Lemma antico
La lettura delle commedie dell’Alfieri sono davvero afferenti ad uno
stilema letterario che risulta, infine, prolisso ed arcaico nella favella, ossia
nella lemmatica impiegata, per una divisione imperiale fra sette membri
familiari la lemmatica, davvero altisonante, raggiunge vette fonetiche roboanti:
se in noi Sette, od in qualch'altri più Si
venisse a dividere, o se vuoi, A
accomunar la somma delle cose; Noi
Sette allor sempre inimici, sempre Invidiosi
l'un dell'altro, in tante Fazioni
squarciato per noi fora Questo misero
regno, che un Gambise, Anco uno
Smerdi, al popol mal menato Parrebbe
un Ciro, a petto a noi. Enunciando certamente un comportamento umano, quale
quello dell’invidia, ma la sintesi del concetto resta un miraggio, poiché con
fragorose versificazioni libere, l’autore enuncia grandi disastri tralasciando
il dramma futuribile della scansione imperiale e territoriale, per decantare,
con composizioni poetico prosastiche, enunciati certi ed umanamente politici
quali impedimenti e privazioni al nemico: Dell'altro,
a sè riputeria guadagno Ogni onor che al compagno egli impedisse: E chi ne sta
di mezzo? ognor lo Stato. Ne scampi il Ciel da si ricca mistura, In cui tra
tanti Re d'intenzione, Uno mai non se n'ha per le bell'opre, E tutti il son per
nuocere. Enfatico italiano fra Dante e Pulci, ma restano commedie che hanno
connotazioni puramente dialettiche a dispetto del contenuto, quindi l’Alfieri
resta assai vicino al dettato meramente linguistico piuttosto che
contenutistico; nella tragedia certamente non cambia, come nei Sonetti, dove esprime eguali concetti
con partecipata emotività dialettica, ma quasi privo di trama; il sentimento è
tralasciato per spaziare nella versificazione prosastica; il complesso del
discorso verte sulla parola e la sua bellezza fonetica, spesso il contesto
risulta davvero modesto se non irrilevante, il dettato estetico invece
predomina, quello linguistico emerge nettamente, ma la narrazione risulta
davvero irrilevante. Il dettato della commedia come la intendiamo solitamente,
ossia destinata all’ironia e al celio qui perde la sua basilare condizione, per
affermare che il dettato estetico può predominare anche in una commedia, anzi
può sostituirne il contenuto primario per quello formale.
Alessandro Lusana
Ancient words
Read of comedy of Alfieri
are very afferent to literate style that is prolix and ancient for his words;
for exemple an imperial share between seven member words are very emphatically; if we Seven, or other we must share , or if
you will, or join account; we will are ever enemy, and ever envious between us,
much factions is share this reign…These words certainly tell few truth as
envious, but synthesis of concept is very further, because emphatically free words,
the author tells greats disaster but without drama will be of imperial and
territorial share, for to extol, with poetry and prose composition proposition
with lake and politically prevent to enemy. Italian emphatically between Dante and Luigi Pulci, but these are
comedies which have connotation alone dialectical despite of content, then
Alfieri is very next to dialectical content rather than to historical content;
for tragedy is same , as for Sonetti,
where he expresses same concept with share emotion, but without content;
emotion is lake for an exploration on the verse of prose, which is
concentrated on the word e hers beauty,
but content is very insignificant, aesthetic is predominant but narration is
very poor, Comedy as we think it usually, this is with jay and jest here is lacked
his condition, and attests than aesthetic principle is predominant and on the
comedy, and it can replace and primary content for formal.
Alessandro
Lusana
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