Monday, September 26, 2016


Fasi cromatiche siciolantesche

L’avventura stilistica di Girolamo Siciolante(1521-1575) vede il Nostro parteggiare per diverse fasi formali che annoverano Raffaello nella composizione, Pierin del Vaga, di cui fu collaboratore a Castel Sant’Angelo, pontormesco a Parma per i Farnese, ed altrettanto venezianeggiante nel colore meramente emiliano a Bologna(Fig.1) e assunse anche qualche valido spunto cromatico per  qualche pala d’altare controriformata, come per la Crocefissione(Fig.2), per la chiesa di Sant’Agapito in Palestrina, come il venetismo coloristico, già definibile come neovenetismo[1], che in effetti assume, per Girolamo, un notevole valore che egli fuse con la definizione cromatica di Francesco Salviati(Fig.3), e la sua Bella Maniera; ma la fase controriformata del Siciolante coglie anche la cromia di Sebastiano del Piombo e Tiziano(Figg.4-7), che distanziano la tempra cromatica dagli affreschi di Monterotondo(Fig.8), ma anzi adagiano le setole sulla resa coloristica che poi Siciolante adotterà per la Crocefissione nei depositi della Galleria Borghese di Roma(Figg.9-11), che nella resa cromatica denuncia nettamente la partitanza culturale del Siciolante per la resa neoveneta; una crescita ed un aggiornamento del pittore che segue le preferenze momentanee forse degli stessi committenti, ma che lui interpreta e traduce rettamente.  
Alessandro Lusana

Chromatic phases of Siciolante

Stylistical adventure of Girolamo Siciolante(1521-1575), sees our painter side for few formal phases which took Raffaello for composition, Perin del Vaga, whose he was collaborator at Saint Angel Castle, very next to Pontormo for phase in Parma, when he worked for Farnese, and much next to Venetian colour to Bologna(Fig.1), and he took and few valid suggest for few altarpiece for catholic Against reform, as Crucifixion(Fig.2), for church of Saint Agapito in Palestrina, as colour of Venice, now is definable as New Venetic, for dense colour took, which has, for Jerome, a very important valour, that he merges with colour of Francesco Salviati(Fig.3), and his Nice Manner; but phase Against Reform of Siciolante took and colour of Sebastiano del Piombo and Tizian(Figg.4-7), which is very distant from colour adopted for painting of Monterotondo(Fig.8), but lay down on phase chromatic which after Siciolante will adopt for Crucifixion, at deposit of Borghese Gallery in Rome(Figg.9-11), which for colour shows evidently side for New Venetic colour; a development who follows to moment preferences of customer, and that he takes and has translated with masterfully.                                                                                                        Alessandro Lusana

 



 
[1] Il neovenetismo è definito dalla critica figurativa come la ripresa dei colori veneziani presenti a Roma con Sebastiano del Piombo e Tiziano che rimarcarono la loro originaria cultura cromatica con le forti impronte cromatiche tipiche della cultura veneta, fenomeno che può datarsi intorno agli anni Quaranta del XVI secolo a Roma.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
Fig.5
Fig.6
Fig.7
Fig.8
Fig.9
Fig.10
Fig.11


 
 
 
 



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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