Friday, June 23, 2017


Tuscan unifying

Jacopo Chimenti called l’Empoli(1551-1640), for his origin family, while his last name is from a dialect form of name of is father, Clemente, therefore Chimenti, is a Florentine painter who had less importance than his colleagues, but perhaps he was very sensible to Venetian color, as Cigoli and Santi di Tito, his auto portrait(Fig.1) is sign of this colorist conception, sign of drawing seems hide by color and this portrait seems almost of Titian, or alone Venetian, this color certainly Jacopo had for strong impression of Venetian color, but his not forgotten his cultural word, and its tradition therefore for Annunciation(Fig.2) he had used a tone very contradictory between color and drawing, his sign for faces is very signed with drawing and is rise a balance among sign and color as for Christ in the garden(Fig.3), cloth are designed the line is balanced by color; therefore Jacopo is a Tuscan treacherous, at last in conformity with opinion of Vasari, because he had caught Venetian color and he had correlated with the Florentine drawing , l’Empoli was perhaps an unifying of painter and schools, because is sufficient to read the life of Venetian painters of Vasari for to understand how much strong in Italy identity of own culture, also that for painter.

Alessandro Lusana

Unificatore toscano

Jacopo Chimenti detto l’Empoli(1551-1640), per la sua origine familiare, mentre il cognome deriva da una forma dialettale del nome del padre, Clemente, per cui Chimenti, comunque è un pittore fiorentini meno rilevante dei suoi colleghi, ma forse molto più sensibile  al colore veneziano, come cigoli e Santi di Tito, il suo autoritratto(Fig.1) resta un segno della concezione cromatica di Jacopo, il segno della grafica sembra nascosto dal colore, e questo ritratto potrebbe essere quasi di Tiziano, ovvero solo veneziano, questa intensa presenza cromatica Jacopo l’ebbe per il colore di Venezia, ma lui non dimentica la sua origina culturale , e la sua tradizione, quindi per l’Annunciazione(Fig.2), adotta un tono davvero contraddittorio fra il colore e il disegno per i volti resta davvero segnato e nasce un equilibrio fra segno e colore, come per il Cristo nell’orto(Fig.3), la veste è disegnata, la linea crea la stoffa e il colore la correla: quindi Jacopo è un traditore toscano, almeno secondo il Vasari, poiché prese il colore veneziano e lo correlò con il disegno fiorentino; l’Empoli fu forse un unificatore  di scuole pittoriche, è sufficiente leggere le vite del Vasari dei pittori veneziani per capire come fosse forte l’identità culturale anche se solo pittorica.

Alessandro Lusana

 

Fig.1
Fig.2
Fig.3
 
 
 

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