Reliquie quirinalizie di Domenico
Antonio Fiorentini
Il panorama politico romano ancora
incerto per la congiuntura napoleonica, forse cercò, limitatamente ad alcuni
intelletti di grande prestigio culturale, il cammino politico romano durante la
seconda idealizzazione libertaria, dopo quella della Repubblica del 1798, che
ora, in occasione della conquista napoleonica, assumeva caratteri politici e
amministrativi assai meglio definiti, come anche l’attività di autori che
politicamente restarono neutri, ma che operarono, per pure ragioni di attività
lavorativa, al Quirinale napoleonico; fra questi emerge anche la figura minore,
ma in questo specifico contributo rilevante, di Domenico Antonio
Fiorentini(Sermoneta 1747- Roma1820). La sede di rappresentanza romana
dell’Imperatore subì restauri e contributi sia pittorici che artigianali;
quindi, intorno al 1812, il Fiorentini non mancò all’appuntamento napoleonico
di Roma; una serie di saldi ne attesta la partecipazione con dovizia di
particolari, anche direttamente estranei alla decorazione ma che, in effetti,
in un contesto quale quello fiorentiniano restano utili: un dato meramente
domiciliare certifica la residenza di Domenico a Roma in Piazza delle Carrette
n.3[1],
e che al Quirinale opera al restauro di un fregio di rappresentanza voluto da
Paolo V Borghese durante i primi anni del Seicento, come ad un secondo fregio,
certamente di sua ideazione, come recita un sinottico passo del saldo
riportato, dove riporta Ornare il fregio,
che potrebbe intendersi come una decorazione al di sotto della precedente, che
poi lo stesso Domenico, assai parzialmente, ridipingerà. Il dato di una seconda
commissione, riguardo ai fregi quirinalizi, ora ipotizzato, dipende dalla duale
lemmatica adottata per il saldo, oltre ché dalla documentazione che attesta
analiticamente l’intervento di ridipintura sul fregio paolino citato. La
dicitura Ornare il fregio contrasta
nella sua espressione meramente linguistica con l’altra che recita, per un
secondo saldo: Per aver incorniciato il
lavoro del Ristauro del quadro nel Mezzo la Volta di detto Salone, resta ovvio che la
differenza fra i saldi è data dalla diversità degli interventi; quindi nello
stesso pagamento complessivo, che compensa l’opera fiorentiniana, la
documentazione attesta che in un luogo preciso, lo stesso Domenico viene pagato
per Ornare il fregio, e poi per il lavoro del Ristauro; da cui si evince
che la duale dicitura fra restauro e ornamento, era già un dato acquisito, per
cui la distinzione tende ad asseverare che un luogo fu restaurato dal
Fiorentini mentre un secondo luogo sembra affrescato integralmente. Inoltre in
occasione del restauro del fregio paolino viene accuratamente menzionato il
luogo dove opera il sermonetano:
Conto
dei Lavori ad uso di Pittore figurista fatti in occasione di aver ristaurato
alcuni fregi sotto li soffitti dei grandi Saloni del palazzo sudetto[2],
quindi il restauro richiede con la descrizione allegata una prolissa ekfrasis che riporti i diversi soggetti
restaurati; quindi se il fregio ornato, visto sopra, fosse il medesimo, si
dovrebbe considerare che, assai irregolarmente, viene a mancare la descrizione,
per asseverare e giustificare il saldo con un sintetico Ornare il fregio, che sinceramente appare troppo modico per
descrivere un intervento, considerato invece rilevante, quale quello al quale
si riserva una sedula descrizione. Inoltre uno stemma imperiale trova
cittadinanza nel Salone dei Grandi Ufficiali, dai resoconti resi, ed un’altra
sussistenza fiorentiniana è documentata, non da dati archivistici ma da fatture
stilistiche, alcuni vasi di fiori(Figg.1-2-3), che riportano quasi esattamente
a quelli di Palazzo Razza in Sermoneta: gli stessi errori prospettici, la
stessa pennellata densa, e gli stessi confusi fiorami che ripristinano un
dettato formale già impiegato altrove, e che ora torna utile per colmare un
vuoto decorativo che sarebbe inevitabilmente emerso. I restanti quattro clipei
monocromi puntualmente registrati nei saldi: Numero 4 di tondi con putti a chiaro scuro bianco, e nel mezzo li detti
tondi li bassorilievi color metallo con aver dipinto di nuovo una delle
facciate di detta stanza[3],attestano ancora lo stilema
fiorentiniano, che ricorre ai copioni già adottati, il panneggio assevera la
vicinanza sia alla fluenza della Santa
Martire setina[4] che alla
Vergine nella pala con Madonna, Bambino e
San Domenico, nel Museo Archeologico di Sezze[5];
la fattura complessiva certamente non esalta, ma denuncia una retta fattura
che, a livello del segno, accredita una fase di ferma impronta pittorica, ora
certamente migliorata, che denuncia anche un superamento verace del dettato
pittorico dell’Incoronati; le anatomie
puerili vengono raccolte fra linee definite con rigore ed anche la
natura fisica, ossia la frutta ubertosa sembra asseverare un netto miglioramento.
