Semirevolutionary tale
At room was an aristocratic who was called from a woman, history, who
has involved them for a discussion around French revolution and his causes.
History began his introduction with these words: “Welcome at our meet, and I
would want give you the argument of this discussion, that I have tough must
concern French revolution and his causes; what do you think?”, answered history
showing some doubt around this argument but aristocratic was convinced that
causes was just and was just defender their position, in fact aristocratic
began: “I don’t know and I don’t understand because we must debate around that
is happened and that has been very tragic for somebody and very glad for
others; for me, I am an aristocratic, I would judge it as tragic, but I have
tough much, from 1789, around this event and I must admit that we aristocratic
have be blind, and we haven’t seen discomfort and poverty the economic
conditions of Franc, and his people, we are closed in our privileges and we
haven’t considered what our nation wanted by us, and the General States were a
ridiculous try for save us and our privileges, when now Middle Age was
terminated, but we haven’t considered time in we lived, Franc was ready for
these reforms, and we must approved more before that revolution happened, but
human egoism was very determining for our policies choice, and king wasn’t less
weak than us, and he was conditioned from strong, or presumed of his wife, who
was called Austrian, with much scorn”; history therefore intervened and
answered: “You admin your mistake? And your imprudence at General States?”;
aristocratic answered: “Yes I admit our mistakes and I affirm that who had
power had tough alone themselves, and not to general condition, but for
justification I can say that then concept or think around nation wasn’t; alone
social class was present, but alone high class and aristocratic and clerical
classes was present, the third state was almost unknow, but was also very
productive, but causes are very precedents to revolution, for example between
1766 and 1788 price of wheat was very low and an overproduction determined
these prices, different from wine that instead was high prices, Franc was rich
country and some discomfort that was present we would have can resolved with
some reform; countrymen was very stroke by this low prices, and aristocratic
gained on the price of sales on countryman, recalling some right that now was
disappeared, and gaining from productive
forces of Franc, alone for his social prestige that ordered wealth; if we have
considered that economic matter was important and we couldn’t continue with
ridiculous privileges revolution wouldn’t be been. But aristocratic class was
still angry for marginal role that had during time of Louis XIV, and therefore
she tried to reconquer an important role that she had with Louis XVI, but Franc
was changed, and time was change, we haven’t considered this change, and we
have mistook; in fact new ideas has risen, liberalism,
from Adam Smith every privileges was deleted and every man was free for his
think and action that wasn’t contrary to law; the Declaration of rights of man
during 4 August 1789 and of citizen is a document that we want exalt, but few
point of this declaration was already present in other statute, from XVI
century, for example: it is forbidden torture, but this prohibition was ready
in Italy during XVI century; the revolution had made better sanction that was
present, but not in Franc, which was still traditional country, and the
aristocratic was lay down on this certainty, but they not think that this
certainty could failed because this isn’t certainty”; history therefore accepted
this admission of responsibilities and asked: “The racism was not certainly
deleted but rights of black are defined and established although much
partially, but it is start…”; but history was interrupted by aristocratic:
“What roman law or moral costume had condemned somebody for his color of skin? ancient
Rome always has promoted virtue for war and hero for his courage and not
certainly because white or black or mulatto, therefore revolution has took that
was Roman costume, and not has find nothing”; history answered with other
exception: “Religion freedom and tolerance are concept which revolution has
defined”; therefore aristocratic smiled and answered: “Religious tolerance is
concept as much revolutionary as Roman, because ancient Rome allowed religion
freedom Christian also, and in Dutch during XVII century much religions were
tolerated, and also in Muslim Spain Christians were tolerated, therefore
revolution took past from ancient Rome, Muslim Spain and Dutch of XVII century,
nothing news"; and she decided that not to
continue.
