Un Fetti
malinteso
L’esperienza di
Mantova, per il Rubens, fu certamente didascalica, come quella meramente italica,
fra appuntamenti diplomatici e ricerca di opere, come la Morte della Vergine del Caravaggio, poi acquistata per il Duca di
Mantova e, soprattutto, l’approccio con la venatura luministica di Veronese,
ovvero Paolo Caliari, che certamente lasciò la retta impronta sulla natura
eliotica di Pietro Paolo, che non perse l’appuntamento romano, a livello di
luminescenza, con le novità acquisite, tanto da adottarle, con piena padronanza,
nelle due pale romane di Santa Maria in Vallicella; senza perdere però
l’orizzonte naturalistico, dopo la congiuntura controriformata, quindi
idealistica, con Caravaggio, nella libera interpretazione della Deposizione, oggi nella Pinacoteca
Vaticana, ma già nella chiesa romana citata, che quindi Pietro Paolo potè
attentamente studiare. Ma qualche incertezza attribuzionistica emerge anche da
qualche inventario stilato, approssimativamente, da qualche notaio con l’ausilio
di qualche dilettante d’arte, che forse aveva acquisito qualche notazione
tecnica sullo stilema e sulla pittura. Una Fuga
di Enea dopo l’incendio di Troia(Fig.1)( V.
Droguet, Fuga di Enea dopo l’incendio di
Troia, scheda di catalogo, n.69, in Gonzaga.
La celeste galeria. Le raccolte. Milano 2002, pp. 221-222), già attribuita
a Rubens, in seguito ad un’assimilazione storica piuttosto che da un retto
confronto stilistico, e tanto meno per una ricerca documentaria, denuncia la
stesura assai volutamente sprezzata,
per citare il Boschini, di Domenico Fetti; in effetti la fattura tessile per le
vesti delle due donne centrali del gruppo, ricalca esattamente quella del Cristo nell’Orto(Fig.2); la tipologia
fisionomica della donna in piedi, al centro, della Fuga ricalca quella della collega nella parziale Copia delle Nozze Aldobrandini(Fig.3),
stessa curva labiale e medesima fattura del naso; il volto dell’angelo nella
tela precitata(Fig.4) ricalca quasi specularmente quello del giovane interposto
fra le due donne di cui è visibile il solo volto, il naso rettamente definito e
la curva labiale inferiore parimenti pronunciata. L’oscurantismo imperante certamente riprende dal buiore baglionesco,
ossia di Giovanni Baglione, presente con alcune sue opere nella collezione
gonzaghesca, come egualmente presenti quelle di Tiziano Vecellio, da cui il
Fetti capta la natura botanica veneziana, con il naturalismo rigoglioso del
fogliame, e delle copiose chiome arboree, che poi avrà largo seguito anche
nella Riforma pittorica di Muziano, che ora però si limita a brevi cenni di
stesura densamente venezzianeggiante. Una fusione che rimarca il lodevole
impegno culturale di Fetti che coglie ovunque ma adempie al suo solo stilema.
Alessandro
Lusana
Mistake
Fetti
The
experience of Mantova for Rubens was certainly didactic, as that Italian,
between diplomatic appointments and search of painting, for exemple the Die of
Virgin, of Caravaggio bay for Duke of Mantova and above all, approach to light
of Paolo Caliari, called Veronese, who certainly had wrong influence to Pieter
Paul Rubens, who after bring these novelties to Rome when he painted the altar
piece on the church of Saint Mary in Vallicella, Rome, but he doesn’t lost the
naturalism neither for time of Catholic Reform, therefore idealistic whit
Caravaggio, for free interpretation of Deposition, now in the Vatican Art
Gallery, but before to same church of Vallicella. Few incertitude for
attribution emerges from few inventory, wrote by a notary with help of few dilettante
of art, who perhaps have learned few notation of painting and his style. An Escape after fire of
Troy(Fig.1) , just attributed to Rubens, for an historical event rather a
stylistical confront, and neither for a documentary search, manifest the scornful
brushstroke, for citation of Boschini, of Domenico Fetti; in fact the cloth of
women on first plane is much even that of Christ in the garden(Fig.2); the face
of woman to centre, on the Escape follows that of woman on the painting with the Wedding Aldobrandini(Fig.3),
same mouth and nose; the face of angel on the above mentioned(Fig.4) follows
that young interposed between two women, and whose visible alone the face, the
nose defined and same mouth. Dominant dark certainly take from Baglione,
present with his painting in the Gonzaga Collection, as that of Tiziano
Vecellio, whose Fetti take the botanic nature, and foliage three, which was
took by Muziano. A fusion that remarks the laudable employ of Fetti, who take
everywhere but report everything to his style.
Alessandro Lusana
Fig.1 |
Fig.2 |
Fig.3 Fig.4 |
Comments
Post a Comment