Marzo 1812. Nome e Professione dei
lavoranti. Fiorentini Domenico: Valore approssimativo dei lavori eseguiti dopo
la stima dell’architetto: 963; Complesso pagamenti sino ad ora 214; Nuovi e
composte proposte per effettuare i pagamenti sino alla fine 428; Totale del
complesso dei pagamenti 642; I lavoranti avanzano della somma qui sotto 321.
Domenico Fiorentini: Fiorentini Dominique Pour avoir travallié aux figurer puor
la decoration des Sallons; Numero de la Piece-n .131 Fiorentini Domenico-Qualitè-Peintre-Nature
des Travaux executer-Travaille aux figures pour la decoration des Salons.Piece N.131. Palazzo Imperiale del
Quirinale in Roma. Mesi di Febbraio, e Marzo 181. Domenico Fiorentini Pittore figurista domiciliato in Roma
nella prima Giustizia di Pace, in Piazza delle Carrette N. 3. Conto de lavori
fatti, e da farsi ad uso di Pittore figurista nel Salone grande avanti la Cappella nel sudetto
Palazzo, in occasione di Ornare il fregio. Quali lavori sono stati ordinati dal
Signor Raffaele Stern Architetto di Sua Maestà Imperiale Reale in Roma, ed
eseguiti sotto la direzione del sudetto Signor Architetto, e vigilanza del
Signor Giuseppe Marini Controleur, e sono i Seguenti. Primo. Mese di Febbraro.
Per l’importo de Lavori fatti in questo Mese notato N. 71 inserito nello Stato
N. XI ascende a circa-franchi 321. Mese di Marzo. Per aver proseguito il Lavoro
della Pittura del fregio del Salone avanti la Cappella , che con
ridonato quanto è fatto fino al presente. Salone
de Grandi Ufficiali. Per aver incorniciato il lavoro del Ristauro del
quadro nel Mezzo la Volta
di detto Salone, per poi formarci lo Stemma Imperiale, che considerato il
lavoro fatto fino al presente si valuta-642=In tutto Franchi 963. Il
sottoscritto Pittore Figurista domiciado in Roma nella prima Giustizia di pace in Piazza delle
Carrette N. 3 dichiaro di avere eseguito gli sudetti lavori, e di avergli
verificati contraddittoriamente colli Signori Architetto, Verificatore
Imperiale= Roma lì 29 Marzo 1812=Domenico Fiorentini. Io sottoscritto
Verificatore del Palazzo Imperiale in Roma avendo riconosciuto tutti i
sopradetti Lavori a Misura, che si eseguivano, ed avendone verificate, e
registrate giorno per giorno contraddittoriamente all’Intraprendente le diverse
dimensioni e le qualità rispettive attesto, che tutte le partite enunciate sono
state fedelmente eseguite in tutte le loro qualità, e fatture come Vengono
descritte. Attesto inoltre, che tutti questi Lavori valutati ai loro giusti
prezzi assieme ascendono alla Somma di Franchi Novecentosessantatrè. Roma lì 25
Marzo 1812. Dico Franchi 963=Giuseppe Bernardino verificatore. Io sottoscritto
Controllore del Palazzo Imperiale di Roma ho verificato li sudetti Lavori, e
riscontarti col mio Registro, quali potranno ascendere alla somma di circa franchi
Novecentosessantatrè. Giuseppe Morini Controllore. Io Sottoscritto Architetto
di Sua Maestà Imperiale in Roma attesto, che li soprascritti lavori sono stati
fedelmente, ed esattamente eseguiti a seconda delle rispettive obbligazioni, ed
ascendono alla somma di circa franchi Novecentosessantatrè. In fede Roma lì 27
Marzo 1812 Domenico Fiorentini Pour la peinture des Cambris du gran Salon situè
devant la Chapelle =214.
Piece N.71 Palazzo Imperiale del Quirinale in Roma. Mese di Febbraro 1812.