Alessandro Lusana
Racconto
rivoluzionario
Nella stanza era un
aristocratico chiamato lì da una donna la storia per una discussione intorno
alla rivoluzione francese e le sue cause. La storia cominciò la sua
introduzione con queste parole: “Benvenuto a questo incontro, vorrei darti
l’argomento della discussione, a cui io avrei pensato e che deve concernere la
rivoluzione francese e le sue cause; cosa ne pensi?”; chiese la storia, infatti
l’aristocratico cominciò: “I non so e non capisco perché noi dobbiamo dibattere
intorno a ciò che è accaduto e che è stato davvero tragico per alcuni e
risolutivo per altri; per me, io sono un aristocratico, vorrei giudicarlo come
una tragedia, ma io ho pensato molto dal 1789, a io ammetto che noi
aristocratici siamo stati davvero ciechi,
non abbiamo visto lo sconforto economico, la povertà e le condizioni
economiche della Francia e del suo popolo, ci siamo chiusi nei nostri privilegi
e non abbiamo considerato ciò che la nostra nazione voleva da noi, poi gli
Stati Generali fu un ridicolo tentativo per salvarci i nostri privilegi di età
medioevale, quando il Medioevo era finito, non abbiamo considerato il tempo in
cui vivevamo, la Francia era pronta per queste riforme, che noi dovevamo
approvare prima che avvenisse la rivoluzione, ma l’umano egoismo era
determinante per la nostra scelta politica e il re non era meno debole di noi,
era condizionato dalla forte, ovvero presunta tale, moglie, aggettivata con
disprezzo l’austriaca”; la storia intervenne e chiese: “ Tu ammetti i tuoi
errori, e le tue imprudenze negli Stati Generali?”; l’aristocratico rispose:
“Si ammetto i nostri errori e affermo che chi ha il potere ha pensato soltanto
a se stesso, e non alle condizioni della nazione, ma posso giustificarmi
dicendo che allora il concetto di nazione non esisteva, solo la classe sociale
era presente, ma solo le classi più elevate ossia quelle aristocratica e clericale,
il terzo stato era presente ma era quasi
sconosciuto, ma era anche il più produttivo, ma le cause sono davvero
precedenti alla rivoluzione, per esempio fra il 1766 ed il 1788 il prezzo del
grano era davvero basso per una sovrapproduzione, il prezzo del vino invece era
stabile, la Francia era un paese ricco e qualche sconforto era presente noi
avremmo potuto risolverlo con qualche riforma; i contadini furono davvero
colpiti dai prezzi bassi , gli aristocratici
guadagnarono sul prezzo delle vendite, richiamando some diritto oramai
abolito, e guadagnando sulle forze produttive, solo per il prestigio sociale
che esigeva la ricchezza; se noi avessimo considerato come importante la
questione economica senza continuare con ridicoli privilegi la rivoluzione non
sarebbe avvenuta. Ma la classe aristocratica era ancora risentita per il ruolo
marginale che gli era stato riservato da Luigi XIV, e quindi tentò
riconquistare un ruolo importante con Luigi XVI, ma la Francia era cambiata e i
tempi erano cambiati, noi non avevamo considerato questo cambiamento, e abbiamo
sbagliato; infatti nuove idee erano già sorte, il liberalismo da Adam Smith, e
ogni singolo privilegio fu abolito come ogni uomo era libero sia per il suo
pensiero e le sue azioni se queste non erano contrarie alla libertà di altri e
alla legge; la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino il 4 agosto
1789 è un documento che noi esaltiamo, ma qualche punto della Dichiarazione era
già presente in altri statuti italiani del XVI secolo, per esempio: è proibita
la tortura, ma questo divieto era già presente
nel XVI secolo in Italia; la rivoluzione ha migliorato e sanzionato ciò che era presente, ma non in
Francia, che era ancora un paese tradizionalista”; la storia allora accettò
questa ammissione di responsabilità e chiese: “Il razzismo non era certamente
cancellato ma i diritti dei neri furono considerati e definiti, sebbene molto
parzialmente, ma era un inizio…”; ma la storia venne interrotta dal suo
interlocutore: “Quale legge romana antica
ovvero costume morale condannò mai qualcuno per il colore della sua
pelle? La Roma antica ha sempre decantato la virtù militare e il coraggio e non
certamente il colore della pelle, quindi la rivoluzione ha solo ripreso quello
che era già”: la storia allora rispose con un’altra eccezione: “La libertà
religiosa fu iniziata con la rivoluzione”; al ché l’aristocratico sorrise e
rispose: “La libertà religiosa è un concetto tanto rivoluzionario quanto
romano, poiché l’antica Roma permetteva la libertà religiosa anche ai
cristiani, come nell’Olanda del XVII secolo era parimenti permessa la
tolleranza religiosa, come nella Spagna musulmana erano parimenti tollerati i
cristiani, quindi la rivoluzione prese dal passato romano, da quello mussulmano
spagnolo e da quello olandese del XVII secolo”; decise di non continuare.
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