Critica
emotiva
Il sinottico titolo non agevola certamente considerazioni di
grande indagine e comprensione, ma la critica emotiva, ossia un valore
aggiunto, almeno nella formalizzazione canonica di un criterio di indagine,
resta un dettato che riguarda specificatamente la natura meramente poetica,
come anche prosastica, dell’Ottocento italiano; bastino ad esempio le critica
di Ugo Foscolo sul Petrarca, al quale, l’autore dei Sepolcri rivolge specificatamente l’attenzione sui dati prettamente
psicologici, senza evidenziarne, con scientifica acribia, i principi emergenti
dalla narrazione, ma solo valutandone l’aspetto prettamente umano ed emotivo,
che hanno garantito la versificazione; il Foscolo, in un passo critico[1]
afferma: Principalmente nella espressione
del dolore il Petrarca entra in ogni cuore, ed ogni cuore entra nel suo.
Nettezza di dizione, delicatezza di sentimento, estasi platonica, tutto cede
alla violenza del suo dolore; e noi rimiriamo lo spaventoso conflitto tra la
ragione e la disperazione, tra la passione e la religione. La ricordanza
dell’amor suo, e i rimorsi delle voglie ree gli penetrano il cuore; e mentre
pare ch’egli stia in procinto di por fine alla sua vita, viene frenato soltanto
dal timore di varcare d’una in altra peggiore miseria. La natura umana
emerge fermamente da queste righe, che annoverano un ricalco specificatamente
emotivo ed umano, che il Petrarca così esprime nel passo del Canzoniere, che il Foscolo ha criticato
come visto sopra: Se sapessi per morte
essere scarco/Del pensier amoroso che m’atterra, Con le mie mani avrei già
posto in terra/Queste membra dogliose e quello incarco: Ma perch’io temo che
sarebbe un varco/Di pianto in pianto, e d’una in altra guerra. In effetti
Foscolo osserva, con rigore e acutezza, nell’animo petrarchesco il sentimento
umano, estrae il passionale trasporto emotivo dell’aretino, e sviscera i
meandri riposti del sentito passionale cogliendone il dolore che, quantunque
qui regolato da versi schematici, manifesta un emotivo trasporto oltre il formale,
assumendo così un valore che potrebbe anche oggi comprendersi, e formularsi, in
un dettato personale e sentito, soprattutto per il commento, di cui ancora un
breve passo, che sancisce il sentire non del poeta solo, ma dell’uomo nella sua
natura, quindi: e noi rimiriamo lo
spaventoso conflitto tra la ragione e la disperazione, tra la passione e la
religione. Foscolo evince il contrasto fra la volontà di cedere alla morte
autoinflitta, e il timore di una sentenza divina futura, ossia tra la passione e la religione, che
determina la vita medioevale anche di Francesco Petrarca. Una complessiva
valutazione che oltre che prettamente tecnica, quindi metrica e formale, coglie
quasi esclusivamente l’assunto solo emotivo, che nell’animo emerge fra le righe, quasi a proporsi come
unico fattore determinante per la poesia.
Alessandro Lusana
Emotional
critic
Synoptical title is very
complex for to understand an inquiry, but the emotional critic, this is an add
valour, at least for form of canonical method of inquiry, and this concept is
inherent to poetic nature and as prose at Italian XIX century; stop the critic
of Ugo Foscolo on the poetic write of Francesco Petrarca, to the author of Sepolcri turns his attention around
psychological data, but not manifest the emergence principles of tell, but he
considerer nature human and emotional alone, which have guarantee the poetic
result Foscolo at an critical step tells[2]:
Principal at expression of sorrow
Petrarca go in every heart, and every heart goes in his. Cleannes of tell, and delicate sentiment,
Platonic ecstasies, all fall to violence of his sorrow; and we see astonishing conflict between
understand and desperation, between passion and religion. Remember of his love,
and remorse of his sin will touch his heart, and when seems that he will to end
with his life, he is keep by fear of worse misery. Human nature
emerge from writes, that remember a
emotional nature, which Petrarca so expresses, at an step of Canzoniere: If I know be lacked of die,
lovely think which falls me, with my hands I would met to word; this pain body
and that loading. But I fear that would be opening, from cry to cry, and from
war to war. Foscolo see with intelligence and rigor, at soul of Petrarca,
human sentimental, he take emotional transport of Petrarca, and analyses the
passion and understand sorrow, although here hide by schematic verses, which
manifest a transport beyond the formal version, employing a valour which and
today can understand, and express with same word, so the fill not of poetry but
filled alone human nature of Petrarca, which at in this step: and we see astonish conflict between reason
and desperation and passion and religion. Foscolo sees the contrast between will of fall to death
and fear of divine judge, this is passion and religion which determine medieval
life and Petrarca. A consideration that beyond
technical take concept alone emotional, which emerges from write, almost
to propose self as unique motive of poetry.
. Alessandro
Lusana
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