Naturalism of earthenware
For Luca della Robbia(1400-1482), true name is Luca of Simone of Marco,
after he took name della Robbia from plant that he used for colors for his
sculpture, Robbia is a sylvatic plant whose root is extracted a color intense
red, ready present in medical science of Hippocrates, ancient Greek of IV
century b. C., who tool curative power of this plant. Luca and Andrea were
sculptor but more particular, because they worked earthenware
and after colored these sculptures also with Robbia, therefore we don’t think
to usually sculpture with marble and bronze but with other material. But for
this essay I want remark the naturalism of these sculptors that for their style
adopted natural behavior as for Tabernacle
of Sacrament(Fig.1), where Luca plays even with border and gets over it with hand of Christ, and so
he remarks the space of composition, but naturalism is evident above all for
expression very grieved of other figures and for the Saint Elisabeth at Visitation(Fig.2), very old in confront
of Saint Mary; this naturalism is mixed with classicism dominant in Florence
during XV century, is sufficient see apostles around for Ascension(Fig.3), the male faces are very natural like Evangelist
Pazzi chapel at Santa Croce in Florence(Figg.4-8), like San Francesco in Santa
Maria degli Angeli, Assisi(Fig.9), and a child(Fig.10), that shows interest for
something, for us unknow, but that we can understand by his look, therefore
Luca della Robbia is naturalist: by now naturalism is part integrant of
painting and sculpture during Florentine XV century, it is vast phenomenon
around artistic culture and expression which took reality and continues a
tradition, meaning Latin of this word, this is transmission, because natural
style is always present in history of art, also when not seems it.
Alessandro Lusana
Naturalismo di terracotta
Per Luca della
Robbia(1400-1482), il cui vero nome era Luca di Simone di Marco, che assunse il
nome di della Robbia dalla piante che usava per estrarre il rosso vivido
adottato per le sue sculture. La robbia è una pianta selvatica che cresce sia
in Medio oriente che in Toscana e le cui radici danno un colore rosso vivido,
già presente nei trattati di medicina di Ippocrate, medico del IV secolo a.C.,
che riconobbe il valore terapeutico di questa pianta. Luca ed Andrea erano
scultori ma particolari, poiché loro modellavano la terracotta, e poi usavano
la robbia come tinta, quindi non dobbiamo pensare agli scultori comuni per il
marmo ovvero il bronzo. Ma con questo saggio intendo solo rimarcare lo stile naturalistico di alcune
scultori atteggiamenti naturali come per il Tabernacolo del Sacramento(Fig.1)
dove Luca gioca con la concezione dello spazio che supera con la mano del
Cristo, ma il naturalismo resta evidente soprattutto per le espressioni davvero
rammaricate delle altre figure, ovvero
di
Santa Elisabetta nella Visitazione(Fig.2),
davvero anziana rispetto a Santa Maria; questo naturalismo è mescolato con il
classicismo imperante in Firenze durante il XV secolo, sia sufficiente guardare
gli apostoli intorno all’Ascensione(Fig.3),
i volti maschili sono davvero naturali come gli Evangelisti(Figg.4-8), come San Francesco in
Santa Maria degli Angeli di Assisi(Fig.9), ed un fanciullo(Fig.10), che manifesta
interesse per qualcosa, per noi sconosciuto, ma che possiamo intuire come
interessante per lo sguardo, quindi Luca della Robbia è naturalista: il
naturalismo è oramai parte integrante del naturalismo sia pittorico che scultoreo
del XV secolo fiorentino, questo comunque è un vasto intorno alla cultura
artistica e la ripresa dalla realtà è una tradizione che continua, tradizione
nell’accezione latina del lemma, ossia trasmissione, lo stile naturale è sempre
stato presente anche quando non sembra esserci.
Alessandro
Lusana
Fig.1 Fig.2 Fig.3 |
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