Grafia lippesca
La definizione formale di un disegno, in effetti, traduce un assunto
stilistico che permane per ogni altro segno definito dalla medesima mano; la
definizione di Filippino Lippi(1457-1504) in un disegno databile intorno al
1475-1480 con l’Adorazione dei Magi[1](Figg.1-4)
trattiene assunti formali che riportano direttamente ad un secondo disegno con Un miracolo di San Giovanni Evangelista(Figg.1-2),
attribuito al Botticelli[2] ma
in effetti del medesimo Lippi, che traduce il medesimo stilema, ossia il forte
segno della penna, il forte rigore delle pieghe vestiarie, i volti
sommariamente accennati, gli occhi solo suggeriti, e la fattura complessiva delle
anatomie, egualmente accennate con molta approssimazione; la fattura del
disegno quindi riprende direttamente dal segno precedente, che qui restituisco
al Lippi. In effetti l’attribuzione del Berenson che identificò l’autore in un
convenzionale Amico di Sandro, ossia qualcuno vicino alla natura stilistica del
Botticelli non era errata, poiché Filippino Lippi studiò nella bottega del
Botticelli.
Alessandro Lusana
Handwriting of Lippi
The formal definition of
a drawing, in fact, translates a stylistical characteristic that is present for
every drawing that is defined by same hand; definition of Filippino Lippi(1457-1504),
for a drawing datable around 1475-1480, whit Adoration of kings(Figg.1-4), keeps formal characteristics, which
recall a second drawing with A Miracle of Saint John Evangelist(Figg.1-2),
given to Botticelli, but that is of Lippi, because translates same stylistical
nature, this is strong sign of pen, strong sign of fold of cloth, face summary worked
and alone suggested, form of anatomies; style of drawing, therefore, takes
directly from drawing of Miracle,
that here I go back Lippi. Attribution of Berenson , who identified author of this
drawing with Friendly of Sandro, this is somebody next to style of Botticelli
isn’t incorrect, because Filippino Lippi was a pupil of Botticelli.
Alessandro
Lusana
[1] AA.VV., J.K. Nelson, Filippino
Lippi, in Sandro Botticelli. Pittore della Divina Commedia, Milano 2000,
pp.198-199.
[2] Ibidem, I.Ciseri, Sandro Botticelli,
pp.188-189
Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
Fig.5
Fig.6
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