Tuscan unifying
Jacopo Chimenti called l’Empoli(1551-1640), for his origin family, while
his last name is from a dialect form of name of is father, Clemente, therefore
Chimenti, is a Florentine painter who had less importance than his colleagues,
but perhaps he was very sensible to Venetian color, as Cigoli and Santi di
Tito, his auto portrait(Fig.1) is sign of this colorist conception, sign of
drawing seems hide by color and this portrait seems almost of Titian, or alone
Venetian, this color certainly Jacopo had for strong impression of Venetian
color, but his not forgotten his cultural word, and its tradition therefore for
Annunciation(Fig.2) he had used a
tone very contradictory between color and drawing, his sign for faces is very
signed with drawing and is rise a balance among sign and color as for Christ in the garden(Fig.3), cloth are
designed the line is balanced by color; therefore Jacopo is a Tuscan
treacherous, at last in conformity with opinion of Vasari, because he had
caught Venetian color and he had correlated with the Florentine drawing , l’Empoli
was perhaps an unifying of painter and schools, because is sufficient to read the
life of Venetian painters of Vasari for to understand how much strong in Italy
identity of own culture, also that for painter.
Alessandro
Lusana
Unificatore
toscano
Jacopo Chimenti detto l’Empoli(1551-1640),
per la sua origine familiare, mentre il cognome deriva da una forma dialettale
del nome del padre, Clemente, per cui Chimenti, comunque è un pittore
fiorentini meno rilevante dei suoi colleghi, ma forse molto più sensibile al colore veneziano, come cigoli e Santi di
Tito, il suo autoritratto(Fig.1) resta un segno della concezione cromatica di
Jacopo, il segno della grafica sembra nascosto dal colore, e questo ritratto
potrebbe essere quasi di Tiziano, ovvero solo veneziano, questa intensa
presenza cromatica Jacopo l’ebbe per il colore di Venezia, ma lui non dimentica
la sua origina culturale , e la sua tradizione, quindi per l’Annunciazione(Fig.2), adotta un tono
davvero contraddittorio fra il colore e il disegno per i volti resta davvero
segnato e nasce un equilibrio fra segno e colore, come per il Cristo nell’orto(Fig.3), la veste è
disegnata, la linea crea la stoffa e il colore la correla: quindi Jacopo è un
traditore toscano, almeno secondo il Vasari, poiché prese il colore veneziano e
lo correlò con il disegno fiorentino; l’Empoli fu forse un unificatore di scuole pittoriche, è sufficiente leggere
le vite del Vasari dei pittori veneziani per capire come fosse forte l’identità
culturale anche se solo pittorica.
Alessandro
Lusana
Fig.1
Fig.2
Fig.3
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