente ripresa da un tirocinio visivo con il Guerrieri, che assunse il caravaggismo di Orazio Gentileschi, nel suo momento marchigiano, ma io credo che la venatura meramente realista del Contarini sia derivata dal Guercino. La fase emiliana del Contarini nella bottega del Reni ebbe certamente suoi effetti nelle posture di figure e nei volti, prettamente reniani, ma credo che la congiunzione cromatica sia avvenuta studiando bene il Guercino, come il realismo che si diversifica da quello caravaggesco; lo stilema resta meramente emiliano nella realtà, troppo accurato ripetuto nelle diverse fisionomie; il colore poi sancisce nettamente la derivazione guerciniana della cultura emiliana del Contarini basti guardare alcune opere del Guercino(Figg.1-3) e confrontarle con altre del Cantarini(Figg.4-6); il rapporto cromatico permane e la realtà resta, per il Cantarini, quella del Guercino; quindi Simone ebbe modo di accogliere il Guercino fra i referenti primari della sua pittura.

Alessandro Lusana

Chromatic alliance

The alliance of title in fact is partial because one member of this alliance is Simone Cantarini(1612-1648) is from Pesaro in a Italian region called Marche, and not Emilia, but alliance is present even for region of birth of second member of this alliance, this is Guercino, who was Emilian, and for colour and reality; real is took from a visual training with painting of Guerrieri, painter of Marche who took the real nature of Orazio Gentileschi, at his phase in the Marche; I believe that the real nature of Cantarini is want fro Guercino. The Emilian phase of Cantarini, at store of Guido Reni  had effects very important for posture of figure and for face, but I believe that alliance with real nature and colour is alone for studies of Cantarini on painting Guercino, for real nature that is different form Caravaggio: style is merely Emilian, very cared for face and repeated; colour. Finally, is very Emilian and very next to Guercino, sufficient is to see some painting of Guercino(Figg.1-3) and to confront it with some of Cantarini(Figg.4-6); chromatic rapport is even and real nature is same, for Cantarini that of Guercino; therefore Simone had opportunities to take Guercino between reference of his style.

Alessandro Lusana
                                                                             Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
Fig.5
Fig.6
 
 
 
 
 
 

 

Saturday, April 29, 2017


Il naturalismo elegante del Velazquez

Nella critica figurativa spesso è adottato il lemma naturalismo, esempio preclaro il Caravaggio, ma anche il Manierismo, nella seconda metà del XVI secolo a Roma non manca, talvolta, di assumere tale connotato specifico che tende alla rappresentazione meramente oggettiva delle figure, Girolamo Muziano sia un esempio di questo referente stilistico, almeno nella pala di Santa Maria degli Angeli a Roma come la Sala Vecchia degli Svizzeri, in Vaticano[1], dove il naturalismo del Muziano si mesce con il gigantismo statuario di Michelangelo. Ma il naturalismo durante la seconda metà del XVII secolo, segue anche qualche impronta formale molto meglio levigata e definita nella sua fattura complessiva. Jose Lopez Rey Velazquez, opera con questo criterio di naturalismo elegante che tralascia ogni genere di cruda rappresentazione per un valore meramente estetico della natura umana; basti considerare l’Apollo nella fucina di Vulcano(Fig.1), la fisicità è definita con estremo rigore ma senza particolari acribie anatomiche che rivelino particolari alquanto crudi, il Caravaggio resta magistrale nella natura, il vecchio San Girolamo(Fig.2), Galleria Borghese Roma, è un momento specificatamente naturale del Caravaggio, mentre per Velazquez la natura è solo estetica e bella forma, anche nell’Incoronazione di Bacco(Fig.3) Velazquez estetizza le figure con particolare attenzione, e anche nei volti marcati dall’età la levigata descrizione denuncia una particolare attenzione all’estetica. Le Filatrici(Fig.4) sono un momento di accurata descrizione che verte sul naturalismo umano ma senza profusione di inestetismi, senza cruenti aspetti, solo naturale eleganza umana, che descrive atteggiamenti umani ma sempre con attenta definizione.
Alessandro Lusana

The elegant naturalism of Velazquez
Art review, often, is used word naturalism, for exemple is Caravaggio but also the Manierism, second half of XVI century in Rome, which sometime took so specific connotation, that will representation so true of natural form of men, Girolamo Muziano is an exemple for this stylistical reference, at least for altarpiece in Santa Maria degli Angeli, Rome and for Old room of Svizzeri, in Vatican[2], where naturalism of Muziano is mixed with Michael Angel. But naturalism during second half of XVII century, follows some impression very esthetical, this is, naturalism seems cleared by wrong definition, very marked for its realism. Jose Lopez Rey Velazquez take this clearest naturalism, that omit every kind of wrong stylistical imagine, for to choose a valour alone esthetical of human nature; it is sufficient to see Apollo in the forge of Vulcan(Fig.1), the nature is defined with extreme rigour but without wrong for anatomies, Caravaggio is master for this stylistical nature, old Saint Gerome (Figg.2-3), at Gallery Borghese, Rome, is specific moment for naturalism of Caravaggio, while for Velazquez nature is aesthetic and well form, for Coronation of Bacchus(Fig.3), Velazquez gives figures with particular attention, and although for old faces the clearest description  shows a particular aesthetic attention. The Spinners(Fig.4) are a moment for description very careful, which take the naturalism but without bloody description, alone elegance which describes human behaviour but with formal definition. 
Alessandro Lusana     
 
                                           Fig.1
                                              Fig.2



                                                    Fig.3



                                           Fig.4
                                               Fig.5


 
 

 




[1] A.Lusana, Roncalli vaticano, in Liceusblog, 2/27/2016.
[2] See note 1.

