Writer work
Socrates stood on his chair and he looked his sheet which was on the his
table, still white, because he wasn’t managed to write nothing because he hasn’t
ideas and he not managed to find matter and issue for his tale, he was very
regret, and he tried gather subject and argument, but uselessly; he spun his eyes
around and looked everywhere in his room, but he continued not find nothing in
his memory and his mind, which should can suggest something, and then he begun
to think; “I should can write around my job of writer, as be born book and
tales, and for this idea he begun to look white sheet and he wrote: “I am on my
chair and I have looked around and I not to manage write because I haven’t
nobody idea, and I want to write but I don’t know what to write; therefore he raised
eyes and he called his author: “What happen now, because you are author and I
must waiting your suggest, if you not write I can’t go, then now do what I must
work?”; author then answered to his character and he said: “You must think
around your experience of love, regret, disappointment, and your joys and you
must see in the your interior and you can imagine how you would have must made
for better exit of some episode”; Socrates then lowered head and begun think
what he should can write, and how write it; he raised still head and said: “I
not know write, and therefore I not write nor now nor never, thank for
interesting but it is useless”; author then encouraged his character and to him
asked: “Do you have thought around something which had disappointment you,
regret, give joy? Do have made it? No you haven’t made it, and you want that
every thing comes to you soon, how much is difficult write history for tale,
and you can write it, so that your reader can understand that write isn’t easy”;
Socrates then answered: “But readers ready know that, and they haven’t need
that I write or explain it them”; but then author answered: “A lot of persons
think that for to write is sufficient take a pen or computer and is done all,
but we know that it isn’t and we must have ideas and we must seek around us and
we must seek and search in our interior, and in our mind and call our culture
and our reads; you can call other authors and you can write on lives of artist
and other; however I am very fed up that I must suggest to you, and now you
must go alone, and you mustn’t break”; at this moment colloquies was broke.
Socrates then tried call his author but uselessly because he not answered;
Socrates then for a moment thought to words his author and that he has said: “Life
of artists but who?; Perhaps who has a life and nobody knows”; then for a moment
he thought, and he concluded so: “Yes life of anonymous, I would can tell but I
not know how I can make to tell their life?” then: “Now I have found, I would
ask life of my reader and to tell their life, therefore I turn to my reader,
please send my your life and I will tell who you are, thank you”
Alessandro Lusana
Lavoro
dello scrittore
Socrate era sul suo sgabello
e guardava il suo foglio che era ancora bianco sul tavolo, poiché lui non
riusciva a scrivere nulla per mancanza
di idee, e non riusciva a trovare qualche materia per un racconto, era davvero
rammaricato, e tentava di raccogliere un soggetto ed un argomento, ma
inutilmente, girava gli occhi intorno e guardava dovunque nella sua stanza, ma
continuava a non trovare nulla nella sua memoria e nel suo pensiero, qualcosa
che potesse suggerirgli qualche cosa, quindi cominciò a pensare; “Io potrei
scrivere intorno al mio lavoro di scrittore, come nasce un libro e i racconti,
e per questa idea lui cominciò a guardare il foglio bianco e cominciò a scrivere:
“ Io sono seduto sulla mia sedia e ho guardato intorno ma non sono in grado di scrivere perché non
ho idee e voglio scrivere ma non so cosa scrivere; quindi alzò gli occhi e
chiamò il suo autore: “Cosa faccio ora?, tu sei l’autore ed io devo aspettare
il tuo suggerimento, se tu non scrivi, io non posso proseguire, cosa devo fare
ora?”; l’autore allora rispose al suo personaggio e disse: “Tu evi pensare alle
tue esperienze d’amore, ai tuoi rammarichi, alle tue delusioni e anche alle tue
gioie, devi guardare in te stesso e tu puoi immaginare come tu avresti potuto
fare per un esito migliore di qualche episodio”; Socrate allora abbassò la
testa e cominciò a pensare cosa avrebbe potuto scrivere, e come scriverlo; alzò
ancora la testa e disse: “I non so scrivere, e quindi non scrive né ora né mai,
grazie per l’interesse ma questo è inutile”; l’autore allora incoraggiò
nuovamente il suo personaggio e chiese: “Hai tu pensato a qualcosa che possa
averti deluso, rammaricato, dato gioia? No non l’hai fatto, tu pretendi che
ogni cosa giunga a te presto, come sia difficile scrivere una storia, e tu puoi
scriverla, così i tuoi lettori capiranno che scrivere non è facile”;
Socrate rispose: “Ma i lettori lo sanno
quanto sia difficile scrivere, quindi non hanno bisogno che io lo spieghi loro”;
l’autore rispose: “Molte persone pensano che
scrivere sia facile basti una penna ovvero un computer e tutto è fatto,
ma noi sappiamo bene che non è così, noi dobbiamo avere le idee, dobbiamo
guardare intorno a noi e guardare nel nostro animo, nella nostra intelligenza e
chiamare la nostra cultura e le nostre letture; tu puoi richiamare altri
autori, puoi scrive sulle vite degli artisti e altro; comunque io sono davvero
stufo di suggerirti, e ora devi andare da solo e non devi più rompere”; quindi
il colloquio fu interrotto. Socrate tentò di richiamare l’autore ma inutilmente
perché non rispondeva; Socrate per un momento pensò alle parole dell’autore che
diceva: “Vite degli artisti”; ma quali? Forse quelli anonimi che nessuno
conosceva, quindi pensò e concluse: “Si gli artisti anonimi, io potrei
raccontare la loro vita, ma io non li conosco, come posso raccontare la loro
vita?” allora: “Ho trovato, potrei raccontare la vita dei miei lettori, quindi
mi rivolgo a voi lettori, per favore inviatemi la vostra vita e io la
pubblicherò, grazie”.
Alessandro
Lusana
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