Per fidem erigenda est
La chiesa, oggi un modico
rudere, che ancora suggerisce le originarie dimensioni fu una seconda chiesa
caetanea, voluta dalla famiglia e ideata a livello progettuale e già restituita,
per i caratteri stilistici[1],
a Francesco da Volterra; in effetti della stessa chiesa sappiamo ben poco;
oltre qualche succinto riferimento la letteratura critica tace su interventi
cosi rilevanti, per un paese come Sermoneta, che possono certamente arricchire
il catalogo di un architetto; forse Onorato IV Caetani, duca di Sermoneta
durante gli anni Novanta del XVI secolo, decise che quella chiesa sarebbe stata
destinanta ad accoglierlo dopo la dipartita; inoltre una chiesa di tali
proporzioni era anche un adempimento non certo fideistico, come ancora si tende
ad affermare, ma l’attestazione diretta della famiglia committente che, in
tendenza con la Riforma cattolica, volle rimarcare la sua adesione spirituale e
dottrinale al rigore morale del feudo sermonetano, celebrando e consacrando il
ruolo fondante della religione; soprattutto a seguito dell’esperienza sistina
dei Caetani, nella persona di Enrico Caetani, creato Cardinale da papa Sisto V
Peretti, che elevò al ruolo di ducato Sermoneta; quindi una solida nota di
prestigio che certamente indusse alla erezione di una chiesa maestosa quanto
amplia; quindi un complesso sinergico di fattori che accentuò radicalmente
l’onore familiare a cui si dovette provvedere anche con strutture
architettoniche aderenti al medesimo ruolo ducale svolto dalla stessa famiglia,
e soprattutto che celebrassero la sepoltura dell’esponente di rilievo che in
quel momento storico aveva svolto un ruolo notevole, quantunque poco ricordato
nella celebre battaglia di Lepanto del 1571.
29 ottobre 1600.Consacrazione della Chiesa intitolandola la
Madonna della Vittoria delli Cappuccini di Sermoneta, fatta da Monsignor
Camillo Caetani Patriarca d’Alessandria in vigore delle facoltà dategli da
Fabrizio Vescovo di Terracina
In Nome di Dio Amen. Anno Milleseicento Indizione tredicesima
Pontificato Santissimo in Cristo Padre, et Signore Nostro Clemente per divina
provvidenza Papa ottavo, anno del suo pontificato nono, giorno ventinove
Ottobre in mia notaio pubblico infrascritto e testimoni infrascritti
personalmente costituiti l’Illustrissimo, e Reverendissimo Signore Camillo
Caetani per grazia di Dio, e l’Apostolica Sede Patriarca Alessandrino esistente
nella Chiesa della Beata Maria Vergine della Vittoria di Sermoneta per
pontificali vesti investito, per primo vista per lui stesso le lettere patenti
a lui concesse, e trasmesse per il Reverendissimo in Cristo Padre e Signore
Fabrizio Vescovo di Terracina per grazia di Dio e della Sede Apostolica per
consacrare questa Chiesa di cui qualche lettera segue il tenore come in seguito
appare da dietro, Illustrissimo e Reverendissimo Signore mio osservandissimo
Monsignor Patriarca di Alessandria, Roma:Loco Sigilli mio osservandissimo=Ho
sempre desiderato efficacemente di essere fatto degno di qualche comandamento
di Vostra Signoria Illustrissima, ma nel ricercarmi, che ella mi ha fatto della
licenza di poter consacrare la Chiesa
delli Cappuccini di Sermoneta, io non riconosco altro, che mia propria grazia
troppo singolare, però non solo resto contento che Vostra Signoria
Illustrissima possa fare la sudetta attiene, ma anco riceverò per moltiplicati favori, quante altre
funzioni episcopali ella si degnarà di esercitare in tutta cotesta mia Diocese,
