Nascent catalogue
When we have a painting we usually lack of referent and
document with we can identify author or we have document and we not have
painting, but it is possible that we have also author and painting together, so
is for Vincenzo Fabrici, whose we have alone this information, who at 1759
worked a painting in Sermoneta at cathedral of Saint Mary(Fig.1), now this
painting is some compromised but we can still see whole iconography, and this
allows us an attribution and an increase of catalogue of Fabrici; this posture
and word with cross which our Salvator has in his left hand is very mirror to a
Christ in Cori, nearby Sermoneta, which is already attribued to Girolamo
Siciolante[1](Fig.2),
whose critical comment reports the worlds of a Roman historical at 1834, Giuseppe
Marocco that affirms: “That painting which exprimes Salvator…”, and this
iconography with mentioned subject is equivalent of our painting, mentioned at
document which I report below, at last partially for English: November 1759. Because mister Vincenzo Fabrici is
satisfied for termined, who he will have work for Saintest Salvator in this
word, I am satisfied if this Companies are levy a duty, for this painting and
they pay to hand same Prior for 40 scudi…; Novembre 1759 Perché il signor Vincenzo
Fabrizi Pittore sia satisfatto terminare, che avrà il lavoro per il Santissimo
Salvatore di cotesta terra, mi contento ben volentieri che coteste compagnie
siano tassate per l’infrascritta pittura quota, e paghino in mano del medesimo
Priori, e Camerlenghi l’infrascritta somma di soli scudi quaranta, et il
restante consegnarlo in mano del predetto Camerlengo Monti per altra cosa, che
potete bisognar oltre al sudetto lavoro di pittura da darne poi conto a suo
tempo, dovranno per riportare i Priori, e Camerlenghi sudetti la solita
ricevuta per di loro giustificazione, mentre dal Cielo le prego ogni bene. Il
Signor Canonico Bucci per la Compagnia del Santissimo Sacramento in Santa
Maria-10; Il Signor Saverio Pizzi per la Compagnia del Santissimo Rosario-10;
Il Signor Farncesco Mattocci per la Compagnia del Santissimo Nome di Gesù-06;
Giuseppe Tranfunti per la Compagnia dei Battenti in Santa Maria-07; Antonio
Corbani per la Compagnia dei Battenti di Sant’Angelo-06; Gli eredi di Marco
Zazzinelli per la Compagnia de Battenti in San Nicola scudi sei, cioè scudo uno
al suddetto pittore, e scudi cinque al reverendo Canonico Monti sudetto.-06.
Sezze 29 Novembre 1759. Li Benefattori inscritti sono quelli, che per loro
devozione concorrono colle loro Carità, et elemosine a fare la cappella, et
Altare al Santissimo Salvatore, per poter celebrare il venendo Sacrificio della
Santa Messa, tanto in tempo, che stava esposto, quanto in tutto l’anno. La casa
del signor Filippo Razza un rubio di grano-1; La casa de signori Tutij un rubio
di grano, ed il signor Canonico Don Lorenzo altro mezo rubio-1=½; La Casa de
signori Pantanelli un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Onorato altro
mezzo rubio-1=½; La Casa de Galli un rubio di grano, ed il canonico Don Carlo
Filippo altro mezo rubio-1=½; La casa del signor Capitani Marco Maria Quadrassi
un rubio di grano=1; La Casa de signori Don Giovan Battista, e Giacomo Giorni
mezzo rubio di grano=½; La Casa del signor Giovanni Impacciante mezzo rubio di
grano=½ La casa del signor Ludovico Piti mezzo rubio di grano=½; La casa de
signori Don Gioseppe, e Saverio Piti mezzo rubio di grano=; the subject is
same and iconography is even the mantle is same for cloth and fold even, same
wavy hair and same face; certainly painting of Cori is very past, in comparison
with that in Sermoneta, becuae style is very youngly, and is evidently much
imprecise and summary. But it is begin of a catalogue of Vincenzo Fabrizi.