Wednesday, April 19, 2017


Archetipi etruschi

Per etruschi intendo i canoni pittorici e compositivi prettamente toscaneggiante, così appellati per l’impiego che ne fecero alcuni toscani a Roma, in momenti diversi del Seicento pittorico, che videro però una sorta di ripresa non schematica e pedissequa ma un suggerimento che un pittore, Giovanni Mannozzi, meglio conosciuto come Giovanni da San Giovanni, ebbe modo di affrescare nella chiesa romana dei Santi Quattro Coronati(Fig.1), che credo abbia ripreso qualche suggerimento diretto Cigoli e precisamente dall’intradosso della cupola di Santa Maria Maggiore(Fig.2), Roma. La composizione resta assai similare nello schematismo che per il Cigoli deve tradursi in un contesto cilindrico mentre per il Mannozzi l’ampiezza dell’abside è condizionante, quindi quella di Giovanni da San Giovanni resta una composizione cigoliana più amplia, le nuvole viste da sotto e la centralità di una figura suggeriscono al Mannozzi come distribuire le figure, ma non manca un modico riferimento alla Disputa del Sacramento(Fig.3) di Raffaello, che potrebbe aver suggerito la stessa composizione, forse per le due figure che affiancano Cristo al centro e che sembrano prossime all’affiancamento al centro nell’abside dei Santi Quattro Coronati.

Alessandro Lusana

Etruscan archetypes

Etruscan I think the canons painting and for composition very Tuscan, here so called for use that made few Tuscan painter in Rome during XVII century, and that are took not schematically and slavish but a suggest which a painter, Giovanni Mannozzi, called Giovanni da San Giovanni, pictured on the vault of aps of Roman church of Santi Quattro Coronati(Fig.1), which I think have took few suggests by Cigoli and form vault of cupola of Santa Maria Maggiore(Fig.2), Rome. The composition is very similar for scheme that for Cigoli must is translated for cylindrical form, but for Mannozzi the large apse is determining, therefore that Giovanni da San Giovanni is composition of Cigoli but more large, the clouds which we see from below and figure to centre suggest to Mannozzi how distribute the figures, but is present small referent to Raffaello and his Dispute around Sacramental(Fig.3), which can have suggest the same composition, perhaps for two figures to side of Christ and which are similar to two figures to centre at aps of church Santi Quattro Coronati.

Alessandro Lusana         

 


Fig.1
Fig.2
Fig.3
 
 


