Sensationalism of Steiner
The Philosophy of liberty of
Rudolf Steiner has certainly so much of sensationalism, that had, in Condillac
and his Traité des sensation, a
refence very important although never mentioned, but all is very influenced from
this concept, an example: “Every
principle that we want demonstrate we must before see it”[1] it
is clear declaration of a principle that trusts on senses, and on mere human
condition that must see for a true acknowledge, in fact after Steiner, in other
page affirms that image is principle and when we take again a concept we take
alone image of this concept, for example: a tree is a concept, that we take
alone for image, but this image we have took alone for our look; to the word as
a will and representation of Schopenauer, Steiner confront his think with his
sensationalism: “…in front of his
discourse we can set other: my eye looks alone sun and my hand touches word are my representation, as word
and sun are”, then this concept is very important for our thesis because
alone with senses we can have acknowledge, directly acknowledge, and for this
we can have representations of thing, that become alone acknowledge of a
representation but not certainly thing specific, but a first meeting with
thing, but Steiner adds that this idealistic concept of acknowledge alone for
ideal representation is very invalid because this is alone first motive for
subsequent acknowledge.
Alessandro Lusana
Il sensismo di Steiner
La Filosofia della libertà di Rudolf Steiner ha certamente tanto del
sensismo che emerge in Condillac e nel
suo Trattato delle sensazioni, un riferimento davvero importante, quantunque
mai menzionato, ma questo saggio steirneriano è il prodotto della diretta
influenza sul concetto della conoscenza: “Ogni
principio che noi vogliamo dimostrare dobbiamo prima vederlo” questa è la
dichiarazione di un principio che fida molto sui sensi, e sulla mera condizione
umana che deve inevitabilmente vedere per conoscere; infatti Steiner, in altra
pagina afferma che l’immagine è il principio, e quando prendiamo un concetto lo
cogliamo solo con lo sguardo; riguardo al mondo e la rappresentazione di
Schopenauer, Steiner affronta questo idealismo con il suo sensismo: “…di fronte al suo discorso se ne potrebbe
mettere un altro: il mio occhio che vede il sole e la mia mano che tocca la
terra stessi”, solo la mano e il tatto e l’occhio adducono la conoscenza,
la diretta conoscenza, per cui noi possiamo avere la concezione diretta di
quanto stiamo vagliando, che diviene certamente la conoscenza della
rappresentazione ma non certamente la cosa specifica i sé, ma solo un primo
incontro con l’oggetto, ma Steiner aggiunge che
questa rappresentazione diviene davvero anodina poiché questo deve è
solo un motivo a cui deve seguire la conoscenza specifica.
Alessandro Lusana
Comments
Post a Comment