Domenico Fiorentini Pittore figurista domiciliato in Roma nella prima Giustizia
di Pace nella Piazza delle carrette Numero 3. Domenico Fiorentini Pittore
figurista domiciliato in Roma nella prima Giustizia di Pace, in Piazza delle
Carrette N. 3. Conto de lavori fatti, e da farsi ad uso di Pittore figurista
nel Salone grande avanti la
Cappella nel sudetto Palazzo, in occasione di Ornare il
fregio. Quali lavori sono stati ordinati dal Signor Raffaele Stern Architetto
di Sua Maestà Imperiale Reale in Roma, ed eseguiti sotto la direzione del
sudetto Signor Architetto, e vigilanza del Signor Giuseppe Marini Controleur, e
sono i Seguenti. Per aver incorniciato il Lavoro della Pittura che forma il
fregio attorno le Pareti del sudetto Salone, che considerato il lavoro fatto fino
al presente si considera-Franchi 321. Il sottoscritto Pittore Figurista
domiciado in Roma nella prima Giustizia
di Pace in Piazza delle Carrette N. 3 dichiaro di avere eseguito gli sudetti
lavori, e di avergli verificati contraddittoriamente colli Signori Architetto,
Verificatore Imperiale= Roma questo dì 25 Febbraro 1812. Io sottoscritto
Verificatore del Palazzo Imperiale in Roma avendo riconosciuto tutti i
sopradetti Lavori a Misura, che si eseguivano, ed avendone verificate, e
registrate giorno per giorno contraddittoriamente all’Intraprendente le diverse
dimensioni e le qualità rispettive attesto, che tutte le partite enunciate sono
state fedelmente eseguite in tutte le loro qualità, e fatture come Vengono
descritte. Attesto inoltre, che tutti questi Lavori valutati ai loro giusti
prezzi assieme ascendono alla Somma di Franchi Novecentosessantatrè. Roma lì 29
Febbraro 1812. Dico Franchi 963=Giuseppe Bernardino verificatore. Io
sottoscritto Controllore del palazzo Imperiale di Roma ho verificato li sudetti
Lavori, e riscontarti col mio Registro, quali potranno ascendere alla somma di
circa franchi Novecentosessantatrè. Giuseppe Morini Controllore. Io
Sottoscritto Architetto di Sua Maestà Imperiale in Roma attesto, che li
soprascritti lavori sono stati fedelmente, ed esattamente eseguiti a seconda
delle rispettive obbligazioni, ed ascendono alla somma di circa franchi
Novecentosessantatrè. In fede Roma lì 4 Marzo 1812 Fiorentini
Dominique-Peintre-Objet du paiement: Solde de la Somme de 1609 francs è la quelle
s’eleve le prix des restauramene qu’il a faite aux frisse et plafonds
deplusieur Salons de Palais Impérial-428. Palazzo Imperiale al Quirinale in
Roma. Da Febbraro 1812 a tutto Dicembre detto Anno Domenico Fiorentini Pittore
Figurista domiciliato in Roma nella Prima Giustizia di Pace in Piazza delle
Carrette N. 3. Conto dei Lavori ad
uso di Pittore figurista fatti in occasione di aver ristaurato alcuni fregi
sotto li soffitti dei grandi Saloni del palazzo sudetto. Quali lavori sono
stati ordinati dal Signor Raffaele Stern Architetto di Sua Maestà; e Re in
Roma, ed eseguiti sotto la direzione del sudetto Signor Architetto.e vigilanza
del Signor Giuseppe Marini Controleur, e sono i seguenti. Primo Salone de Marescialli avanti la gran
Cappella. Per aver ritoccato
generalmente il fregio, che ricorre per quattro lati attorno detto Salone, il
di cui fregio è composto di figure Colossali rappresentanti diverse Virtù
circondate da putti stragrandi, con ornati di frutti, e fiori diversi, come
anche molte accademie di chiaroscuro,e cornici che racchiudono li diversi
Quadri rappresentanti li fatti di Mosè, e attorno li detto quadri, vi sono li
putti dai lati dipinti, ed ornati di chiaroscuro nelle targhe ed altri quadri
rappresentanti diversi turchi, che assembrano affacciarsi alli Balconi, e nelli
quattro angoli di detta Sala Reale. Le Arme di straordinaria grandezza con quattro gran figure color di bronzo, ed
