Questions and… questions
An old man walked for an ancient place, where were sculpture and temples,
where were also other men who talked among they, and were also merchants and
few stores, soldiers and women who
looked exhibited goods; all was tranquil and calm, sometime few cry of a
merchant but noting that should can score, usually publicity of vendor. The old
man approached at man and listened what he was saying; he was engaged in a
discussion with a young and he tried explication of a philosophical concept
around deity, and he explicated that man must believe to gods because they
guaranteed live to men and victory easily for fight; therefore old man
approached more to philosopher and asked: “Yes! You have right, in fact much
fight are beaten by Athene because we have called gods, and for history of
Athene much fight are beat for this call; but I believe that also enemy of
Athene have call gods; then why they have lost and we not? I believe that gods
called for victory should are same, Mars for fight and other for issues other;
we have wined and other lost, why?”; philosopher then seen old man and touched
his bard and seeing down answered; “Because we are favoured by gods, and other
not, simple”; and when terminated answer he smile for his answer that was
logic; old man then seen philosopher and commented: “But sometime we have lost the
fight, therefore why we are favoured we have lost too?”; philosopher seen with
contempt old man and turned head he went with disregard; old man stood there
and continued to see philosopher who was went way, then old man seen other man who was
present to discussion, and an young asked: “Do you are a wise, very wise”;
therefore old man answered: “ No, thank you, I am alone who knows that doesn’t to
know, and I am very happy because I am so, but you are so young, you have wise
expression and certainly you are very wise, then you can teach me something,
why you don’t teach me?”; young looked old man and answered: “I don’t know
noting and I can’t teach you, because I don’t know”; old man then answered: “Then
you are very wise, because you something know, you know that you don’t to know,
then you aren’t ignorant, because one thing you know. This is start, now you
must increase your knowledge, and you must get over this ignorance; but say me
if you know that you don’t to know then tell me how I can to know, according to
your opinion how I can to know?”; young looked old man and answered: “I think
that you must read and you must listen wises, who teach and explains, I think”;
old man asked: “And who explains is very wise, because knows”; young nods; “then
why you have explained me how I can become wise, you say on yourself that you
aren’t wise, you have explained me and therefore you are wise”; young looked
old man with same contempt and also he went way, old man then turned head and
tried to ask other present, but nobody answered. A woman was there and
involuntary had listen all and she approached to old man and said: “You are
very wise, because you know that you don’t to know, and you are very wise”; old
man looked in the eyes woman and asked; “Who are you?”; woman looked at other
town of place and answered; “Pizia”. And now was old man turned head and went
way.
Alessandro Lusana
Domande
e… domande
Un uomo anziano camminava
per una piazza antica dove erano sculture e templi, dove era anche altri uomini
che parlavano fra loro, erano anche mercanti e qualche negozio, soldati e donne
che guardavano la merce esposta, tutto era tranquillo e calmo, talvolta
qualcuno gridava ma nulla che potesse spaventare, solita pubblicità del
venditore. L’uomo anziano si avvicinò per ascoltare un uomo che stava parlando
e spiegando; era impegnato in una discussione con un giovane e tentava di spiegare
un concetto filosofico intorno alla divinità, e diceva che l’uomo deve
credere agli dei perché loro
garantiscono la vita all’uomo e la
facile vittoria nelle battaglie; quindi l’uomo anziano si avvicinò e chiese: “Si
tu hai ragione, infatti Atene ha vinto
molte battaglie perché ha creduto negli dei, e durante la storia di Atene molte
battaglie sono state vinte per questo; ma io credo che anche il nemico di Atene
abbia invocato gli dei; allora perché loro hanno perso le battaglie e noi no?
Credo che gli dei invocati fossero i medesimi, Marte per le battaglie e altri
per altre funzioni, perché allora?”; il filosofo guardò fissamente negli occhi l’anziano
e toccandosi la barba guardò a terra, e rispose; “Perché noi siamo favoriti
dagli dei, ed altri no, semplice”; e quando terminò accennò un sorriso per la
sua risposta che era logica; l’uomo allora guardò il filosofo e commentò; “Ma
qualche volta anche Atene ha perso le battaglie, quindi perché se noi siamo i
favoriti?”; il filosofo guardò con disprezzo
l’uomo anziano e girò la testa e andò via; l’uomo anziano restò lì e
continuò a guardare il filosofo che era lontano, e chiese ad un altro uomo lì
presente, ed un giovane disse: “Tu sei sapiente, davvero sapiente”; quindi l’uomo
anziano rispose: “No grazie, io sono
solo uno che sa di non sapere, e sono davvero felice perché io sono così, ma tu
che sei così giovane, e che hai un’espressione davvero sapiente, tu puoi
insegnare a me qualche cosa, perché non insegni a me?”; il giovane guardò l’uomo
e rispose: “Io non conosco nulla e non so, e io non posso insegnare perché non
so; il vecchio allora rispose; “Tu sei davvero sapiente, perché tu qualcosa
conosci, tu sai di non sapere, quindi tu non sei ignorante, perché una cosa la
sai. Questo è un inizio, ora tu devi incrementare le tue conoscenze e superare
questa ignoranza; ma dimmi se tu sai di non sapere raccontami come io posso
conoscere, secondo la tua opinione?”; il giovane guardò l’uomo e rispose: “Leggendo
ed ascoltando i sapienti che insegnano ed esplicano”; l’uomo allora chiese: “E
chi esplica è davvero sapiente perché conosce”; il giovani quindi annuì; “Quindi
tu hai esplicato a me come diventare sapiente, tu dici su te stesso di non
essere sapiente”; il giovane guardò l’uomo
con disprezzo e andò via, l’uomo girò la testa
e tentò di chiedere ai presenti, ma nessuno rispose. Una donna che aveva
involontariamente ascoltato si avvicinò all’uomo e disse: “Tu sei davvero
sapiente, perché tu sai di non sapere”; l’uomo guardò la donna e chiese: “Chi
sei tu?, la donna rispose: “Pizia”. L’uomo allora girò la testa e andò via.
Alessandro Lusana
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