Friday, August 24, 2018



Restoration by concept to conservation
Today we can speak about restoration, with large and pantheistic exception, we can think as unproductive exercise. In fact now restoration joys of great critic fortune. A fame very big for this young study. Who has also summary acknowledge of art, who has seen an exhibition or has seen a church, he knows what is restoration. Everybody say about restoration but this study is very difficult and branched as complex, also to whom works to restauration. The restauration is a study that works for conservation of good and handmade with historical and art interest. To rational motives specializations on restoration are subdivided to matter that it must work. In fact restoration must works a series very great of materials, each with different characteristic and different needs. It works about historical residence and object in, about plasters, painting, stuccoworks, stone, earthenware, wooden handmade, ceramic, metal, glass, cloth, paper, jewellers, instrument, parchment, made with more matters, and other…therefore all that man has invented by prehistoric to today. With this long list of matters we can understand because this study is very wide and articulated, both under his execution and theoretic moral and ethical. The technical side of restoration change always to his time. In fact his technics side change constantly and evolve, but they keep same aims, although they are developed with society and for presence of new materials, and also for artistic taste(this side merits attentive think). The formal side and legislative is governed by Minister of Cultural Goods with his offices, whose more famous is Monuments and Fine Arts Office that works directly on town. Theoretical side is present for a wide literature that by ancient time has tried answer to askes as what is a public good, what is object of cultural interest first and also historical and document, what we must save and hand down to future generation and what no. To theoretical side we can say, with pride,  that Italy has a supremacy for theoretical as Camillo Boito and Cesare Brandi, that have defined the concept of restoration, today valid in the world. The restoration is gather of technical actions, formals and ideological for conservation for future time of a cultural good. To whom has busied  on restoration, as who writes this essay, work is above all moment for to study and to know the artistical work. It is satisfaction for to can touch, know and keep famous artistic work. It is work that let the observation around object with different prospective. It is difficult and dusty labyrinth, that becomes is your spirit.                                
                                                                         
                                                                 Silvia Conti (Restauratrice) www.silviaconti.it

Restauro, dal concetto alla conservazione
Parlare di restauro oggi, di restauro in senso lato e panteistico, potrebbe apparire un esercizio sterile. Infatti il restauro gode in questo momento storico di una grande fortuna critica. Una fama senza precedenti per questa disciplina relativamente giovane. Chiunque in qualche misura si interessi di arte oppure abbia visto una qualsivoglia mostra o solo frequenti la propria parrocchia, sa cosa sia il restauro. Tutti parlano di restauro, tutti in qualche misura ne sanno ma la disciplina è complessa e ramificata anche per chi ha fatto del restauro la propria professione. Il restauro è una disciplina che si occupa della conservazione di beni e manufatti di interesse storico artistico, di tutti i manufatti di interesse storico artistico. Per ragioni di logica razionale le specializzazioni del restauro si suddividono a seconda della materia trattata. Infatti il restauro si occupa di una quantità incredibile di materiali, ognuno con caratteristiche, peculiarità e problematiche conservative ben distinte. Si occupa  dei palazzi e del loro contenuto, degli intonaci, degli affreschi, degli stucchi, della pietra, della terracotta, dei manufatti lignei, della ceramica, del metallo, del vetro, dei tessuti, della carta, dei gioielli, degli strumenti musicali, della pergamena, delle opere polimateriche  e tanto altro ancora … più o meno di tutto quello che l’uomo si è inventato dalla preistoria ai giorni nostri, un elenco incredibile che si allunga di giorno in giorno. Di fronte a questo lungo elenco di materie oggetto del restauro si può comprendere come la disciplina sia ampia ed articolata, lo è sotto il profilo tecnico esecutivo ed ancor più sotto il profilo teorico semantico ed etico morale.  L’aspetto tecnico del restauro è quello soggetto a costanti variazioni nel tempo. Fatte salvo le principali finalità concettuali, dettate dall’aspetto normativo e teorico, le tecniche del restauro si evolvono con l’evolversi della società, con la nascita di nuovi materiali e, perché no, con la moda ed il gusto (aspetto questo molto complesso che merita un attenta riflessione). L’aspetto formale e normativo è gestito dal Ministero dei Beni Culturali deputato alla tutela del patrimonio attraverso specifici uffici ministeriali, i più conosciuti dei quali sono le Soprintendenze che operano direttamente sul territorio. L’aspetto teorico è costituito da un ampia letteratura che da tempi remoti ha provato a dare risposte a ostiche domande tipo cosa sia un bene di interesse pubblico, quali siano gli oggetti di interesse artistico prima e storico artistico e documentale poi. Cosa sia giusto tutelare e tramandare ai posteri e cosa no.  Per quanto concerne l’aspetto teorico possiamo affermare con una nota d’orgoglio che l’Italia detiene un primato con teorici della caratura di Camillo Boito e Cesare Brandi che hanno delineato la complessa linea ideologica del concetto di conservazione oggi assunta, con minime varianti, in tutto il mondo. Il restauro è un insieme di azioni tecniche, formali e ideologiche volte alla conservazione nel tempo di un dato bene. Per chi, come la scrivente, si occupa di restauro, il proprio lavoro è un momento di studio e approfondimento per la conoscenza di una data opera. È la soddisfazione somma di poter toccare conoscere e conservare nel tempo opere di artisti famosi e non. È un mondo che ti consente di osservare oggetti con prospettive uniche  e ineguagliabili. Un dedalo ostico e polveroso ma che diviene parte di te e del quale puoi più fare a meno
                                                            Silvia Conti (Restauratrice) www.silviaconti.it



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