altro, e tutto ciò descritto si è ritoccato, e riaccompagnato dov’erano le
mancanze nei siti salnitrati, e dopo, che si è fatto tal Ristauro si è
generalmente ripartito, e lavato, e fatto tornare senza mancanze come nuovo
lungo steso per quattro lati metri 4, altezza metri 4 che per prezzo così
convenuto franchi 1.070. Salone dei
Grandi Ufficiali. Per aver dato due mani di mezzatinta nel quadro sotto la
volta di detto Salone dov’era l’Arma Pontificia, e di poi segnato un’Aquila, ed
emblemmi allusivi, e di poi dipinta color d’Oro in campo aperto, ritoccato, e
accompagnato le tinte color d’aria nei siti riattati, e ritoccato ancora la Cornice interna, che
racchiude il detto quadro dove vi sono delle Figure, e putti i quali ancora si
sono ritoccati, e riaccompagnati, che considerato il tempo per la grandiosità
delle Cornici, colori, ed altro così convenuto. 214 Prima Anticamera di Sua maestà l’Imperatrice. Per aver ristaurato
il fregio, che ricorre per quattro lati addosso il muro, il quale contiene
Figure 8-Paesi in veduta con
Boscareccia, dove vi sono diverse figure rappresentanti li falli di San
Paolo, con gran quantità di Putti, che assembrano sostenere l’ornati di Festoni
di frutti, e fiori dipinti al naturale, oltre di ciò dipinto Numero 4 di tondi
con putti a chiaro scuro bianco,e nel mezzo li detti tondi li bassorilievi
color metallo con aver dipinto di nuovo una delle facciate di detta stanza, che
era danneggiata dalle Acque Pluviali, e negl’angoli dipinto di nuovo lo Stemma
Imperiale con emblemmi allusivi, e generalmente ritoccato, e ridotto senza
mancanza, e ripulito. Segue cassato le figure, e Arme Ponteficia, e dato la
mezzatinta nel mezzo della volta, e dipintoci l’aria, e rinnovato la fornice
attorno, che per tal lavoro così convenuto-321. Il sottoscritto Pittore
Figurista domiciliato in Roma nella
prima Giustizia di Pace in Piazza delle Carrette N. 3 dichiaro di avere
eseguito tutti gli sudetti lavori nella maniera che viene descritto, e
verificati dalli Signori Architetti, e Verificatore Imperiale= Roma questo dì
30 Aprile 1813. Domenico Fiorentini…Palazzo
Imperiale del Quirinale in Roma. Da Febbraro 1812 a tutto Aprile dett’Anno.
Domenico Fiorenti Pittore Figurista domiciliato in Roma nella prima Giustizia
di Pace in Piazza delle Carrette N.3. Conto dei Lavori fatti, e Compiuti ad uso
di Pittore figurista nel Salone grande avanti la Cappella nel sudetto
Palazzo in occasione di Ornare il fregio. Quali Lavori sono stati ordinati dal
Signor Raffaele Stern Architetto di Sua Maestà Imperiale, e Re in Roma, ed
eseguiti sotto la direzione del medesimo Signor Architetto e Vigilanza del
Signor Giuseppe Marini Controleur, e sono i seguenti. Primo Mese di Febbraio.
Per l’importo dei Lavori fatti in questo Mese notato Numero 71 inserito nello
Stato Numero XI ascende à circa franchi 321. Mese di Marzo. Il Conto dei Lavori
fatti in detto Mese notato Numero 131 inserito nello Stato Numero XIV ascende a
circa franchi 642. Franchi 963. Mese di Aprile. Salone dei Grandi Ufficiali.
Per
aver terminato il restauro della Cornice che ricorre attorno il quadro della
volta in detto Salone, e terminato lo Stemma Imperiale nel mezzo del medemo si
valuta franchi. Per aver proseguito il lavoro della pittura con Ornati nel
fregio del Salone avanti la
Cappella , che atteso il lavoro fatto fino al presente si
valuta. Appartamento di Sua Maestà
l’Imperatrice. Per aver incominciato il Lavoro del Ristauro in porzione del
fregio, che ricorre in una delle Stanze di fianco il Salone avanti la Cappella , e porzione
incorniciato per farlo di nuovo, consistenti a Paesi, Bassorilievi, Arme, e
Figure, che atteso il Lavoro fatto fino al presente si valuta-Franchi 802,50.
