Painting Hopes
The painting cycle of Piero della Francesca, to Arezzo
with Legend of true Cross(Figg.1-2),
take from Jacopo da Varazze at Legenda
aurea, is commissioned by Bacci, family merchants and rich entrepreneurs of
Arezzo, ask decoration of this chapel from 1427, this document attests it: We will to painting the chapel at Saint
Francis of Arezzo. We will spend around 400 florins…[1].
Work for decoration begin alone to 1447 and the first painter who worked to
this chapel is Bicci di Lorenzo, old painter, and soon ill, in fact he must to
renounce for go backs to Florence where has died to 1452. Inventor of
iconological program is a Giovanni, of Roman Curie, is the clerical of
Apostolic Chamber, and degree to Siena to 1439, and very important element of
Council that meets the two Church, he is with Bacci family, and then can suggested
what to painter for cycle. Piero della Francesca painting this chapel between
1452 and 1466. This cycle however keep allegorical meaning that I think are
manifest if we confront with historical contest. Pope Callist III proclaims the
crusade, 1455, this is liberation by Muslim, but isn’t Jerusalem but
Constantinople, conquered by Muslim to 1453. Few event of this cycle has took
from first crusade, when has found the Holy Cross, and the crossed conquered
Jerusalem; therefore the cycle is directly reportable to crusade; and then
interpretable with events of this history: Die
of Adam(Fig.3).this event attests that the origin of Constantinople and the
saint word is reportable to figure of Adam, and then the origin of world; the Meet of Salomon with queen of Saba(Fig.4) is
allegorical sense of meet between Catholic Church and Orthodox Church, just
proved at few Council. Constantine battle(Fig.5)
can be interpret as the conflict between Christian and Muslim and the victory
of Catholic Church, show by Torment of
jewis(Fig.6) and the Triomph of Cross(Fig.7)which
attests the hope of victory with Triomph
of Catholic faith for a reconquest of Costantinople and then victori of hers
founder, this is emperor Constantine, is showed to two evento of whole Cycle.
Alessandro Lusana
Speranze dipinte
I ciclo di affreschi di Piero
della Francesca ad Arezzo con la Leggenda
della vera Croce(Figg.1-2), ripèresa direttamente dalla Legenda aurea di Jacopo da Varazze, fu
commissionata dala famiglia Bacci, mercanti ed imprenditori aretini, che
commissionarono la decorazione del 1427, come attesta questo documento: Abbiamo a far dipingere la cappella a San
Francesco d’Arezzo. Costerà per la nostra parte circa fiorini 400…[2]La
decorazione cominciò solo nel 1447 ed il primo autore che pose le setole fu
Bicci di Lorenzo, anziano pittore e malato che infatti rinunciò alla
commissione e morì a Firenze nel 1452. Per il programma iconologico intervenne
un certo Giovanni, chierico della Camera Apostolica e laureato a Siena nel
1439, e fu anhe un elemento davvero rilevante del Concilio che voleva la
riunione delle due chiese, collaborò con i Bacci per questa cappella, e quendi
potè suggerire le diverse storie da affrescare. Piero della Francesca subentra
a Bicci di Lorenzo fre 1452 ed il 1466. Questo ciclo comunque mantiene
significatio allegorici soprattutto se confrontati con il contesto storico. Papa Callisto III
aveva, nel 1455, indetto una crociata per la sconfitta dei mussulmani, ma non
per liberare Gerusalemme ma Costantinopoli, conquistata dai mussulmani nel
1453. Il ciclo decorativo riprende dalla prima crociata, quando venne ritrovata
da vera Croce e i crociati ripresero Gerusalemme, quindi il alcune vicende
affrescate sono direttamente rapportabili alla prima crociata, e quindi
interpretabile con il divenire di questi episodi: la Morte di Adamo(Fig.3) attesta l’origine divina di Costantinopoli e
della Terra santa, inoltre l’Incontro di
Salomone con la regina di Saba(Fig.4) e allegoricamente suggerisce
l’incontro fra la Chiesa cattolica e quella Ortodossa, già tentato in
precedenti concili. La Battaglia di
Costantino(Fig.5) può essere interpretata com eil
conflitto fra cristiani e musulmani e la vittoria finale dei cristiani con il Supplizio dell’ebreo(Fig.6),
ed infine il Trionfo della Croce(Fig.7),
che attesta la speranza della vittoria cattolica per la riconqueista di
Costantinolpoli e quendi la vittoria del suo
fondatore, l’imperattore Costantino, che infatti viene affrescato in almeno due
episodi del ciclo decorativo
Alessandro
Lusana
Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
Fig.5
Fig.6
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