Alessandro Lusana
Catalogo nascente
Quando abbiamo un dipinto
solitamente manchiamo di riferimento autorali, ossia manchiamo dell’autore,
mentre se abbiamo un documento mancjiamo del dipinto, ma resta anche possibile
che noi si abbia sia il documento che il dipinto, come in questo caso, che
riporta Vincenzi Fabrici pittore che lavorò in Sermoneta nella cattedrale di
Santa Maria(Fig.1), ora questo affresco è alquanto compromesso ma possiamo ancora vedere l’intera
iconografia che ci permette di considerare anche un’attribuzione e così di
incrementare il catalogo del Fabrici; questa postura ed il mondo con la croce che cristo ha nella
mano sinistra risulta veramente speculare ad un Cristo di Cori(Fig.2), presso
Sermoneta, già attribuito al Siciolante[2],
il cui commento critico riporta le parole di Giuseppe Marocco, storico romano
del XIX secolo che afferma, nel 1834: “Il dipinto che esprime il Salvatore…”, e
questa iconografia con il citato soggetto è equivalente al nostro dipinto
menzionato nel documento che riporto: Novembre
1759 Perché il signor Vincenzo Fabrizi Pittore sia satisfatto terminare, che
avrà il lavoro per il Santissimo Salvatore di cotesta terra, mi contento ben
volentieri che coteste compagnie siano tassate per l’infrascritta pittura
quota, e paghino in mano del medesimo Priori, e Camerlenghi l’infrascritta
somma di soli scudi quaranta, et il restante consegnarlo in mano del predetto
Camerlengo Monti per altra cosa, che potete bisognar oltre al sudetto lavoro di
pittura da darne poi conto a suo tempo, dovranno per riportare i Priori, e
Camerlenghi sudetti la solita ricevuta per di loro giustificazione, mentre dal
Cielo le prego ogni bene. Il Signor Canonico Bucci per la Compagnia del
Santissimo Sacramento in Santa Maria-10; Il Signor Saverio Pizzi per la
Compagnia del Santissimo Rosario-10; Il Signor Farncesco Mattocci per la Compagnia del Santissimo Nome di Gesù-06; Giuseppe
Tranfunti per la Compagnia dei Battenti in Santa Maria-07; Antonio Corbani per
la Compagnia dei Battenti di Sant’Angelo-06; Gli eredi di Marco Zazzinelli per
la Compagnia de Battenti in San Nicola scudi sei, cioè scudo uno al suddetto
pittore, e scudi cinque al reverendo Canonico Monti sudetto.-06. Sezze 29
Novembre 1759. Li Benefattori inscritti sono quelli, che per loro devozione
concorrono colle loro Carità, et elemosine a fare la cappella, et Altare al
Santissimo Salvatore, per poter celebrare il venendo Sacrificio della Santa
Messa, tanto in tempo, che stava esposto, quanto in tutto l’anno. La casa del
signor Filippo Razza un rubio di grano-1; La casa de signori Tutij un rubio di
grano, ed il signor Canonico Don Lorenzo altro mezo rubio-1=½; La Casa de
signori Pantanelli un rubio di grano, ed il signor Canonico Don Onorato altro
mezzo rubio-1=½; La Casa de Galli un rubio di grano, ed il canonico Don Carlo
Filippo altro mezo rubio-1=½; La casa del signor Capitani Marco Maria Quadrassi
un rubio di grano=1; La Casa de signori Don Giovan Battista, e Giacomo Giorni
mezzo rubio di grano=½; La Casa del signor Giovanni Impacciante mezzo rubio di
grano=½ La casa del signor Ludovico Piti mezzo rubio di grano=½; La casa de
signori Don Gioseppe, e Saverio Piti mezzo rubio di grano=; il soggetto e
l’iconografia restano le medesime, il mantello è lo stesso sia per il vestito
che la stoffa e le pieghe, gli stessi capelli ondulati e lo stesso volto;
certamente il dipinto di Cori è davvero più tardo in confronto con quello di
Sermoneta, poiché lo stile è davvero giovanile ed è veramente impreciso e
sommario. Ma questo è l’inizio di un catalogo di Vincenzo Fabrizi.
Alessandro Lusana
Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
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