Somma in tutto 1.765:50. Il sottoscritto Pittore Figurista domiciliato in Roma
nella prima Giustizia di Pace in Piazza
delle Carrette N. 3 dichiaro di avere eseguito tutti gli sudetti lavori, e di
avergli verificati contraddittoriamente al riscontro fatto dalli Signori
Architetto, e Verificatore Imperiale Roma questo dì 29 Aprile 1812. Domenico
Fiorentini…
Relic
of Fiorentini at Quirinale
The
political Roman panorama still uncertain for conjunction of Napoleone, limited
few intellects for major cultural prestige; Roman way during second freedom
idealization, after Roman Republic of 1798, that now take characters of
administration better defined, as authors who politically neutral was, but that
worked for pure labour, to Quirinale of Napoleone; among these emerges minor
figure of Domenico Antonio Fiorentini(Sermoneta 1747-Roma1820). The seat of
representation of imperator had restoration and painting works and craftmade
around 1812; however Fiorentini not lose Napoleonic appointment, and a more
payments attests a participation with abundance of particulars, and strangers
for decoration, but, in fact, at contest as of Fiorentini are very opportune; a
date residential merely that attests home of Fiorentini in Rome at Place of
Carrette
n.3
, and who at Quirinale Fiorentini works to restoration of a freeze would by
pope Paolo V Borghese during XVII century as second freeze, certainly his
ideation, as tells a synthetic step of this payment, where report to decorate
freeze, that would can think as decoration below precedent, that same
Fiorentini, partially, will painter. Date a second commission for freezes of
Quirinale, derive by worlds used for this payment, and documents that attests
this work for repainting for freeze of Paolo V. Worlds Paint freeze conflicts
with expression for a second freeze; For to have framed work of Restoration of
painting at half of this Salone, is evident that differences among payment is
determined by diversity of work; then at same overall payment, which pays work
of Fiorentini, document attests that at exact place, same Domenico is payed for
Painting freeze, and For work of restoration, from we think that dual worlds
among restoration and ornament, is a date precise. Moreover for occasion of
freeze of Paolo V is mentioned place where work Fiorentini: Count of works for
use painter of figure for restoration few freeze below great ceiling of Salone
of Palace , the restoration will a description(ekfrasis) which shows restored
subject; therefore if freeze painting is same, we must considerer that lacks
description, for a justification for payment of synthetic Painting freeze, that
is very modest for a work, instead considered important and descripted.
Moreover an Imperial Coat of arms, at Salone of Grandi Ufficiali is mentioned;
but moreover other painting of Fiorentini emerges alone for style; few pot of
blooms (Figg.1-2-3), that report directly to Palace of Razza family in
Sermoneta; same falls for prospective, the same dense brushstroke, and same
confuse blooms, which restore a formal datum just used at other place, and that
is opportune here for to fill an empty of painting. Remains four monochrome
circle that are registered at payment: Number 4 circle with child with light
and window, and half mentioned circle bas-relief metal colour for painting a
façade of this room , attest still style of Fiorentini, the flowing cloth
attests next both Saint of Sezze and
Virgin, Child and Saint Dominique ; the
style certainly is modest but shows a style, that for sign, attest a phase of
strong pictorial impression, now is better and that exceed the phase of
Incoronati; anatomies of child are signed definite, and natural fruit seems to
attest a clear better. March 1812. Name
and Profession of worker. Fiorentini Domenico; valor of work after estimate of
architect: 963; Overall payment until now 214. Domenico
Fiorentini: Fiorentini Dominique Pour avoir travallié aux figurer puor la
decoration des Sallons; Numero de la Piece-n.131 Fiorentini
Domenico-Qualitè-Peintre-Nature des Travaux executer-Travaille aux figures pour
la decoration des Salons. Piece N. 131. Imperial Palace of Quirinale. Months of
February and March 1811. Domenico Fiorentini painter of figures resident to
Rome at First Justice of Peace, at Palce of Carrette. N.3. Count of works done
for painter of figures at great Salone ahead Chapel abovementioned palace, at
occasion painting freeze. Salon of great Official. For frame of work of
restoration of painting at half vault of this Salone, for painting Imperial
Coat of arms, that considered 642: for Franc 963. I painter of figure resident
in Rome at first Justice of peace at Palace of Carrette. N.3. I declare that I
have worked and to have verified with mister Imperial Architect=Rome 29th march
1812=Domenico Fiorentini. I architect of his Imperial Majesty at Rome attest,
that abovementioned works are faithfully and exactly worked…for francs 963.
First Salone of Marescialli ahead chapel. For to have restoration freeze, which
is fourth sides, whose freeze is worked with colossal figures representative
more Virtue with child with few fruits, and with much accademie of light and
widow and frame that keep the painting, that show Mosé and around these
painting child and adorned with light
and widow…with few Turkish, who seem overlook to balcony…
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