Saturday, April 15, 2017


Morte di un romano

Nel Senato Romano la situazione era davvero incerta, chi discorreva con viva voce perché Roma stipulasse la pace con Cartagine chi, invece, voleva la fine della guerra e la distruzione di Cartagine, chi temporeggiava cercando di nascondere l’indecisione simulando prudenza; ma per un momento ognuno tacque ed ascoltò le parole di un soldato che, acceduto nel Senato, chiese attenzione e silenzio: Senatori, padri di Roma, Marco Attilio Regole è tornato da Cartagine, ora è stato avvistato su Tevere, ha attraccato all’Isola tiberina e giunge qui, quindi cerchiamo di ascoltarlo; il soldato non ebbe il tempo di terminare il suo annuncio che i senatori si alzarono dagli stalli lignei e porsero il saluto ad un soldato e scortato da dieci uomini armati, ai quali lui con un gesto ordinò di fermarsi; raggiunse il centro dell’aula e toltosi l’elmo lo poggiò su di uno stallo di marmo, guardò attentamente intorno e scrutò gli occhi di ogni singolo senatore, uno sguardo fermo e risoluto, poi estrasse il gladio e porse romanamente il saluto ai senatori dicendo: Gloria eterna a te Senato di Roma; quindi rinfoderò il gladio e attese che i senatori gli parlassero; uno di loro chiese dagli stalli più alti: Regolo noi già discutevamo degli onori da conferirti per la tua morte, quindi con grande piacere noi adesso ti rivediamo e possiamo salvarti, la tua scorta è davvero modesta, noi possiamo liberarti e quindi tu stesso potrai guidare le legioni romane contro Cartagine e…; il senatore fu interrotto subito dallo stesso Regolo: distruggerete Cartagine, certamente, ma non con la mia guida; il re di Cartagine mi ha offerto la possibilità di salvare la mia vita se io convincerò voi, senatori, a stipulare la pace con Cartagine, se riuscirò a fare questo avrò salva la vita, altrimenti dovrò tornare a Cartagine e lì essere ucciso; i senatori, almeno coloro che ritenevano la pace l’unico strumento necessario per Roma, furono rinfrancati e pensarono che con l’aiuto di Regolo la pace sarebbe stata stipulata, ma Regolo aggiunse: ma voi, senatori, declinerete questa proposta, affronterete Cartagine e la distruggerete perché io, Attilio Regolo, vi ingiungo di continuare nella guerra con Cartagine e di distruggerla; un senatore si alzò e raggiunto il centro dell’aula, dove era Regolo, si rivolse ai senatori e parlando idealmente sia all’uditorio che a Regolo stesso disse: Quindi Regolo tu non salvi la tua vita ma chiedi che Roma distrugga Cartagine anche se questo comporterà la tua stessa morte; perdonami Regolo, ma un generale come te è assai più utile qui a Roma piuttosto che a Cartagine morto, non credi Regolo? La tua scorta è composta da dieci uomini, noi possiamo decimarla in breve tempo e tu saresti libero, quindi perché incontrare la morte se puoi vivere? Tu che hai vinto nel Salento, che sei stato console nel 267, tu che hai conquistato Brindisi e metà della Puglia, e Taranto, tu che hai vinto a Punta di Licata tu che hai sconfitto già pesantemente Cartagine potrai sconfiggerla ancora con noi e le truppe che tu guiderai. Regolo guardò il senatore poi la platea e rispose: Io ho giurato il mio ritorno a Cartagine non come soldato, non come uomo, non come console, ma solo come romano, e quindi devo obbedire allo spirito romano, alla forza romana, alla disciplina romana perché sono romano, e non posso essere dimentico di tale fierezza solo per salvare la mia vita, voi distruggerete Cartagine anche per il mio esempio, Regolo sarà quindi con voi e con le schiere romane, ma ora io non posso tradire il giuramento compiuto, perché è un giuramento romano e come romano devo rispettarlo sempre, quindi morirò da romano; data la decisione di Regolo l’intero Senato decise che sarebbero stati celebrati i giochi funebri per Regolo, e che in suo nome Cartagine sarebbe stata distrutta. Regolo quindi uscì dal Senato a raggiunse la sponda tiberina a cui era attraccata la barca che lo ricondusse alla nave diretta a Cartagine; Regolo morì da romano dopo una vita condotta da romano.

Alessandro Lusana

Death of a Roman

At the Roman Senate situation was uncertain, who talked with life voice so that Rome make peace with Carthage who, contrary, want finish of war and destruction of Carthage who, contrary, stall for to hide uncertain showing prudence; but for a moment everybody be silent and listened the worlds of a soldier who go in Senate who asked attention for his worlds; “Senator, fathers of Rome, Marco Attilio Regolo is turned from Carthage, now has be seen on the Tiberina island and he is going here, then we listen him”; soldier hasn’t time for to finish his tell that senators get up all from stall and given greet to an armed soldier with then armed escort, and he with a move of hand ordered stop; soldier was at centre of room and take out helmet he lay on the stall, he seen around and scan eyes of every single senator, eyes firm and resolute, after extracted the sword and he give Roman greet to senator and he talked; “Glory you Senate of Rome”; then sheathe sword and waited that Senators talked to him; one senator aske form stall higher: “Regolo we just talked for honours which we must give you for your death, then we great pleasure we see you and we can save you, your escort is very small, we can free you, and you will can lead Roman legions against Carthage and…; senator was interrupted by same Regolo, who talked: “You destroy Carthage, certainly, but not with my leader; the king of Carthage offered me possibility for to save my life if I will persuade you to make peace with Carthage, if I get it I will be saved, otherwise I must go Carthage and there die; senators, at last who was agreed with peace, was reinforced and, and they though that with help of Regolo peace will make soon, but Regolo joins: “You will decline this propose, you will confront Carthage and you destroy it because I, Marco Attilio Regolo, order you continue with war; a senator then raised and to centre of room, where was Regolo he talked: “Then Regolo you not save your life but ask that Rome destroy Carthage although this action will determine your death; excuse me Regolo but a consul as you is very utile life here instead die to Carthage, do you not think Regolo? Your escort are then men, we can killed and you will be free, the why meet death if you can live? You have won in Salento, you are consul at 267, you have conquered Brindisi and half Puglia, and Taranto, you have win to Punta di Licata,      you have just won hardly Carthage, you will can win still, with us and our army”. Regolo seen senator and the public and answered: “I have swore that I go back to Carthage not as soldier, as man, as consul, but alone as Roman, and then I must obey to Roman spirit, to Roman force, to Roman discipline, because I am Roman, and I can’t forgotten this pride only for my life; then you destroy Carthage and for my exemple, Regolo will be with you and with Roman army, but now I can’t betray my swear, because it is Roman swear, and as Roman I must respect it, then I will die as Roman”; for this decision of Regolo all Senate decide that will be celebrate plays for honour of Regolo and Carthage will be destroy. Regolo go out Senate and come forward river Tevere, where he took the navy for Carthage; Regolo died as Roman after a life pass as Roman.  

Alessandro Lusana