An Athenian
A man was accompanied to interview, and he has hand free and looks
around with goggle eyes, he seemed more interested around and place rather his
arrest, inspector looks him for his behavior very strange for an arrested,
usually, they cried their innocence and accused other, but now was different,
and man looked policemen and policewoman with attention, above all woman;
inspector who interview corrected soon intention of arrested: “Hi, she is
married, sorry, but you must search other place”; man doesn’t answered and
looked around still, he seemed astonish for woman presence, and asked: “Are
they women?”; inspector had seen accused and answered: “Yes, they are woman,
and are still engaged or married, therefore you are accused for have offended a
policewoman, and if you not be silence, I make interview you by a woman”; man
jolted and asked with a smile: “Woman? A woman who interview a man? Where are
we? Women are in gynaecaeum, and not certainly among men”, inspector tough that
accused was Muslim, and with low voice asked to his colleague the dossiers on
terrorist Muslim; thick bard of accused was motive for mistake him with Muslim,
inspector, had gotten dossiers and opened first, he looked photo and closed
while accused was continuing his exploration around. Inspector ended his search
and asked: “Are you from?”, accused asked: “Where do you want that I come?”,
inspector interpreted this answer as a jokey, and with face so much angry:
“Listen well, I don’t know your name and I believe that you are Muslim, and I
want know what is your name and where are you from, do you understand?”,
accused stood up soon and answered: “Dirty slave, you are talking with your
king Pericles, I can slay you now!”, inspector looked accused and asked: “Who
are you?”, accused answered: “Pericles king of Athens, and you?”, inspector
looked his colleague and asked still: “Dossier of crazies”, and he had talked accused
and: “Where do you are from?”, inspector who was passionate historical answered
himself: “From Athens, I think!”, accused answered: “Yes and you have arrested
while I was flighting Peloponnesus, against Sparta, we are at 27th
Olympiad, inspector looked Pericles, for now, with attentive and nodded, and
after invited accused to stand up, and both went to interview room. Both sited
inspector begun his interview: “Therefore you are Pericles from Athens? Son of
Xantippe and Agaristes and nephew of Clistene, and you have built Long walls
for Athens and you have conquered new colonies”, meanwhile a policewoman went
in in the room and had given a book to inspector, who opened this book and he
was looking suspect asked: “Pericles of tribe Acamantides and son of Santippo
and Agariste, your father had won to Micale generals of Persian king, and you
are nephew of Clistenes, but you are called as head of onion, but your
sculpture portrait show an helm, but perhaps because artists not want offender
you. You have studied also music with master Damone or Pitocleide, in
conformity with opinion of Aristoteles, and you were also pupil of Zenone di
Elea, but who has educated you certainly better was Anassagora from Clazomene,
who set as origin of all an universal head and no need or case; and you have
admired this man and in fact you have took his style, his oratory without
vulgar expression and expression of face inflexible and without laugh, his dressers
and posture”. Pericles looked inspector and had asked: “How do you know around
my life?”, inspector answered: “I know it because Plutarch had said”, and he
shown book of Parallel lives of
Plutarco, and Pericles asked: “Who is Plutarch?”, inspector shown book and
commented: “You are born before of first century before Christ, and you not
know Plutarch”, and Pericles asked: “Who is Christ?”, inspector then had
understood that all had ended, because so much explications for this talk would
be necessary; Pericles stood up and went out from room, inspector noted it and
cry to suspect stop, and he opened door with violence, looked around and he not
seen no who was suspect, and asked to a colleague woman: “Where is suspect?”,
policewoman seen inspector and asked: “Who? What suspect?”, inspector: “That I
was interviewing”, policewoman seen around and searched somebody but after:
“You was in your office from yesterday for an important case and you don’t
carry here nobody, therefore you haven’t somebody suspect, sorry”. Inspector
still seen around and returned to his office, where opened Plutarch and he continued
read which said: “Pericles I don’t know when is dead and I don’t know neither if
he is dead”.
