Past masters and new painters
For new painter I would think much painters, above all if new, but now I
take a new, because next to us but not so next; I think to Willian Turner
(1775-1851), English painter, that for much his painting he took from foreign
master, as Rubens and Lorrain, but during Italian stay, in fact Venus and Adonis(Fig.1), is mirror to
light of Rubens, that he took in Italy, from Paolo Caliari, called Veronese,
and that he adopted for three altarpiece in Santa Maria in Vallicella, Rome,
and for Romolo and Remo(Fig.2) Turner
had come in Italy and he seen Rubens in Rome and Lorrain, who he used for Dido builds Cartage(Fig.3), light of
this painter is very next to Lorrain, and he has similar intensity, as critic
had ready noted[1],
a change that determine some suspect around very influence that Italy had on
Turner, because he evidently was very deeply influenced from some painter and
from landscape that Italy could offered to Turner.
Alessandro Lusana
Maestri
passati e nuovi pittori
Per nuovi pittori, penso
a molti pittori, soprattutto se nuovi, m con nuovi intend vicini a noi ma non
certamente così prossimi; io considero qui William Turner(1775-1851), pittore
inglese, che per molti dei suoi dipinti ha ripreso sia Rubens che Lorrain,
durante il suo soggiorno italiano, infatti Venere e Adone(Fig.1), resta
speculare per la luce intensa ed algida, che lui prese in Italia da Paolo
Calieri detto il Veronese, e che poi tradusse nelle tre pale della Vallicella
in Roma e Romolo e Remo(Fig.2); Turner
venne in Italia e certamente conobbe le opere di Rubens, e per la luce
altrettanto forte ripresa da Lorrain, come la critica ha evidenziato[2], per Didone costruisce Cartagine(Fig.3), la luce per questo dipinto è
davvero vicina a Lorrain, per la stessa intensità; un cambiamento che desta
qualche sospetto intorno all’influenza
che l’Italia ebbe su Turner, perché lui evidentemente era davvero
profondamente influenzato da qualche
pittore e dai paesaggi dipinti che l’Italia poteva offrire.
Alessandro Lusana
Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
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