Ambivalent speculation: the poetry of Aristoteles
The exercise of read is pure speculation, in conformity with
philosophical sense, this is observation, and Aristoteles is, in opinion of
Hegel, is founder of this philosophical address, opinion I think pressed from
love of Hegel for Aristoteles rather a deep think on other philosophers;
because Socrates was speculative and certainly more than Aristoteles, because
Aristoteles looked external reality but Socrates that human interior, then he
was more speculative than Aristoteles, and philosopher who had seen nature were
speculative, but alone for nature. Anyway, over psychologies for poor,
evidently the Poetry of Aristoteles is result of speculation od Greek tragedies,
which Aristoteles seen, and it is first exercise of speculation, and this
concept is expressed by Aristoteles in a step of this book: The tragedy is in fact imitation not men but
actions and live…; Aristoteles makes a distinction between tragedy and comedy,
the first makes action, and alone in that tragedy birth: More over without action isn’t tragedy; all is speculation,
exercise of theatrical speculation that become philosophical speculative exercise,
then it is two speculations in one book alone. Then ambivalent.
Alessandro Lusana
Speculazione
ambivalente: la Poetica di Aristotele
L’esercizio della lettura
resta pura speculazione, conforme all’accezione filosofica del lemma, ossia osservazione,
e Aristotele è, nell’opinione di Hegel, il fondatore di questo indirizzo
filosofico, opinion che credo dettata maggiormente dall’amore di Hegel per
Aristotele piuttosto che da una pensata concezione ed analisi di altri filosofi
precedenti ad Aristotele, perché Socrate era uno speculativo e certamente molto più che Aristotele, perché lo stagirita
guardò l’esterno mentre Socrate l’interno dell’uom, come altri filosofi
precedenti anche a Socrate guardarono la natura facendo esercizio speculativo.
Comunque oltre questa psicoanalisi della domenica, la Poetica di Aristotele
resta il risultato di speculazioni sulla tragedia Greca, che Aristotele guardò,
e questo resta il primo esercizio di speculazione, e questo concetto è espresso
da Aristotele in un passo dell’opera: La
tragedia è imitazione non dell’uomo ma delle azioni e della vita…;
Aristotele fa una distinzione fra la tragedia e la commedia, la prima compie l’azione
e solo così nasce la tragedia, lo stagirita afferma: Inoltre senza l’azione non c’è la tragedia e la commedia…; tutto è
speculazione, esercizio di speculazione teatrale che diviene filosofia speculativa,
quindi due speculazioni in un solo libro. Quindi ambivalente.
Alessandro
Lusana
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