Wednesday, June 21, 2017


Naturalism of earthenware

For Luca della Robbia(1400-1482), true name is Luca of Simone of Marco, after he took name della Robbia from plant that he used for colors for his sculpture, Robbia is a sylvatic plant whose root is extracted a color intense red, ready present in medical science of Hippocrates, ancient Greek of IV century b. C., who tool curative power of this plant. Luca and Andrea were sculptor but more particular, because they worked earthenware and after colored these sculptures also with Robbia, therefore we don’t think to usually sculpture with marble and bronze but with other material. But for this essay I want remark the naturalism of these sculptors that for their style adopted natural behavior as for Tabernacle of Sacrament(Fig.1), where Luca plays even with border  and gets over it with hand of Christ, and so he remarks the space of composition, but naturalism is evident above all for expression very grieved of other figures and for the Saint Elisabeth at Visitation(Fig.2), very old in confront of Saint Mary; this naturalism is mixed with classicism dominant in Florence during XV century, is sufficient see apostles around for Ascension(Fig.3), the male faces are very natural like Evangelist Pazzi chapel at Santa Croce in Florence(Figg.4-8), like San Francesco in Santa Maria degli Angeli, Assisi(Fig.9), and a child(Fig.10), that shows interest for something, for us unknow, but that we can understand by his look, therefore Luca della Robbia is naturalist: by now naturalism is part integrant of painting and sculpture during Florentine XV century, it is vast phenomenon around artistic culture and expression which took reality and continues a tradition, meaning Latin of this word, this is transmission, because natural style is always present in history of art, also when not seems it.

Alessandro Lusana

Naturalismo di terracotta

Per Luca della Robbia(1400-1482), il cui vero nome era Luca di Simone di Marco, che assunse il nome di della Robbia dalla piante che usava per estrarre il rosso vivido adottato per le sue sculture. La robbia è una pianta selvatica che cresce sia in Medio oriente che in Toscana e le cui radici danno un colore rosso vivido, già presente nei trattati di medicina di Ippocrate, medico del IV secolo a.C., che riconobbe il valore terapeutico di questa pianta. Luca ed Andrea erano scultori ma particolari, poiché loro modellavano la terracotta, e poi usavano la robbia come tinta, quindi non dobbiamo pensare agli scultori comuni per il marmo ovvero il bronzo. Ma con questo saggio intendo solo  rimarcare lo stile naturalistico di alcune scultori atteggiamenti naturali come per il Tabernacolo del Sacramento(Fig.1) dove Luca gioca con la concezione dello spazio che supera con la mano del Cristo, ma il naturalismo resta evidente soprattutto per le espressioni davvero rammaricate delle altre figure, ovvero  di
 
Santa Elisabetta nella Visitazione(Fig.2), davvero anziana rispetto a Santa Maria; questo naturalismo è mescolato con il classicismo imperante in Firenze durante il XV secolo, sia sufficiente guardare gli apostoli intorno all’Ascensione(Fig.3), i volti maschili sono davvero naturali come gli Evangelisti(Figg.4-8), come San Francesco in Santa Maria degli Angeli di Assisi(Fig.9), ed un fanciullo(Fig.10), che manifesta interesse per qualcosa, per noi sconosciuto, ma che possiamo intuire come interessante per lo sguardo, quindi Luca della Robbia è naturalista: il naturalismo è oramai parte integrante  del naturalismo sia pittorico che scultoreo del XV secolo fiorentino, questo comunque è un vasto intorno alla cultura artistica e la ripresa dalla realtà è una tradizione che continua, tradizione nell’accezione latina del lemma, ossia trasmissione, lo stile naturale è sempre stato presente anche quando non sembra esserci.

Alessandro Lusana
 
 
Fig.1
Fig.2
Fig.3
 
 
 
         

 

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