non parendomi di poter mai sperare, che altro Prelato dell’insigne qualità, et
della singolar bontà di Vostra Signoria Illustrissima sia per umiliarsi a
favorir me tanto, ne che meno fosse per consolare particolarmente l’Anime di
Sermoneta, nel modo, che io mi assicuro, che restaurando soddisfatte delle pie,
et sante attieni di Lei per la sincera devozione che osò, che portano
universalmente. Restami solo di supplicarla, che ante grazie soggionga spesso
qualche suo comandamento, che io li viverò sempre devotissimo servitore, et per
fine di questa le faccio umilissima riverenza, e li prego da Dio ogni
prosperità. Di Spoleti XIX di Ottobre
1600 =Di Vostra Signoria Illustrissima, e Reverendissima= Humilissimo, e
devotissimo servitore Fabritio Vescovo di Terracina. Con le quali viste e lette
da me apertamente all’ infrascritti testimoni, e alla piena udienza degli altri
qui proprio presenti, con l’autorità e la facoltà, e la licenza del predetto
Reverendissimo Signore Vescovo a me è concesso
il potere delle dette lettere, con ogni diritto, modo, e causa, quanto
forma , con cui anche può affinché meglio possa fare, e sia, e essere possa, e
agli intervenuti tutti chiunque con
solennità tanto il diritto, quanto i fatti, e la sostanza quanto simili ed
opportuni dal diritto e per consuetudine con aspersione di acqua benedetta, e
la Sacra unzione consacrata la detta Chiesa di Santa Maria della Vittoria, e
l’Altare Maggiore in questa esistente consacrando, dedicando, sia quella che
quello consacrò, e dedicò, sempre nella debita solennità, e riti secondo il
Rito e la consuetudine, e la forma,
della Santa Romana Chiesa. Sui quali ad ognuno richiesto fu da me pubblico
Notaio infrascritto, uno ovvero più cose, e preparai lo strumento ovvero gli
strumenti presenti, ascoltati e interletti dal Reverendo Signore Giacomo Fascio
Abbate di Sant’Angelo, dal Reverendo Signore Gaspare Franco Arcipresbitero, ed
il Reverendo Signore Stefano Giusti, il Reverendo Signore Marco Balordo, e il
Reverendo Signore Vincenzo Antichi Canonico della Collegiata della Chiesa di
Santa Maria di Sermoneta, testimoni per le predette cose citati, e rogati.
Andrea Impernicciati Notaio rogò.
Consacratio Ecclesiae Sanctae Mariae Victoris
In Nomine Domini Amen. Anno eiusdem Millesimo Sexecentesimo,
Indictione decima tertia, Pontificatus Santissimi in Cristo Patris, et Dominus
Nostri Clementis divina providentia Pape octavi, anno eius nono, die vero
vigesima nona OctobrisIn mei notari publici infrascripti, testiumque
infrascriptorum personaliter constitus Illustrissimus, et Reverendissimus
Dominus Camillus Caetanum Dei, et Apostolice Sedis gratia Patriarcha
Alexandrinus existens in Ecclesia Beate Mariae Virginia Victorie Sermonete
pontificalibus, vestibusque inditus, visis prius per eum litteris,
patentibusque sibi concessis, et transmissis per Reverendissimum in Cristo
Patrem et Dominum Fabritium Dei, et Apostolice Sedis Episcoporum Terracinensem
pro ipsa Ecclesia consacrando, quorum quidam litterarum tenor sequitur ut infra
videlicet=a tergo Illustrissimo, et Reverendissimo Signore mio osservandissimo
Monsignor Patriarca di Alessandria, Roma:Loco Sigilli=intus vero Illustrissimo,
e Reverendissimo Signore mio osservandissimo=Ho sempre desiderato efficacemente
di essere fatto degno di qualche comandamento di Vostra Signoria Illustrissima,
ma nel ricercarmi, che ella mi ha fatto della licenza di poter consacrare
Alessandro Lusana
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