Alessandro Lusana
Un
atenese
Un uomo accompagnato per l’interrogatorio,
aveva le mani libere e guardava intorno con gli occhi sgranati, e sembrava
molto più interessato al luogo e intorno piuttosto che al suo arresto,
l’ispettore lo guardò per il suo comportamento davvero strano per un arrestato,
solitamente urlavano la loro innocenza e accusavano altri, ma ora era
differente e l’uomo guardava sia i poliziotti che le poliziotte con attenzione, soprattutto le donne;
l’ispettore corresse subito le presunte intenzioni dell’arrestato: “Buongiorno,
lei è spesata, devi cercare altrove”; l’uomo non rispose e guardò ancora
intorno, sembrava stupito per la presenza delle donne e chiese: “Sono donne?”;
l’ispettore guardò l’accusato e rispose: “Si, e sono anche fidanzate o sposate,
e tu sei accusato di aver offeso una poliziotta, e se tu non fai silenzio ti
faccio interrogare da una donna l’uomo sobbalzò e chiese con un sorriso: “Una
donna? Una donna che interroga me? Ma dove siamo? Le donne sono nel gineceo, e
non certamente fra gli uomini”, l’ispettore pensò che l’accusato fosse
musulmano e con voce bassa chiese ad una sua collega i fascicoli sui musulmani,
inoltre la folta barba dell’accusato era motivo per crederlo musulmano,
l’ispettore prese i fascicoli e aprì il primo guardò la foto e lo richiuse
mentre l’accusato si guardava ancora intorno. L’ispettore terminò la sua
ricerca e chiese: “Da dove vieni?”, l’accusato rispose: “Da dove vuoi che
venga?”, l’ispettore interpretò questa risposta come un dileggio, e con
espressione rammaricata: “Ascolta bene, non conosco il tuo nome e credo che tu
sia musulmano, voglio sapere quale sia il tuo nome, e da dive vieni, capito?”;
l’accusato si alzò in piedi e rispose: “Sporco schiavo, stai parlando con il re
Pericle, posso ucciderti quando voglio anche ora!”; l’ispettore guardò l’accusato
e chiese: “Chi sei tu?”, l’accusato rispose: “Pericle re di Atene e tu?”;
l’ispettore guardò una collega e chiese: “I dossier sui pazzi criminali”, a
ancora l’accusato: “Da dove vieni?” l’ispettore che era uno storico
appassionato rispose: “Da Atene, credo!”
e l’accusato rispose: “E tu hai arrestato mentre stavo combattendo la guerra
del Peloponneso, contro Sparta, eravamo nella 27 Olimpiade, l’ispettore guardò
Pericle, per ora, con attenzione ed annuì, e dopo invitò l’accusato ad alzarsi,
ed ambedue andarono nella stanza degli interrogatori. Ambedue seduti,
l’ispettore cominciò con il suo interrogatorio: “Quindi tu sei Pericles di
Athens? Figlio di Santippo ed Agariste e nipote di Clistene, tu hai eretto le
lunghe mura di Atene ed hai conquistato nuove colonie”, mentre una poliziotta
entrava nella stanza e dava un libro all’ispettore che aprì il libro, e
guardando il sospetto chiese: “Pericle della tribù degli Achemenidi, tuo padre
vinse a Micale i generali persiani, e sei detto anche testa di cipolla, ma i
tuoi ritratti scolpiti rappresentano te con elmo, forse perché gli artisti non
volevano offenderti. Hai studiato musica con il maestro Damone ovvero
Pitocleide secondo Aristotele, e s ei stato anche allievo di Zenone di Elea ma
chi ti ha educato certamente meglio è stato Anassagora da Clazomene, che pose
come origine del tutto universale una mente e non la necessità ovvero il caso;
tu hai ammirato quest’uomo e infatti ne hai ripreso anche lo stile, la sua
oratoria senza volgarità come senza espressioni fisionomiche, inflessibile e
senza riso, il suo abbigliamento e le sue posture”; Pericle guardò l’ispettore
e chiese: “Come conosci così la mia vita?”, l’ispettore rispose: “La conosco
perché Plutarco le ha scritte”, e mostrò il libro delle Vite Parallele di
Plutarco, Pericle chiese: “Chi è Plutarco?” l’ispettore mostrò il libro e
commentò: “Tu sei nato prima del I secolo avanti Cristo, quindi non conosci
Plutarco”, e Pericle chiese: “Chi è Cristo?”, l’ispettore allora capì che tutto
era finito, perché sarebbero state necessarie troppe spiegazioni per questo
colloquio; Pericle si alzò dalla sedia ed uscì dalla stanza, l’ispettore allora
gridò e ordinò al sospetto di fermarsi, aprì la porta con violenza, guardò intorno
e non vide nessuno che fosse il sospetto, e chiese ad una poliziotta: “Dove è il
sospetto?”, la poliziotta guardò l’ispettore e chiese: “Chi? Quale sospetto?”, e l’ispettore:
“Quello che stavo interrogando, la donna guardò intorno e cercò qualcuno ma dopo:
“Tu sei in ufficio da ieri per un caso importante e non hai portato nessuno qui,
quindi non hai alcun sospetto”, l’ispettore guardò ancora intorno e poi tornò nel
suo ufficio, dove continuò la lettura di Plutarco, un paso diceva: “Non conosco
la data di morte di Pericle e non so neanche se sia morto”.
Alessandro
Lusana
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